La relazione di Tagliaferri per Fdi: per vincere serve la sintesi

Fabio Tagliaferri sta completando la relazione per il Coordinatore Regionale Paolo Trancassini. Il nodo è la scelta del candidato sindaco. In attesa delle Primarie dei civici, il centrodestra si prepara alla sintesi politica per contendere il Comune al centrosinistra. Che nel frattempo raddoppia le liste schierate nel 2019

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Allo scuro del suo ufficio, illuminato solo dalla luce della lampada sulla scrivania Fabio Tagliaferri, il Commissario inviato da Fratelli d’Italia a Cassino sta completando in queste ore la sua relazione per il Coordinatore Regionale Paolo Trancassini. In quelle pagine sta riassumendo tutto il lavoro svolto in questi mesi: dai primi incontri con il Partito per fare una sintesi tra le posizioni di Gabriele Picano ed Angela Abbatecola, fino al tentativo di dialogo naufragato con i Civici che hanno poi avviato il percorso delle Primarie sfilandosi dal tavolo di centrodestra convocato per scegliere il candidato sindaco da schierare la prossima primavera contro il centrosinistra dell’uscente Enzo Salera.

L’ora della scelta

Giuseppe Di Mascio ed Angela Abbatecola

In quella relazione Fabio Tagliaferri spiega che erano sei i nomi sui quali Fratelli d’Italia poteva operare la scelta. Tra i quali il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Cassino Giuseppe Di Mascio, l’avvocato Alberto Borrea già dirigente nazionale di An, un altro avvocato ancora Silvestro Golini Petrarcone fratello dell’ex due volte sindaco Giuseppe. Racconta di come la sestina di Fratelli d’Italia sia diventata una quaterna dopo il ritiro proprio di Di Mascio e Borrea. E che a completarla sono la consigliera comunale Michelina Bevilacqua (sulla quale grava l’ombra di avere votato in alcune occasioni con la maggioranza); l’ex portavoce del circolo locale Angela Abbatecola ed il suo ex coniuge Fabio Marino esponente di Destra Nuova.

Spetterà al tavolo regionale di Fratelli d’Italia di cui fa parte anche il coordinatore provinciale Massimo Ruspandini valutare queste quattro candidature rimaste in campo. E decidere quante e quali portare al tavolo di coalizione dove gli alleati si presenteranno con i loro nomi. Cosa significa? Che anche Lega e Forza Italia, volendo, potranno esprimere uno o più nomi di possibili candidati sindaco di Cassino. E che poi il tavolo procederà ad una sintesi.

L’incrocio fondamentale

Mario Abbruzzese

Tutti aspettano il 28 gennaio, giorno nel quale si dovrebbero celebrare le Primarie dei civici. Il condizionale è d’obbligo: c’è la possibilità di uno slittamento nel tentativo di coinvolgere ancora più elettori. Sono cinque i candidati che si sfideranno: la consigliera comunale Laura Borraccio; l’ex consigliere comunale Gianrico Langiano; l’ex assessore Giuseppe Sebastianelli; il videomaker Giorgio Di Folco e il commerciante Domenico Natale, già candidato alle scorse regionali con il Movimento Cinque Stelle.

Tra primaristi ed esponenti dei Partiti sono nove ad oggi coloro che aspirano alla candidatura di centrodestra. Divisi appunto in due blocchi. Ma con il passare dei giorni appare sempre più chiaro quanto fosse fondato il warning lanciato l’estate scorsa dall’ex presidente del Consiglio regionale Mario Abbruzzese. Riassumibile nel concetto “solo unito, il centrodestra può contendere il Comune ad Enzo Salera; divisi si fa solo un piacere al centrosinistra”.

La settimana scorsa a Frosinone c’è stato un vertice al massimo livello tra FdI, Lega e Forza Italia. Conti alla mano hanno convenuto che sia indispensabile una sintesi politica. Ma chi deve cedere il passo a chi? Rinunciano i Partiti per convergere sul vincitore delle Primarie? O Viceversa? Una delle ipotesi è proprio di aspettare il voto del 28 gennaio. E poi fare le opportune valutazioni.

Fibrillazioni e pontieri

Gianrico Langiano

Il che sta creando qualche fibrillazione. Un ex amministratore di lungo corso come Giuseppe Sebastianelli sembra aver intuito che la soluzione potrebbe stare in un nome di sintesi non necessariamente interno ai nove aspiranti attuali. Ma per lui la via imboccata è senza ritorno: “Una volta celebrate le Primarie chi sarà il vincitore è il candidato sindaco. Un suo passo di lato scioglie il patto di sostegno dei quattro non vincitori. Se il primo si ritira per qualsiasi motivo, il secondo classificato diventa il candidato sindaco in rappresentanza di  coloro che hanno partecipato in maniera leale al voto delle primarie. Il rispetto degli elettori è al primo posto”.

Ha una visione più di sistema il candidato con i favori del pronostico: l’ex consigliere comunale Gianrico Langiano. Che non a caso in questi giorni si è confrontato con il commissario di FdI Fabio Tagliaferri e poi con i rappresentanti di Lega e Forza Italia. Li ha invitati a credere nelle Primarie ed a partecipare, ribadendo che per quanto lo riguarda la porta del dialogo è spalancata. Langiano lo ribadirà anche giovedì, nel corso di una conferenza stampa con tutti i partecipanti alle Primarie. Sottolineando che prima viene Cassino e poi le legittime aspirazioni personali di candidarsi e puntare a diventare sindaco.

Quello di Gianrico Langiano è un segnale a 360 gradi. Rivolto anche a Peppino Di Mascio ed Alberto Borrea: che di fronte alla semplificazione del quadro auspicata da Langiano potrebbero essere disposti a tornare in campo.

Salera aspetta e compatta

Enzo Salera (Foto © Stefano Strani)

Sull’altro fronte il sindaco Enzo Salera continua a compattare il centrosinistra e conta di schierare almeno cinque liste: quella del Pd; la civica del sindaco, quella dei cattolici popolari di Demos. Sono le tre liste che hanno portato il primo cittadino alla vittoria nel 2019. A queste si aggiungerà quella a cui stanno lavorando i consiglieri Longo e Salera più una quinta lista che va pescare nel bacino di centrosinistra che nel 2019 era con Giuseppe Golini Petrarcone, si tratta di una compagine che guarda con attenzione al mondo dell’associazionismo e alle donne: ci stanno infatti lavorando le due assessore Monica Capitanio e Maria Rita Petrillo. Inoltre il consigliere ex Pd Luca Fardelli, potrebbe aggiungere la sua lista ‘Bene Comuneraddoppiando quindi quella che era la forza di Salera nel 2019 in termini di liste.