Ormai si fanno immortalare ovunque: a casa di Luca quando stanno per tirare fuori gli spaghetti, davanti al Matusa sorridenti prima di assistere alla partita, da Tucci con i ca-lici in alto mentre sorseggiano l’aperitivo. Il passo successivo sarà pubblicare anche le foto mentre fanno la doccia tutti insieme allegramente o mentre fanno il pic nic in riva al mare con il primo sole di primavera.
La tattica messa in campo da Luca Sellari, Francesco De Angelis, Alfredo Pallone, Mauro Vicano non è una provocazione. E’ una strategia di logoramento.
La provocazione è un calcio negli stinchi, un modo non consueto per suscitare un dibattito e obbligare ad affrontare una questione. Il logoramento è prendere a calci chi non può reagire, continuare a tirargliene fino a spezzare la caviglie.
Il primo obiettivo della strategia di logoramento è Mario Abbruzzese. E’ obbligato a prendere calci e sorridere, talvolta a dire pure che gli piace.
E’ sua la regia dell’operazione che ha portato l’immobiliarista Sellari nel consiglio d’amministrazione del consorzio industriale Asi: doveva servire (almeno ufficialmente) a blindare la maggioranza del sindaco Nicola Ottaviani e garantirgli l’appoggio del gruppo Frosinone nel Cuore ispirato e finanziato da Sellari. Ma pochi giorni dopo es-sersi accomodato nella poltrona del CdA al Grattacielo Edera, Sellari è stato scaricato dai ‘suoi’ cinque consiglieri comunali che hanno rifiutato di seguirlo. Ma lui è rimasto in poltrona.
La strategia del logoramento è iniziata da lì. Nell’imbarazzo generale, a lungo nessuno è andato oltre i mugugni, sperando che la situazione si definisse. Invece Sellari, consigliere indicato da Forza Italia, è andato alle assemblee provinciali del Partito Democra-tico («Sono andato come editore»), a farsi vedere a cena con i leader del Pd, France-sco De Angelis in primis («E’ il presidente Asi…»), a scattare foto ad Alfredo Pallone di Ncd («Prendevamo un aperitivo»), farsi scattare foto con l’immagine di Berlinguer alla spalle ed il badge del congresso Pd al collo («Un modo per far parlare»).
Logoramento puro. Abbruzzese lo difende («Il Partito non può giudicare le cene private di un suo iscritto»). Se oggi reagisse, rischierebbe di vedersi franare addosso una parte di Forza Italia che gli imputerebbe di avere designato per quell’incarico strategico una persona che non ha né blindato il sindaco, né sta portando avanti politiche a van-taggio del capoluogo. Che sia stato commesso un errore, lo sostiene con chiarezza il capogruppo comunale Adriano Piacentini «Il Coordinamento Provinciale deve mettere questo caso all’ordine del giorno della prossima riunione». Abbruzzese stempera: per-ché sa che rischia di generare il pretesto con cui l’anno prossimo Nicola Ottaviani potrebbe presentarsi senza il simbolo azzurro alle comunali, vincendo da solo e senza il Partito. Forza Italia rischia di soffocare nella tattica.
Ma c’è anche un altro obiettivo della strategia di logoramento. E’ proprio Nicola Ottaviani. Quelle foto non sono altro che un modo per mostrare all’elettorato quale sarà l’alleanza con la quale dovrà confrontarsi nella prossima tornata delle Comunali 2017: Francesco De Angelis, Alfredo Pallone, Mauro Vicano, Luca Sellari e Fabrizio Cristofari (che non volendo partecipare al gioco, si + alzato al momento dello scatto ufficiale, questo è quello immediatamente precedente); e tre di loro sono papabili per la candidatura a sindaco.
Ottaviani invece di logorarsi, reagisce scavalcando la strategia di Sellari: in mattinata mattina è andato a fare la spesa, in un negozio ha comprato i tortellini freschi da portare alla moglie per cucinarli in brodo, in un altro ha comprato il pane, in un altro ha pre-so un po’ di frutta. Il sindaco che fa la spesa stimola molto più consenso dei brindisi di Luca.