Milan e Frosinone, parlano i… presenti: a San Siro una sfida ad alta tensione

Tanti assenti da una parte e dall’altra ma posta in palio altissima. Pioli si gioca il futuro dopo il ko in Champions, Di Francesco deve provare a cambiare rotta in trasferta. Tra i rossoneri esordio per il baby-difensore Simic. Ancora out capitan Mazzitelli. “Dobbiamo essere concreti come lo siamo in casa”, ha detto il tecnico giallazzurro

Alessandro Salines

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Sono oggettivamente tanti. Troppi. Ma non sarebbe giusto limitare Milan-Frosinone solo alla sfilza di assenti da una parte e dall’altra. La partita di sabato a San Siro avrà diversi motivi d’interesse tra 2 squadre che vivono momenti differenti. Tanto che per il Milan (comunque terzo a 26) il match rappresenterà un vero e proprio snodo dopo la sconfitta interna col Borussia Dortmund in Champions (qualificazione appesa ad un filo) e le critiche feroci piovute addosso al tecnico Stefano Pioli in discussione come non mai.

Il Frosinone, reduce dal successo col Genoa e con una classifica rassicurante (18 punti), cerca la prima vittoria esterna o quantomeno un risultato positivo dopo 4 ko consecutivi e 2 punti in 6 trasferte. Di Francesco torna a San Siro a distanza di 2 settimane dalla sfida con l’Inter giocata a testa alta ma alla fine decisa da episodi contrari. “Dobbiamo avere maggiore convinzione e liberarci dalla testa di questo ostacolo – ha ammonito il tecnico nella conferenza dell’anti vigilia – L’ultimo punto lo abbiamo racimolato a Salerno. Bisogna cercare di affrontare la partita fuori casa col piglio giusto. Allo “Stirpe” invece ci sentiamo più forti nell’affrontare gli avversari. Sicuramente questo modo di pensare va modificato”.

Quattordici defezioni

Capitan Mazzitelli ancora assente (Foto: Federico Proietti © Ansa)

E’ vero che gli assenti hanno sempre torto e bisogna parlare dei presenti ma non si può far finta di nulla di fronte ad una situazione sicuramente anomala. Milan e Frosinone infatti si presenteranno largamente rimaneggiati. Sono 14 gli assenti, elementi importanti. Il Milan sarà privo di 9 pedine compreso lo squaficato Giroud. Falcidiata la difesa (Kalulu, Pellegrino, Thiaw,  Kjaer e Caldara oltre al portiere Sportiello, un ex). Fuori causa pure Okafor. Pioli si ritrova con un solo centrale di ruolo (Tomori) e dovrebbe utilizzare il baby Simic, 18 anni appena.

Ma non sta meglio DiFra che in un colpo solo ha perso i 2 terzini Marchizza (finora sempre in campo ed autore di assist) e Lirola. In difesa uomini contati. Non ce la fa, come sembrava, capitan Mazzitelli, recuperano in extremis Brescianini e Gelli. Ancora out Harroui e Kalaj. “Questo Frosinone ha bisogno di tutti – ha aggiunto il tecnico frusinate – Così posso effettuare fare dei cambi durante la gara. Spesso si dice che si sbaglia la formazione iniziale e si indovinano le sostituzioni. I giocatori sono fatti per essere intercambiabili”.

DiFra: “Milan vivo, serve concretezza”

Eusebio Di Francesco (Foto: Federico Proietti © Ansa)

L’allenatore del Frosinone non vede un’avversaria in crisi. “Sono convinto i tifosi del Milan staranno vicini alla squadra – ha sottolineato Di Francesco – Porto un esempio: a Cagliari sullo 0-3 c’era tanto malumore tra i sostenitori sardi che poi invece ha avuto l’effetto di caricare i loro giocatori. Non penso che il Milan attraversi un momento disastroso. Parlerei invece di un periodo di difficoltà, con tanti infortuni. Ha perso col Dortmund ma ha avuto tante opportunità per andare prima in vantaggio, poi per rimettere la testa avanti e quindi per pareggiarla. Per cui è una squadra viva, che ha delle assenze. Come le abbiamo noi”.

E  la Champions non inciderà. “E’ una formazione abituata al doppio impegno – ha spiegato il trainer – E poi si va a giocare a San Siro in un ambiente particolare nel quale i rossoneri si sentono nettamente più forti. Dobbiamo essere bravi a concentrarci su noi stessi, a tapparci le orecchie e giocare come sappiamo”.

Di Francesco ha chiesto ai suoi concretezza. “Il campionato più va avanti e cambia sembianze, le squadre iniziano a conoscersi meglio per cui dovremo essere più bravi a cercare soluzioni differenti – ha osservato Di Francesco – Ed è necessario avere sempre più pazienza. Inoltre dobbiamo essere più attenti nei vari momenti, in difesa, e concreti davanti la porta rispetto a quello che abbiamo fatto invece in casa”.

La lavagna tattica

Monterisi giocherà da terzino destro

Considerando le assenze, Di Francesco ha le scelte obbligate soprattutto in difesa. E così davanti a Turati dovrebbero giostrare Monterisi, Okoli, Romagnoli ed Oyono. A centrocampo dovrebbero essere confermati Bourabia e Barrenechea con il trio Soulé, Reinier ed Ibrahimovic dietro uno tra Cheddira e Cuni.

In settimana sono stati provati Garritano e Baez sulle corsie esterne ma dovrebbero tornare utili durante lo svolgimento della gara. Come anche Gelli e Brescianini che nei giorni scorsi hanno accusato noie muscolari.  

Pioli battagliero

Giuliano Giannichedda con Paolo Maldini che è stato ringraziato da Pioli

Il tecnico si è presentato in conferenza carico a pallettoni. “Sarò sempre grato a Maldini ma non mi sento lasciato solo dal club – ha attaccato Pioli –  Ho le mie responsabilità che è presto per tracciare bilanci. In Champions siamo quasi fuori, ma in campionato mancano 25 partite e se qualcuno non crede di poter raggiungere Juve e Inter non si sarebbe dovuto presentare agli allenamenti”.

Il Frosinone sarà un avversario difficile. “Servirà un livello di gioco alto, Di Francesco sta facendo un gran lavoro e arriveranno con fiducia ed entusiasmo – ha aggiunto Pioli –  Dobbiamo fare la miglior prestazione possibile, dando continuità alla vittoria con la Fiorentina. Ci sono ancora tanti punti da fare”.

Per uscire dal momento negativo Pioli non conosce altra strada che la vittoria. “Servirà una partita intensa e di qualità. L’ultima di campionato l’abbiamo vinta giocando in modo attento, dobbiamo ripeterci – ha osservato – I successi danno entusiasmo. Dobbiamo cercare soluzioni internamente e dimostrare sul campo di essere una squadra competitiva e che può fare bene”.

Scelte obbligate per il Milan

Lo stadio di San Siro

Pioli dovrà fare di necessità virtù. In difesa lancerà il classe 2005 Jan-Carlo Simic in coppia con Tomori. Non può che essere altrimenti, visto che sono i 2 unici centrali a disposizione. Sulla fasce Calabria e Theo.

A centrocampo ancora qualche dubbio, ma si dovrebbe andare con Loftus-Cheek e Musah ed uno tra Krunic e Reijnders, con l’olandese che in questo avvio di stagione non ha mai avuto modo di riposare. In attacco, come in difesa, impossibile scegliere: a destra c’è Chukwueze, al centro ancora Jovic vista la squalifica di Giroud, e a sinistra Pulisic. Recupera per la panchina Bennacer.

Parlano i presenti.