Il presidente è ripartito, ora le elezioni

La maggioranza chiede al sindaco di non snaturare il progetto: Armando Russo tagliato fuori, porte semi aperte per Di Zazzo. Isola pedonale permanente: ieri il taglio del nastro

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Giusto il tempo di vedere l’elicottero presidenziale decollare ed il Capo dello Stato Sergio Mattarella andare via. Il giorno dopo la cerimonia con il presidente della Repubblica per l’80° della distruzione, il sindaco Enzo Salera ha fatto il punto con la sua maggioranza. All’ordine del giorno c’era l’allargamento della squadra in vista delle elezioni Comunali del prossimo 8 e 9 giugno. Perché tra quelli che oggi stanno all’opposizione c’è chi bussa alle porte della maggioranza uscente. Aprire o ignorare?

Aprire o non aprire

Sono almeno due i Consiglieri comunali ad oggi formalmente ancora all’opposizione che sono pronti a candidarsi con l’amministrazione Salera: Francesca Calvani si candiderà con la lista ‘Partecipiamo Cassino‘ mentre Luca Fardelli dovrebbe candidarsi nella lista di Demos.

La prima viene da Forza Italia e per l’intera consiliatura è stata silente, ha rispettato il mandato degli elettori ma senza mai azzannare alla gola l’amministrazione Salera. Il secondo aveva lasciato il Pd 5 anni fa non condividendo la scelta di candidare Enzo Salera come sindaco: è stato all’opposizione ma nemmeno lui è salito sulle barricate.

Fino a ieri mattina sembrava certo anche l’ingresso di Armando Russo nella lista ‘Orizzonte Comune‘: sarebbe stato sostenuto anche da alcuni settori vicini all’ex sindaco Giuseppe Golini Petrarcone che cinque anni fa si schierò contro la coalizione Salera. Ieri mattina però in una riunione che si è tenuta in Municipio, i saleriani di ferro hanno deciso di serrare i ranghi ed hanno spiegato che non sarebbe stato credibile candidare chi fino a pochi giorni fa decantava le lodi di Arturo Buongiovanni come la vera alternativa ad Enzo Salera.

Stesso quesito dopo 5 anni

Foto © Michele Di Lonardo

Ragion per cui Armando Russo non farà parte della squadra del sindaco: interlocuzioni restano in piedi con l’ex sindaco Peppino Petrarcone. Che in ogni caso darà una mano dall’esterno e non si candiderà in prima persona. I più intransigenti hanno chiesto al sindaco di chiudere ogni possibilità di accordo anche con altri due consiglieri di opposizione: Franco Evangelista e Michelina Bevilacqua. Entrambi iscritti al Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia sembrano non trovarsi completamente a loro agio nella coalizione di centrodestra che candida Arturo Buongiovanni.

È un tema che si era posto anche cinque anni fa. Allora come oggi a chiudere il portone è il Segretario provinciale di Demos Luigi Maccaro. Ne fa una questione di coerenza politica e di linearità amministrativa: per lui imbarcare chiunque pur di avere voti è una pessima strategia. Consiglio rivelatosi vincente nelle scorse elezioni quando convinse Enzo Salera a rinunciare al migliaio di voti che avrebbe portato in dote Franco Evangelista; che però era amministratore uscente del centrodestra appena caduto. (Leggi qui: Maccaro: ce la giochiamo con Enzo e poi nel 2029 ripartiremo da zero).

Non possiamo imbarcare chi ci ha fatto la guerra per anni e fino a pochi giorni fa era alla ricerca di un’alternativa” ha spiegato ora l’area più intransigente della maggioranza. Restano invece aperti canali di dialogo con l’ex sindaco Tullio Di Zazzo che starebbe lavorando ad un polo di moderati con i simboli di Azione ed Italia Viva: sarebbe la sesta lista del sindaco oltre quelle già ufficializzate, e cioè il Pd, Salera sindaco, Demos, Partecipiamo Cassino e Orizzonte comune.

L’alternativa di Arturo

Antonio Cardillo

Ad almeno sei liste si lavora anche nel campo avverso, quello dell’avvocato Arturo Buongiovanni. La strategia è quella del completo rinnovamento, dichiarando chiusa la frattura con la città consistita nel buttare giù l’amministrazione del sindaco Carlo Maria D’Alessandro. Ci si lascia definitivamente alle spalle quella stagione e si pensa a costruire oltre. Anche per questo non si candiderà Rossella Chiusaroli che però verrà schierata da Forza Italia alle prossime Europee. E fuori dai giochi sono anche Gabriele Picano e Benedetto Leone: hanno spiegato che sosterranno il progetto, ma dall’esterno. 

Le Comunali di giugno serviranno anche come base per avviare la rifondazione del circolo cittadino di Fratelli d’Italia. Saranno una specie di Congresso sul campo, affrontato non a colpi di tessere ma di voti per il Comune. Una soluzione indolore e pratica che ha visto d’accordo il Coordinatore Provinciale Massimo Ruspandini ed il dirigente provinciale Antonio Cardillo che su Cassino conta un’area di riferimento importante. La proposta è quella di allestire una lista eterogenea ma competitiva, rispettosa delle varie sensibilità interne a FdI: per contarsi alle urne e partire da quel dato per ricostruire il gruppo dirigente in città.

A due liste lavora il polo dei primaristi, quello di Giuseppe Sebastianelli e Giorgio Di Folco che punta ad ottenere almeno un seggio in Consiglio comunale.

Tutto fermo più a sinistra

Arturo Buongiovanni

Al momento nulla si muove alla sinistra del sindaco. Cinque anni fa lì c’era il Movimento 5 Stelle e l’area di No Acea. Ora il polo ambientalista sostenuto anche da una parte del M5S ancora non decolla, così come resta fermo anche il progetto di una possibile candidatura di Emilia Ferraro con il sostegno dell’ex sindaco Carlo Maria D’Alessandro. Che ha un solo obiettivo: restituire il piacere a chi fece cadere la sua amministrazione.

Stante questo quadro, i numeri dicono che sono ristretti i margini per pensare di chiudere la partita direttamente il 9 giugno. Con ogni probabilità si andrà al ballottaggio: Arturo Buongiovanni metterà in campo una serie di idee per dare una chiara alternativa puntando sui suoi punti di forza, in modo particolare la sua empatia ed un modo di fare politica esente da veleni e polemiche

Enzo Salera punta invece sulle sue opere. Ieri pomeriggio ha inaugurato la più importante della sua consiliatura, quella che resterà alla storia della città, ovvero l’isola pedonale permanente ed il completo rifacimento del Corso della Repubblica e di piazza Diamare. In cantiere per un eventuale Salera bis è in programma il rifacimento di piazza Labriola e il sogno nel cassetto che non tramonta mai: ovvero la funivia per collegare la città di Cassino con il monastero benedettino.