Zingaretti senza Si: Sinistra Italiana non appoggia la rielezione

Sinistra Italiana non appoggerà Nicola Zingaretti nelle elezioni ber rimanere alla guida della Regione Lazio. Lo ha annunciato Stefano Fassina al congresso Regionale di Sinistra Italiana.

«La continuità programmatica orgogliosamente proposta per il suo secondo mandato dal Presidente Zingaretti e dai partiti che lo sostengono è per noi insostenibile, profondamente contraddittoria con le ragioni fondative politiche e sociali di Sinistra Italiana».

Nel suo intervento Fassina ha detto “Riusciamo a mettere in campo un’alternativa progressiva credibile? È la sfida di fronte a noi. Dal 2016, dopo la Brexit e la vittoria di Trump, è chiaro che il mantra liberista “There is no alternative” era una fake news. Un’alternativa è in campo, forte, ma è regressiva. Noi – prosegue Fassina – dobbiamo declinare un’alternativa progressiva, a tutti i livelli. Nella ridefinizione del nesso Italia-Ue-eurozona e, per venire al nostro territorio, nel governo della Regione Lazio e nell’amministrazione della Capitale».

Fassina ha tracciato il bilancio politico della Giunta Zingaretti. E per il leader di Sinistra Italiana è un bilancio con enormi poste negative. «Dalla privatizzazione della Sanità, all’ambiente, alla mobilità. Alla Pisana – conclude Fassina – è necessaria una radicale discontinuità programmatica. Soltanto per fare qualche esempio: per dare centralità e rilancio alla Sanità pubblica, per archiviare l’autostrada a pedaggio Roma Latina e finanziare i corridoi ferroviari regionali, per riscrivere le politiche urbanistiche e Piano Casa, per battersi senza subalternità culturale e politiche per una virata keynesiana nell’agenda nazionale».

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