Forza Italia, resa dei conti dopo il voto. Scontro Ferraguti – Sellari

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Prima le elezioni. Poi il regolamento dei conti. La verifica interna tra le varie correnti di Forza Italia è stata rinviata a dopo il 6 giugno: quando i risultati elettorali di Cassino, Sora e Alatri saranno sul tavolo. È’ la sostanza del Coordinamento Provinciale che si è riunito questa sera a Frosinone: mieloso, a tratti soporifero, se non ci avessero pensato il responsabile regionale delle Attività Produttive Silvio Ferraguti e il consigliere d’amministrazione Asi Luca Sellari Ad animarlo un po’.

Si comincia salutando il rientro di Alessia Savo nelle vesti di vice coordinatore provinciale. «Noi però le sue dimissioni non le abbiamo mai nemmeno tenute in considerazione» ha specificato il coordinatore Pasquale Ciacciareli. Se qualcuno pensa che il sindaco Savo si lasci intenerire dagli abbracci e dai fiori (che nessuno le ha portato) ha sbagliato persona: «Qui si devono affrontare i problemi che ha sollevato Antonello Iannarilli, che ha sollevato Adriano Piacentini, che ha sollevato Adriano Roma, che ha sollevato Silvio Ferraguti, adesso abbiamo tutti l’esigenza di vincere queste elezioni e far vincere la nostra posizione nel referendum. Ma poi questi nodi andranno sciolti».

Pasquale Ciacciarelli non si tira indietro ma mette le cose in chiaro: «Tutte le decisioni, sull’Asi come sull’alleanza in Provincia, non le abbiamo prese perché ci siamo svegliati all’improvviso una mattina con quelle idee, ne abbiamo parlato ed è stato il Coordinamento a deliberare. E se non ricordo male, ogni volta abbiamo deciso all’unanimità dei presenti».

Come a ricordare che ci sono sempre gli assenti. Anche questa volta. Antonello Iannarilli ha detto di non avere nulla da discutere (leggi qui il precedente), Adriano Roma era ad un’assemblea di condominio (vera, non diplomatica) ma per il resto c’erano tutti.

E tutti, nella sostanza, hanno detto: prima pensiamo alle elezioni ed al referendum. Poi il regolamento dei conti. Ma ci sarà una resa dei conti? Il clima di oggi dice di no. Ma è solo una tregua di necessità. Come se tutti avessero capito quali saranno i loro spazi politici già dal prossimo anno: chi alla Camera, chi al Comune di Frosinone, chi alla Provincia e tutti abbiano deciso di non rompere il giocattolo.

L’unico momento di confronto è stato quando Silvio Ferraguti ha chiesto un maggiore impegno verso il settore industriale. Si è alzato Luca Sellari e gli ha detto: «È’ inutile che vieni a fare qui il professore portandoci le tue ricette che poi sono sempre le solite: ricordati che fino a qualche mese fa ci stavi seduto tu al consiglio d’amministrazione dell’Asi». A Ferraguti la pressione sale alle stelle, contesta a Sellari la sua incoerenza, gli chiede quali risultati abbia prodotto, contesta la strada che si sta imboccando per il futuro della Vdc. Deve intervenire Mario Abbruzzese a ristabilire l’ordine.

Si fanno le otto e mezza di sera. Bisogna chiudere: tutti hanno una o due cene politiche proprio oggi. Ci si rivede dopo il voto.