VITTORIO EMILIANI per HUFFINGTONPOST ITALIA
Non c’è pace per Montecassino distrutta nel 1944 da furiosi bombardamenti alleati dal cielo e da terra per sfondare la linea Gustav che molto probabilmente, aggirando il monte, sarebbe stata travolta limitando di molto uno spargimento terrificante di vite umane. Ora c’è di mezzo “un oltraggio a pagamento”, come dichiara il sindaco di Cassino. Ancor più insidiosa?
“Salviamo l’Albaneta di Montecassino”, alcune associazioni storiche, culturali ed ambientaliste di Cassino, ma anche migliaia di cittadini di tutta Italia e del mondo, lo stesso ambasciatore polacco a Roma, si sono mobilitate per impedire che un “Villaggio di Natale” con ingresso a pagamento possa trasformare irrimediabilmente ed “oltraggiare” un’area naturalistica e storica di valore planetario. L’Albaneta è un territorio sacro per oltre venti popoli: anzitutto per i polacchi, che proprio qui hanno il cimitero con oltre mille caduti e altri monumenti che ricordano il sacrificio dei loro soldati, ma pure per americani, britannici, neozelandesi, indiani, nepalesi. Vi torna in pellegrinaggio Roger Waters cantante e bassista dei Pink Floyd il cui padre morì nella battaglia di Montecassino.
L’Albaneta ricomprende un piccolo altopiano, a circa 1 Km dalla famosa Abbazia fondata nel 529 d.C. da San Benedetto e dove sono custoditi sia il disegno della mano con le sei note codificate da Guido da Arezzo, sia uno dei primi documenti in volgare, un contratto di enfiteusi. A Santa Maria dell’Albaneta, monastero fondato nel secolo XI e annesso a quello di Montecassino ha studiato da ragazzo San Tommaso d’Aquino e vi ha secoli dopo soggiornato Sant’Ignazio di Loyola, fondatore dei Gesuiti. Intorno ai suoi ruderi sorgono monumenti e cippi: Obelisco, Croce di ferro, Carro armato polacco, Casa del Dottore, Grotta del comando tedesco, ecc.
Una splendida, intatta collina, per raggiungere la quale (…)
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