Unindustria, scaduto un Papa si lavora per individuarne un altro

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CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

È una partita complessa e doppia, legata indissolubilmente a quella che si giocherà nella Capitale per la presidenza dell’Unione degli industriali di Roma, Frosinone, Latina, Viterbo e Rieti. Non soltanto perché i responsabili delle varie articolazioni territoriali sono tutti vicepresidenti di Unindustria. Ma soprattutto perché la rete delle alleanze e la mappa degli equilibri e delle strategie passa inevitabilmente attraverso le grandi manovre già in atto da settimane nella Capitale.

Nulla filtra dalle strettissime maglie del riserbo dell’associazione di categoria e tutti ripetono all’unisono «che fare ipotesi è prematuro». Ma si tratta di pretattica. In realtà la nomina di Maurizio Stirpe a vicepresidente nazionale di Confindustria ha accelerato tutto e comunque la scadenza del mandato al vertice di Unindustria è previsto a settembre. Al rinnovo vanno tutti, contestualmente.

A Frosinone in questi anni al timone c’è stato Davide Papa, numero uno del Gruppo Eco Liri. Impossibile sapere se da parte sua ci sarà una sorta di endorsement. Ma intanto è evidente che gli accordi che faranno la differenza sono quelli che si sigleranno a Roma. Per il dopo Stirpe, è corsa a quattro in Unindustria: i favoriti sono Filippo Tortoriello (leader del gruppo Gala) e Attilio Tranquilli (vicepresidente per l’articolazione di Roma). Ma ci sono anche Fabio Miraglia (manager di Giomi) e un outsider come Giampaolo Letta (numero uno di Medusa).

Per la carica di presidente di Unindustria Frosinone (la locuzione è sostanziale e serve a rendere l’idea) non c’è un favorito. E neppure una griglia di papabili. Il nome che circola maggiormente è quello di Giovanni Turriziani, attuale vicepresidente dell’associazione di via del Plebiscito, già leader dei Giovani di Confindustria Frosinone: 40 anni, è procuratore generale della Turriziani Petroli. Ma si parla anche dell’eventualità che possa essere individuata una donna. Quattro anni fa si pensò a Maria Carla Bonollo, che però declinò gentilmente l’invito. Adesso le in discrezioni conducono alla dottoressa Manuela Mizzoni, direttore amministrativo dell’Ini Città Bianca. Va detto che il nome di Manuela Mizzoni è a lungo circolato per la presidenza del settore Sanità di Unindustria. Poi è andata diversamente e sembra che la dottoressa non abbia nascosto il suo malumore. Il fatto che però il suo nome circoli per la guida dell’articolazione di Frosinone di Unindustria potrebbe rappresentare il segnale di un tentativo di “recupero”. Tutto da verificare però.

Dicevamo della partita doppia con la presidenza di Unindustria. A fine giugno saranno nominati i saggi, che dovranno “sondare” la base associativa. Anche e soprattutto nelle singole province. Probabilmente il passaggio decisivo sarà quello, nell’uno e nell’altro caso.

 

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