Natalia come Valcareggi, vara la Giunta con staffetta

Varata la giunta comunale di Anagni. Con la novità della staffetta: due assessori ruoteranno di anno in anno. Vicesindaco Ambrosetti che in mattinata per questo si è dimesso dalla Provincia. La fiducia a Marino

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

All’inizio fu un’invenzione geniale di Ferruccio Valcareggi ai mondiali del 1970, per alternare due dei più grandi calciatori della nazionale dell’epoca, Sandro Mazzola e Gianni Rivera. Due che, almeno seguendo i dettami tattici del periodo, non potevano giocare insieme per tutta la partita.

Di qui la decisione di farli giocare un tempo ciascuno, per avere ogni volta un calciatore di altissimo livello, al massimo delle possibilità fisiche. Accadde nella partita con il Messico, e poi nella storica semifinale con la Germania Ovest (quella del 4-3, per intenderci). In finale non accadde, probabilmente anche perché c’era dall’altra parte un Brasile di extraterrestri che ci travolse.

Staffetta in Giunta

La staffetta è diventata da quel momento in poi un punto di riferimento non soltanto per le vicende sportive ma anche quelle politiche. Sempre e comunque con lo stesso intento; alternare per bilanciare due forze equivalenti.

Anna De Lellis

È quello che è successo ad Anagni poche ore fa nella creazione della giunta del Natalia II. Il neo primo cittadino ha infatti deciso che a gestire il quinto assessorato saranno due donne, Anna De Lellis di Idea Anagni e Chiara Stavole di Forza Italia. Si alterneranno i Servizi Sociali e la Promozione dei Prodotti Tipici, a partire dalla prima, un anno a testa.

Per il resto, questo lo schema della giunta: a Riccardo Ambrosetti, oltre che la fascia di vicesindaco, andranno le deleghe alla Manutenzione, Viabilità, Verde ed all’Edilizia scolastica. In mattinata il neo assessore aveva rassegnato le dimissioni dal Consiglio provinciale di Frosinone in quanto, con l’ingresso in Giunta, ha dovuto lasciare l’Aula del consiglio comunale perdendo così il requisito indispensabile per il seggio in Provincia; al suo posto entrerà a Frosinone la prima dei non eletti, Rossana Carnevale consigliere comunale di Pico. 

All’ex vicesindaco Vittorio d’Ercole andranno tra le altre l’Urbanistica e l’Ambiente; a Valentina Cicconi invece le delghe a Demanio e Patrimonio, Project Financing. A Carlo Marino (Cuori Anagnini) viene assegnato il Bilancio che aveva retto per parte della passata consiliatura, più Cultura, Turismo e Tributi. Deleghe importanti anche ad alcuni consiglieri semplici: come Donatello Cardinali (Identità Anagnina) a cui andranno i Lavori Pubblici; mentre a Marianna Cacchi (Fratelli d’Italia) andrà tra le altre la delega al Contenzioso.

Il gioco ad incastri

Ambrosetti e Natalia

La staffetta, quindi. La cui idea è nata probabilmente dopo la trionfale vittoria al ballottaggio dello scorso 29 maggio. A quel punto, quando si è trattato di formare la giunta, quattro quinti della compagine di governo cittadino erano già decisi; spazio a Riccardo Ambrosetti di Fratelli d’Italia sulla base dei tantissimi voti presi; a Vittorio D’Ercole della Lega; a Carlo Marino di Cuori Anagnini ed a Valentina Cicconi di Identità Anagnina anche per andare incontro alla norma sul rispetto delle quote rosa.

Sull’ultima figura la trattativa è andata avanti per giorni, con discussioni infinite che hanno provocato un allungamento dei tempi fino al tardo pomeriggio di oggi. Da una parte chi pensava che, con Fratelli d’Italia e con la Lega, fosse sufficiente lo spazio in giunta riservato alle componenti politiche della coalizione Anagni in movimento; dall’altra chi pensava che fosse invece necessario dare anche spazio a Forza Italia.

Secondo diverse indiscrezioni in questo senso, sarebbero partite pressioni molto forti al sindaco, con l’interessamento dei vertici regionali e nazionali e del Partito. Alla fine Natalia ha deciso, democristianamente, di affidare il quinto assessorato, quello con la delega ai Servizi Sociali, ad Anna De Lellis, esponente di Idea Anagni, la lista di riferimento di Guglielmo Vecchi.

Ma, ed ecco l’idea della staffetta, la delega sarà ogni anno alternata. Alla fine del primo anno, il tagliando prevederà, salvo sconvolgimenti, il passaggio del posto in giunta a Chiara Stavole, prima donna eletta della lista, appunto, di Forza Italia. Un modo, ha detto il sindaco per garantire tutte le forze della coalizione. Di fatto, un modo per evitare discussioni ulteriori all’interno della coalizione, proprio alla vigilia del primo consiglio comunale che si terrà giovedì prossimo.

La fiducia in Marino

Carlo Marino

Discorso a parte per Carlo Marino. Che, come detto, riavrà la Cultura ed il Turismo, ma anche il Bilancio. Ovvero, quella delega che gli era stata assegnata nella prima fase della precedente consiliatura; e la cui gestione aveva provocato diverse polemiche. Carlo Marino infatti era stato pesantemente criticato dall’opposizione, che lo aveva sostanzialmente tacciato di incompetenza.

Una critica che aveva poi di fatto provocato anche il cambio della guardia, a metà consiliatura, con il passaggio di consegne più o meno armato tra Marino e l’allora esponente di maggioranza Giuseppe De Luca. Che adesso, curiosamente, si ritrova a guardare dalle fila dell’opposizione l’attività del suo precedente assessore al Bilancio.

Un tocco paradossale che aggiungerà senz’altro pepe alla prima riunione consiliare.