Top e Flop, i protagonisti di venerdì 6 ottobre 2023

I fatti, i personaggi ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa ci attende nella giornata di venerdì 6 ottobre 2023

TOP

FRANCESCO MARRONE

Francesco Marrone

Quando c’era la pandemia nella sua fase peggiore (e terribile) ci si era concentrati molto sui luoghi ed i contesti in cui i contagi potevano essere incentivati. Tra essi a suo tempo spiccarono i trasporti, e ci accorgemmo amaramente che molte delle strutture di questo settore potevano incentivare i contagi, soprattutto a causa della costrizione degli spazi. Oggi il Covid non è più un pericolo ma resta una minaccia, costante e subdola. Lo abbiamo debellato con i vaccini ma non (ancora) eradicato, quindi il problema dei trasporti sicuri resta.

Specie a contare che i contagi sono saliti e stabili su nuovo plateau e che le scuole sono aperte ormai da un mese. Ecco perché Francesco Marrone, presidente UniFerr Confindustria – associazione delle imprese del cleaning in ambito ferroviario – ha fatto bene a dire la sua. Marrone è anche vice presidente Confindustria per i Servizi Hcfs. E ha spiegato: “Il crescente numero di contagi dovuto alle nuove varianti del Covid non può trovare il Paese impreparato. Pur lontani dalla pandemia e dalle limitazioni che questa ha comportato nella vita di ciascuno, occorre prendere provvedimenti.

In pieno e lodevole mood di prevenzione Marrone ha proseguito. Lo ha detto spiegando che bisognaaffrontare questa fase endemica, e far tesoro di quanto appreso negli ultimi anni. Occorre più che mai prevenzione per garantire la massima sicurezza nei luoghi maggiormente esposti, in particolare sui mezzi di trasporto che oggi tornano a riempirsi con l’avvio delle scuole.

E in chiosa: “Come imprese dei servizi, vogliamo sensibilizzare le istituzioni sulla necessità di non abbassare la guardia, sollecitare e incentivare pulizia e sanificazione come stili di vita necessari e da non abbandonare. Non sappiamo se mai ci saranno nuove emergenze ma siamo sicuri di sapere come limitare e prevenire i contagi per garantire serenità e sicurezza”. Il ministro Valditara giusto ieri ha detto di voler rimettere la scuola al centro della società. Ecco, l’occasione è ottima.

Ci voleva e che sia stato detto a mo’ di appello non solo è stato giusto, ma anche tempestivo.

Il binario giusto.

GIANLUCA MASI

Gianluca Masi

C’è gente con i piedi saldamente a terra. E gente che nonostante il fermo contatto con il suolo ha al tempo stesso la testa tra le nuvole. Anzi: oltre le nuvole. Per osservare lo spazio. Con una doppia pazienza: per scrutare gli astri ed osservare il minimo cambiamento; per sopportare quelli convinti che stare con il naso all’insù e l’occhio dentro un telescopio sia poco più di un passatempo. Invece no: come dimostra il caso dell’astrofisico ceccanese Gianluca Masi, direttore del Virtual Telescope Project.

I suoi strumenti, solo recentemente trasferiti fuori dalla Ciociaria, hanno registrato un debole astro tra i bracci della galassia di Andromeda, a circa 2 milioni di anni luce dalla Terra. L’oggetto celeste è stato individuato grazie al confronto con un’immagine della stessa galassia ottenuta una settimana prima (dove non appariva. Ulteriori controlli supportando l’ipotesi di una sua collocazione all’esterno della Via Lattea, ovvero nella galassia di Andromeda.

La scoperta non è casuale. Dall’inizio di agosto il Virtual Telescope Project ha avviato un’attività di costante monitoraggio delle due grandi galassie a noi più vicine: quella di Andromeda (Messier 31) e quella del Triangolo (Messier 33). Una ricerca che nelle scorse settimane aveva già dato frutti importanti, come la scoperta di due nuove stelle variabili nella regione occupata da Messier 33. Ora arriva la prestigiosa scoperta di una nova nella Grande Galassia di Andromeda.

Testa spoaziale.

FLOP

GENNARO SANGIULIANO

Gennaro Sangiuliano

Va detta una cosa subito: che Venezia non sia nel novero della cose a rischio è cosa che merita Salmi di Gloria e Fasti mediatici sempiterni. Però c’è modo e modo per dirlo, e il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano magari ha sbagliato frequenza.

Lo ha fatto perché per l’ennesima volta invece di concentrarsi sul fatto in sé ha cazziato con malcelata soddisfazione le presunte “Cassandre” che avrebbero voluto il contrario. Il tutto per lanciare il solito spottone a favore di una sola parte politica per una città che è quella che è grazie a tutti. Il dato: Venezia non è un sito in pericolo per l’Unesco. “Il Comitato del Patrimonio Mondiale riunito a Riad in Arabia Saudita, per la sua 45esima sessione, ha deciso di non iscrivere il sito ‘Venezia e la sua laguna’ nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco in pericolo”.

Sangiuliano avrebbe potuto fermarsi o buttarla in circostanza, ma ha scelto la caciara. “Il lavoro di squadra svolto in questi mesi dal Ministero della Cultura insieme al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, alla Regione Veneto, al Comune di Venezia e alle istituzioni che compongono localmente il Comitato di Pilotaggio del sito, ha fermato un’indebita manovra.

Ovviamente manovra puramente politica e priva di un ancoraggio su dati oggettivi. Venezia, quindi, non è in pericolo. Negli ultimi mesi il Comune ha adottato provvedimenti coraggiosi per gestire il turismo e garantire la tutela dello straordinario patrimonio culturale della città”.

E perciò vai di allunaggio su satellite comodo: Il Ministero della Cultura è al suo fianco e proseguiremo insieme il complesso percorso di salvaguardia e valorizzazione di un simbolo dell’Italia che è patrimonio dell’umanità”. Ma non era il caso di limitarsi a fare “fiuuuuu!!!” e dire ragazzi l’abbiamo sfangata e via Venezia?

Consigli per gli acquisti.