Senza Ricevuta di Ritorno. La ‘Raccomandata’ del direttore su un fatto del giorno. Alle prove scritte per diventare magistrato 88 promossi su 3mila esaminati. "Non sanno scrivere”
Ci sono verità che sono sotto gli occhi di tutti. E che nessuno vede. Perché bisognerebbe alzare lo sguardo. O perché conviene non capire.
Che i Partiti si tenessero in piedi attraverso un sistema di finanziamenti che non era in linea con la Legge, tutti lo sapevano come ebbe a dire Bettino Craxi sfidando i presenti in Parlamento ad alzarsi se convinti del contrario. Nessuno si alzò.
Tutti sapevano, nessuno vedeva. Perché qualcuno non capiva. Agli altri conveniva. Perché uno che ti sistemasse il figlio comunque serviva. O almeno per domandarglielo: meglio di niente.
L’amarezza non è quella. È che quelli venuti dopo sono stati peggio di quelli che ci stavano prima. Nel senso che sulla capacità di incidere sul territorio non c’è paragone. L’ex Fiat di Piedimonte San Germano ridotta così non s’è vista mai.
Poco tempo fa un altissimo magistrato, già presidente nazionale della categoria, ha rivelato che “i concorsi per assumere i magistrati sono quasi tutti truccati”. E che si entra “in base ed in proporzione alle correnti”, che addirittura i compiti nemmeno venivano esaminati.
Luca Palamara, nel suo libro rivelazione, ha fatto capire che tutto o quasi sapevano, qualcuno non vedeva, ad altri conveniva.
Nulla a che vedere con la politica.
Mercoledì il Csm chiederà al ministro altri mille magistrati. Intanto la commissione d’esame fa “strage“ alle prove scritte e finora ha promosso 88 aspiranti giudici su 3mila concorrenti esaminati. Il giurista Gatta ha commentato: “Agli studenti di Giurisprudenza dobbiamo insegnare anche a scrivere”.
A differenza della Politica, lì forse qualcosa sta cambiando.