Il centrodestra stringe: ipotesi Buongiovanni Jr

Arturo Buongiovanni Jr presidente del Movimento per la Vita, è il nome sul quale si sta valutando la possibilità di unificazione del centrodestra a Cassino. Il cambio di scenario dovuto alla nuova posizione di Fabio Tagliaferri

Alberto Simone

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Un nome intorno al quale costruire l’unità del centrodestra. Calato nel momento cruciale del confronto. La carta che si sta ponderando in queste ore a Cassino è quella dell’avvocato Arturo Buongiovanni Jr, omonimo del penalista che si occupava di camorra. È presidente del Movimento per la Vita di Cassino: molto conosciuto nel mondo cattolico per il suo impegno e le sue molteplici attività.

Il cambio di scenario

Gianrico Langiano

C’è un totale cambio di scenario e di tempi nel campo del centrodestra. L’ha determinato la nomina del Commissario cittadino di Fratelli d’Italia Fabio Tagliaferri a presidente ed Amministratore delegato della società partecipata ALeS SpA. Un impegno che gli ha imposto di mollare tutti gli altri incarichi politici ed amministrativi: l’Aula del Consiglio Comunale di Frosinone occupata da 26 anni, l’assessorato ai Servizi Sociali. Ed il ruolo di Commissario a Cassino. (Leggi qui: Cosa succede ora che Tagliaferri è andato via).

In questi mesi Fabio Tagliaferri aveva tracciato una rotta politica precisa verso le elezioni Comunali di Cassino. Innanzitutto la formula politica risultata vincente alle Politiche d’autunno 2022 ed alle Regionali di febbraio 2023. E poi nessuna concessione ai diktat dei civici che reclamavano il passaggio delle Primarie per scegliere il candidato. Per il Commissario doveva essere la politica a fare sintesi su un nome.

Nell’ultimo mese le distanze si erano quasi azzerate. Merito anche dell’attività diplomatica messa in campo da Gianrico Langiano, l’imprenditore che cinque anni fa era capogruppo di Forza Italia ai tempi del sindaco Carlo Maria D’Alessandro e dopo la fine di quella stagione politica si era ritirato concentrandosi sul suo lavoro. È uno dei candidato alle Primarie dei civici: il più quotato perché una parte della Lega l’avrebbe appoggiato ad occhi chiusi in quanto erano al suo fianco ai tempi di Forza Italia.

La novità Arturo

Arturo Buongiovanni jr

Su quel percorso ha provato ad incamminarsi oggi l’ex vicesindaco Benedetto Leone. Con lo stesso obiettivo che aveva Langiano: raggiungere l’unità tra centrodestra e civici.

Il primo passo che viene chiesto in queste ore: le due fazioni dovranno ‘congelare’ gli aspiranti candidati sindaco che finora avevano selezionato; sono quattro per i Partiti e cinque per i primaristi. Fratelli d’Italia ha portato al tavolo regionale i nomi del consigliere uscente Michelina Bevilacqua, dell’ex portavoce Angela Abbatecola, dell’avvocato Silvestro Petrarcone (fratello dell’ex sindaco Peppino) e Fabio Marino storico esponente di Destra Nuova. Invece ai primaristi viene chiesto di ritirare le Primarie previste per il 18 febbraio. Benedetto Leone è stato chiaro: “Non si possono celebrare le primarie e poi fare passi indietro, significa che abbiamo fatto le secondarie. Non si gioca con la partecipazione dei cittadini, la sintesi va trovata prima“.

Il tempo stringe, anche perché lunedì il caso Cassino finirà all’attenzione del tavolo regionale del centrodestra. Dove Fabio Tagliaferri ha fatto in tempo a portare i quattro nomi di FdI.

Per promuovere una convergenza oggi è stata giocata la carta dell’avvocato Arturo Buongiovanni.

La cena a Sant’Angelo

I candidati delle Primarie. Da sx Natale, Di Folco, Borraccio, Sebastianelli e Langiano

Le indiscrezioni dicono che a dare la ‘benedizione‘ sarebbe stato anche Mario Abbruzzese, nel corso di una cena che si è svolta giovedì sera al ristorante ‘Angione‘ in località Sant’Angelo. L’ex presidente del Consiglio Regionale del Lazio in realtà è a Firenze per un incontro della Lega in vista delle elezioni Europee.

Spiega: “Qui non ci sono benedizioni o scomuniche da dare. C’è un’unità del centrodestra che deve essere costruita se vogliamo essere competitivi. I nomi non mi interessano, mi interessa una coalizione unita con cui battere questo centrosinistra”.

Tra una portata di pecora e l’altra, giovedì è stata fatta una moral suasion sui primaristi spiegandogli perché è necessario trovare l’unità su un nome, a a prescindere da quale sia, per poter andare uniti e provare a battere Salera. All’appello mancava solo Giuseppe Sebastianelli. Le motivazioni non hanno convinto il candidato Giorgio Di Folco che ha lasciato la sala anzitempo, ma un certo malcontento si registra tra tutti i primaristi. Adesso che vedono reale la possibilità che le Primarie non si celebrino più.