Segreteria Pd, una terza componente nel vortice della tattica

CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

Domenico Alfieri sottolinea che la sua eventuale candidatura alla segreteria provinciale del Pd avverrebbe al di fuori delle componenti che fanno riferimento a Francesco Scalia e a Francesco De Angelis. Ora, che Alfieri sia vicino alle posizioni di Scalia è notorio. La sua provenienza dai Ds potrebbe essere, però, la chiave per cercare di interpretare le grandi manovre in corso.

Con Alfieri che da un lato attacca frontalmente il segretario Simone Costanzo, mentre dall’altro lancia messaggi di distensione all’indirizzo di Buschini. In altre parole: in vista del congresso l’area del senatore Scalia metterebbe in campo un esponente al quale anche il gruppo di De Angelis e Buschini potrebbe guardare in maniera diversa. Con l’obiettivo di scongiurare la conferma di Simone Costanzo alla segreteria.

Ma De Angelis non intende mettere in discussione il sostegno a Costanzo. Secondo altre interpretazioni nella componente di Scalia si registra un certo dinamismo: prima il presidente della Provincia Antonio Pompeo prende l’iniziativa di riunire il gruppo a Palazzo Iacobucci in piazza Gramsci, poi la presa di posizione di Domenico Alfieri. In mezzo il botta e risposta al vetriolo tra lo stesso Scalia e Pompeo sulla presenza di Forza Italia nella maggioranza.

Quindi le indiscrezioni che fioccano sulla volontà di Antonio Pompeo di candidarsi alla Regione, mentre il senatore lo vorrebbe per un altro mandato a capo dell’Amministrazione di Ferentino.

Tanta tattica nelle manovre in corso, ma la strategia è un’altra cosa. Intanto, a proposito delle Feste de l’Unità, Simone Costanzo scrive: «L’attivismo sui territori dimostra la ritrovata dinamicità dei circoli, frutto dell’impegno e della passione dei militanti locali ma anche dell’azione di supporto e in alcuni casi di mediazione promossa dalla segreteria e dalla dirigenza provinciale del Pd». Un messaggio chiaro: il congresso si farà. Prima o poi.