Il governatore visita Amatrice ed incontra il suo sfidante per le Regionali. Salvini insiste sulla candidatura del sindaco. Giorgia Meloni più possibilista
Faccia a faccia: Nicola Zingaretti e Sergio Pirozzi, il governatore del Lazio ed il sindaco di Amatrice; il presidente uscente e quello che vorrebbe prenderne il posto.
ZINGARETTI & PIROZZI
Si sono parlarti in mattinata, nella sede del municipio di Amatrice. Zingaretti c’è andato dopo avere compiuto una nuova visita nella zona rossa, l’area dove c’è ancora il rischio di crolli, dove il sisma ha compiuto i danni maggiori, in cui ci sono state buona parte delle 297 vittime.
Nicola Zingaretti è andato ad Amatrice per verificare lo stato di riapertura dei negozi, trasferiti nella nuova area commerciale ‘ex Cotral’. È il polo realizzato dalla Regione proprio per stimolare i commerci, dare un’opportunità per ripartire, contribuire a costruire un altro spicchio di normalità.
La scorsa estate era stato riaperto il supermercato, era stata realizzata l’area Food, aperta una prima area commerciale nella quale avevano trovato sistemazione 27 commercianti. Nicola Zingaretti ha verificato che tutti hanno riaperto.
Cosa si sono detti Zingaretti e Pirozzi? I dettagli li conoscono loro. Ma pare che si siano fatti, reciprocamente, gli auguri.
SALVINI: VABBE’ FATECI UN NOME
Matteo Salvini resta politicamente vicino al sindaco di Amatrice. E dice al centrodestra: se Sergio Pirozzi non va bene fate una proposta.
Lo fa a margine della visita a Milano della fiera ‘G! Come giocare’. Dice «È un bravissimo sindaco che ha ricostruito la sua comunità». E stana gli alleati: «Se la sua candidatura alla presidenza della Regione Lazio non piace al centrodestra facciano altre proposte»
«Aspettiamo le proposte sul Lazio – ha aggiunto Matteo Salvini – l’unica che per il momento c’è è quella di un bravissimo sindaco come Pirozzi. Non basta dire non mi piace: se ci sono altre proposte, le facciano, altrimenti un sindaco che ricostruisce la sua comunità può ricostruire una regione massacrata da 5 anni di sinistra».
MELONI: RAGIONIAMO INSIEME
Da L’Aquila le risponde Giorgia Meloni. I toni sono più possibilisti, rispetto al passato. E dice «Credo che la coalizione debba fare un ragionamento complessivo. L’errore che non dobbiamo fare è andare divisi o ognuno che fa una propria scelta con un egoismo di partito senza aver valutato la proposta degli altri».
La presidente di Fratelli d’Italia riconosce ciò che nei giorni scorsi aveva evidenziato su Alessioporcu.it il filosofo Biagio Cacciola. (leggi qui ‘La lezione di Pirozzi al centrodestra’)
L’errore del correre divisi, per la Meloni, «lo abbiamo fatto proprio nel Lazio alcune volte, a Roma. Invece penso che il modello giusto debba essere quello che ci ha visto vincenti in Sicilia – ha precisato – cercare la persona giusta attorno alla quale si possa produrre una compattezza».
Quanto all’agenda, comunque, il dialogo sul candidato nel Lazio non è stato ancora aperto. «Non abbiamo ancora cominciato a parlare delle Regionali del Lazio, siamo stati impegnati su quelle in Sicilia, adesso siamo concentrati sulle importanti elezioni del Decimo Municipio di Roma e poi cominceremo con la coalizione a pensare alle elezioni nazionali e delle quattro Regioni in cui si andrà al voto».
E mentre gli altri devono ancora cominciare a parlarne, lo scarpone di Sergio Pirozzi continua a macinare strada verso le elezioni.