CESIDIO VANO per LA PROVINCIA QUOTIDIANO
Altro che abolirli: la tassazione sui vitalizi degli ex consiglieri regionali del Lazio è eccessiva. L’Agenzia delle Entrate detta i correttivi e la Regione deve adeguarsi.
E’ stata un’inaspettata sorpresa nell’uovo di Pasqua. E’ quella che hanno trovato gli ex consiglieri regionali del Lazio. A recapitargliela è stata l’associazione ‘Ex consiglieri regionali’ che ha inviato una lettera d’auguri particolare ai propri iscritti.
Infatti, insieme alla rituale ‘Buona Pasqua’, il presidente Enzo Bernardi ha potuto comunicare a tutti gli ex che l’Agenzia delle Entrate ha ritenuto illegittima la tassazione degli assegni di vitalizio di cui gli ex consiglieri – come noto – sono destinatari, fornendo i chiarimenti al riguardo.
In sintesi, era accaduto questo: dopo gli scandali dei fondi ai gruppi regionali che avevano visto finire in galera il capogruppo del Pdl Franco Fiorito e quello dell’Italia dei Valori Vincenzo Maruccio oltre a mandare sotto inchiesta e poi a processo quasi tutti i componenti del gruppo Pd, con la riforma dei vitalizi del 2013 il sistema di calcolo dell’assegno mensile per chi lascia gli scranni della Pisana era stato completamento rivisto, passando dal sistema retributivo a quello contributivo. Non per una scelta del Consiglio regionale – si badi bene – ma per l’obbligo dettato dal Governo Monti di adeguare la normativa regionale ad un apposito decreto legge che poneva fine a indennità e prebende a uffa.
Con la nuova legge, però, i vitalizi finivano tassati due volte: una volta al momento dell’erogazione dell’assegno ed una seconda volta con la denuncia annuale dei redditi, questo perché era venuto meno il riferimento alla normativa prevista dal Testo unico sulle imposte sui redditi che consentiva di contenere la tassazione tra la parte versata dai consiglieri e il totale che la Regione spendeva per i vitalizi.
L’associazione degli ex consiglieri, già mobilitata contro il taglio dei vitalizi deciso dalla Regione e più recentemente prospettato anche dal Parlamento, ha quindi fatto ricorso all’Agenzia delle Entrate che, esaminato il caso, ha condiviso il ragionamento degli ex consiglieri: il vitalizio non può essere tassato due volte, quindi deve essere tenuto conto del rapporto tra l’ammontare dell’assegno vitalizio e le trattenute complessivamente effettuate nell’intero periodo d’imposta di vigenza dell’istituto per l’intero anno.
La Regione Lazio ora dovrà correre ai ripari ed aggiornare la quota di esenzione.
Soddisfatti i consiglieri regionali, ma non tutti. A denunciare la ‘monotonia’ delle azioni dell’associazione degli ex della Pisana è stata infatti Chiara Colosimo, oggi Fratelli d’Italia, consigliere regionale del Pdl durante la precedente consiliatura a cui toccò assumere la guida del gruppo Pdl dopo le dimissioni e l’arresto di Fiorito. Si distinse allora e si distingue oggi, pubblicando su Facebook la lettera firmata dal presidente Bernardi e commentando: «Le grandi battaglie politiche dell’associazione ex consiglieri regionali del Lazio… Occuparsi di vitalizi e dei propri interessi. Mi dissocio. Pietà».