L’incredibile favola del Sora nell’olimpo del volley tricolore

Oggi a Verona la Globo Bpf inizia il campionato con l'obiettivo di conquistare la salvezza. La società punta sul senso d'appartenenza di Maurizio Colucci, coach fatto in casa, e su un gruppo di giocatori giovati ed agguerriti. La storia di una società partita dai tornei provinciali ed arrivata fino in paradiso.

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Nella letteratura sportiva viene chiamato “miracolo” o “favola” anche perché nasce in una terra in perenne ritardo e con una crisi che continua a mordere ogni giorno. Ma la Globo Bpf Sora è soprattutto una realtà bella ed importante del volley e dello sport italiano. Una realtà un po’ sottovalutata in un Paese (la Ciociaria ovviamente non fa eccezione) dove il calcio fagocita tutto e tutti. Ed invece per il quarto anno di fila il club sorano è lì a sfidare i “giganti” della pallavolo, squadre che hanno fatto la storia con scudetti e coppe internazionali.

Oggi alle 18 all’Agsm Forum di Verona la Globo Bpf inizierà il campionato di Superlega (la serie A1 per intenderci) con l’obiettivo della salvezza che vale  come un titolo. 

Un sogno lungo 44 anni

Sora Volley BpF © AG. IchnusaPapers

La pallavolo in provincia ha sempre avuto un buon seguito ed una discreta tradizione soprattutto a livello giovanile. Ma nessuno fino ad una quindicina d’anni fa avrebbe immaginato una squadra in serie A1 per quattro anni di fila. Questione d’investimenti (pochi) e pure d’impianti (carenti).

A Sora però sono riusciti a cambiare la storia. Una storia che parte da lontano, nel 1975 quando la società viene fondata da un gruppo di appassionati. 

Dopo i primi campionati provinciali e la serie C, la svolta arriva con l’avvento dell’attuale patron Gino Giannetti, un imprenditore impegnato nel settore agroalimentare con una serie di marchi di grande successo. Giannetti prima è sponsor e poi prende in mano le redini del club che nel frattempo diventa Argos Volley Sora. E i risultati non tardano ad arrivare grazie agli investimenti e all’impronta manageriale che viene impressa da Giannetti. 

Il patron dell’Argos Volley Bpf Sora Gino Giannetti (al centro). Foto © Claudia Di Lollo

La scalata di Sora è inarrestabile. Nel giro di un paio di stagioni, tra il 2007 e il 2009 la squadra vola dalla serie B2 all’A2. Ma non è finita qui. Tra i cadetti l’Argos si consolida. Sette campionati, ottimi piazzamenti, una finale di Coppa Italia e nel 2012 l’inaugurazione del Palapolsinelli.

Sono tutti mattoncini che servono per costruire il capolavoro più grande, ovvero la promozione in Superlega conquistata nel 2016 dopo la finale playoff  contro Vibo Valentia. Il sogno diventa realtà. L’Argos non si spaventa al cospetto delle grandi potenze del volley nazionale. La società si attrezza e malgrado sia costretta giocare prima a Frosinone e poi a Veroli riesce a disputare tre buoni campionati difendendo il posto nell’olimpo. E oggi si riparte.

Tanti giovani e la bandiera Colucci

Sarà un campionato durissimo per la Globo Bpf. Il torneo è diventato ancor più selettivo. Tredici formazioni e due retrocessioni. I pronostici della vigilia sono tutti contro e a questo punto dovranno servire da stimolo. Insomma la salvezza viene ritenuta una missione proibitiva ma lo era pure l’anno scorso. Alla fine però la squadra sorana si è piazzata al nono posto ed ha raggiunto l’obiettivo in carrozza. 

L’Argos Sora Bpf Volley

Il roster è stato rinnovato e ringiovanito. Ed è questa l’incognita. In panchina è stato promosso Maurizio Colucci, un tecnico self made man, cresciuto in società a pane, pallone e palestra. Un allenatore che ha alle spalle una grande gavetta iniziata con il minivolley e che culminerà oggi con l’esordio in Superlega.

La società punta sul suo forte senso d’appartenenza che in alcuni momenti potrebbe fare la differenza. Per il resto la Globo Bpf s’affiderà alla vena di Miskevich, tornato a Sora per sostituire il bomber Petkovic, al regista brasiliano Radke, al capitano e schiacciatore Joao Rafael, all’altro martello Fey e al libero Mauti.

Tutte carte per cercare di calare il pokerissimo e continuare a sognare oltre una rete.