Instant win, ma non per tutti. Se sei di Alatri o Veroli vai a farti benedire

I negozi di tre piccoli Comuni italiani - Alatri, Veroli e Canicattì - sono gli unici a non poter partecipare ai principali concorsi a premi abbinati alla vendita di prodotti per la casa e generi alimentari di noti marchi. I concorsi sono aperti ai consumatori che fanno la spesa in qualunque punto vendita italiano o della Repubblica di San Marino. Ma non lì.

Rita Cacciami

In punta di stiletto. Il veleno è previsto nella ricetta.

Gioca e vinci, o almeno provaci con un istant win, da aprile a giugno. Ma se sei di Alatri o Veroli oppure Canicattì vai a farti benedire che è meglio. È la sintesi dell’esclusione dal giro di alcuni concorsi a premi nazionali per i prodotti comprati nei negozi che hanno le vetrine nei due Comuni ciociari o in quello siciliano. Prodotti famosi, brand internazionali. Tanto per fare un esempio: pasta e sughi Buitoni, Nescafé, Nesquik, Orzoro, Kit Kat, Smarties, Levissima, Frùttolo, le marmellate Zuegg, Céréal, Pesoforma, Orzo Bimbo.

L’elenco è lunghissimo, i concorsi sono tre: Marchi del benessere, Il buono che ti Premia, Scopri il gusto di volerti bene. Compri, porti a casa, apri la confezione e leggi il codice, telefoni e scopri se hai vinto. Se sei ciociaro di Alatri o Veroli ti resta invece giusto l’amaro in bocca.

Il premio è mio e vado dall’avvocato

A scoprirlo è stata una signora di Alatri. Che di rinunciare ai premi non ne ha voluto sapere. “Avvoca’ io ho vinto i buoni spesa ma questi non me li vogliono dare perché dicono che sono di Alatri”: indignata e delusa, la casalinga ha consegnato scontrini e prove di acquisto all’avvocato Enrico Pavia. Lo ha fatto sventolando davanti alla scrivania dell’incredulo legale le copie del regolamento scaricate on line e stampate.

Il logo sui fogli è quello di uno dei più famosi marchi europei della grande distribuzione ed effettivamente c’è scritto che al gioco a premi pubblicizzato su tutte le reti nazionali possono partecipare i consumatori che fanno la spesa in qualunque punto vendita italiano o della Repubblica di San Marino “esclusi i punti vendita dei Comuni di Alatri (Frosinone), Veroli (Frosinone) e Canicattì (Agrigento)”. Non importa se piccole botteghe o grossi ipermercati e supermercati; vanno bene discount, cash & carry e grossisti: ma non devono trovarsi in quei due centri della provincia di Frosinone né nella città siciliana.

L’avvocato Enrico Pavia scrive alla società che organizza i concorsi legati agli acquisti dei grandi marchi: la Sgm di Milano che struttura le campagne e provvede all’estrazione dei premi assicurando la regolarità del concorso. Dopo uno scambio di raccomandate, i 50 euro in buoni acquisto vengono riconosciuti alla signora. Tutti vissero felici e contenti? No. Perché?

La compagnia delle casalinghe

(Foto © CanStockPhoto)

Perché a quel punto la casalinga ha portato al legale un’altra serie di rifiuti a riconoscerle i premi. Si scopre così che la signora ed un gruppo di amiche sono quasi delle ‘professioniste‘ dei giochi a premi: puliscono casa, fanno da mangiare per marito e figli, lavano, stirano e… scaricano il regolamento, lo studiano, si confrontano in una chat, decidono in maniera scientifica dove e quando fare gli acquisti: concorrono per vincere auto, consolle per videogiochi, viaggi in Sudamerica. E vincono: poco ma tante volte. Fino a quando è scattato lo stop per regolamento. È per questo motivo?

È per questo che è partita a razzo la segnalazione di Matteo Loffredi, presidente dell’associazione dei consumatori Aeci della provincia di Frosinone. L’Antitrust dovrà sondare e chiarire perché i clienti dei due comuni laziali e di quello siciliano continuano ad acquistare i prodotti interessati dalla promozione anche in quei negozi senza per questo sapere che non potranno mai essere tra i prescelti.

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La ricaduta è notevole. Chi non ne ha contezza, dia un’occhiata al numero di app promozionali che vengono scaricate quotidianamente, ai punti accumulati nelle spese alimentari ogni giorno e al giro di volantini che, in controtendenza rispetto alla crisi dell’editoria cartacea, continua ad inondare porte e portoni.

Mogli e mariti hanno ormai diviso le città in quadranti: la mappa comprende, ogni mese, la suddivisione dei prodotti da acquistare in base alla scontistica riservata all’età, al gruppo alimentare, alla media di consumo pro capite. La carta igienica sotto casa (meno male), lo yogurt magro ma cremoso lo prendi al discount, i detersivi per i piatti vicino alla stazione, i detergenti da bagno sulla via che ti porta allo stadio. E se c’è da grattare e vincere, da prendere con un balzo il viaggio, beh…prenotano già la settimana di ferie. Ma non a Veroli. E neanche ad Alatri. Al massimo vanno a Canicattì.

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