I colpi di pistola e lo scossone del vescovo Spreafico: alle nostre coscienze che forse hanno ceduto alla lusinga del compromesso
C’è bisogno di Parola
Il morso che avvelena le coscienze e l’antidoto che ha il volto di Gesù. Che ci ispira a guardare al prossimo e non a noi stessi
La tentazione ci accompagna. Perché fa parte della nostra esistenza. Ed il ‘deserto’ è un luogo preciso: nel quale ritrovarci. In un modo molto più semplice di quello che immaginiamo. Seguendo la nostra coscienza.
Chi erano in realtà i lebbrosi. E cosa ci lega a loro anche se, apparentemente, siamo sani. C’è una rappresentazione icastica che dobbiamo comprendere
Siamo convinti di avere a disposizione un tempo infinito. E invece non siamo padroni del tempo: siamo semplici amministratori di un bene che non sappiamo quando finirà
La tremenda logistica di un orrore che sta sì in testa ai suoi responsabili diretti, ma non assolve tutti i “carnefici volenterosi”
Beni, appagamento, potere: sono tutti obiettivi che ci distolgono dal significato profondo della nostra esistenza di esseri umani
Un racconto assolutamente attuale. Ma che va cercato dietro alle parole. Quelle della stella di Betlemme che disperde l’oscurità e guida verso la meta. Come dopo l’esilio, la liberazione arrivò con Dario, vincitore persiano sugli assiri. La poesia e i magi che cercano la luce, sfuggendo agli inganni e alla violenza.
In questi giorni ma nel 1943: sui monti di Coillelungo vengono massacrati 41 innocenti. Neonati compresi. Ma proprio quel sangue innocente ci insegna che non è la vendetta a dare giustizia
Nascere è un evento che unisce tutta l’umanità. Tutti siamo nati. E siamo cresciuti grazie alle cure di chi ci sta intorno. Ne ha bisogno anche il Bambino nella culla
Siamo tutti nati con una missione: portare sollievo ai miseri. Che non sono (solo) i poveri ma anche (soprattutto) quelli afflitti da angoscia, paura e sensi di colpa. È una sfida a liberare noi stessi e gli altri dai condizionamenti, offrendo ascolto, speranza e senso.
Ci sono tante similitudini tra l’apparente silenzio dei giorni nostri e quello che percepivano gli Israeliti da Dio durante la loro cattività a Babilonia. Oggi come allora, molti sono tentati a cedere agli idoli materiali ed all’egoismo. A differenza della soluzione proposta da Isaia
Il segreto è discernere il giusto dallo sbagliato, e capire che c’è un solo modo di “stare svegli”: accogliere Dio e non le illusioni
Le cosiddette “sciocchezze” che invece sono sostrato di una cultura maschilista di cui siamo portatori e vittime al tempo stesso
Quello che abbiamo ricevuto alla nascita e quello che mettiamo o meno a frutto durante l’esistenza. Il grande nodo della scelta
La sollecitazione proposta dal vescovo Spreafico a Roma e i momenti della Storia in cui la buona volontà ha prevalso sulla guerra
La potenza di Tel Aviv che rischia di vanificare la tradizione di Gerusalemme: tradizione per cui c’è un solo Dio che ci guarda
È scritto su Esodo: chi se l’è cavata deve preoccuparsi di chi, invece si trova in difficoltà. È questo il welfare della Bibbia
C’è dio e c’è Dio, e il secondo non lo possiamo usare per assecondare i nostri desideri e le nostre piccinerie. Perché non ammette egoismi
Un rovesciamento della prospettiva biblica. La terra promessa diventa terra di contesa, invece di essere la terra di pace.