Il vicepresidente di Forza Italia e del Ppe consuma l’ennesima vendetta a freddo: “Forza Italia ha una classe dirigente vincente. In tutta Italia c'è una classe dirigente in grado di condurre il centrodestra alla vittoria”. Messaggio chiaro a Salvini e alla Meloni.
In ventisei anni ha sentito almeno duecento volte al mese dire che Silvio Berlusconi era finito. Figuriamoci se Antonio Tajani si meraviglia quando continuano a dare del finito a lui. Il vicepresidente di Forza Italia e del Partito Popolare Europeo ha aspettato con pazienza i risultati della Calabria e poi ha effettuato un’analisi che dimostra come gli “azzurri” sono in realtà ancora fondamentali. Non soltanto nel centrodestra.
Ha detto Tajani: “Il risultato di Jole Santelli dimostra che Forza Italia ha una classe dirigente vincente. In tutta Italia c’è una classe dirigente in grado di condurre il centrodestra alla vittoria. Jole è una rappresentante storica di FI, dalla Calabria riparte Forza Italia e la riscossa del Sud. Questo significa che i nostri candidati sono vincenti e che Forza Italia è e resta indispensabile è fondamentale per il centrodestra“.
Un messaggio agli alleati della Lega e di Fratelli d’Italia: nel centrodestra senza gli “azzurri” non si vince e anzi, in prospettiva, più i candidati saranno moderati, più aumenteranno le chanche di vittoria della coalizione.
Ma Tajani è intervenuto anche sullo scenario complessivo. Affermando: “Il maggior partito di governo, il M5S, si sta sfaldando: non è un bel segnale per l’esecutivo. Poi se vogliono rimanere attaccati alle poltone, visto che devono spartire 450 o 500 postarelli…” . Lo ha detto a “Un Giorno da Pecora”, su Rai Radio1. Aggiungendo: “Salvini rimane il leader della Lega, ed è un alleato. Noi abbiamo Berlusconi che è stato determinante e trainante anche per la vittoria in Calabria”.
Il futuro potrebbe riservare delle sorprese importanti, soprattutto perché si va verso un nuovo sistema elettorale proporzionale, probabilmente con una soglia di sbarramento non altissima. In questo modo Forza Italia resterebbe strategica: nel centrodestra (per vincere) e in Parlamento (per governare). Non dimenticando mai il proscenio europeo. Esattamente come Silvio Berlusconi, Antonio Tajani c’è sempre. Grazie ad una ricetta semplice: restare coerente.