Vertice tra Nicola Ottaviani e i consiglieri del Polo Civico Tutte le opzioni: esterni e interni. Fabio Tagliaferri non si dimetterà. Nel centrosinistra summit tra Alessandra Sardellitti e Andrea Turriziani
Carlo Gagliardi
Elezioni a Frosinone. La lista di Pizzutelli ragiona sulle prossime mosse Ruspandini: «Alfredo Pallone punto di riferimento nel partito»
Non è vero che per le comunali si comincerà a lavorare a gennaio-febbraio. In diversi sono già attivissimi: da Mauro Vicano a Fabio Tagliaferri, da Piacentini-Magliocchetti a Gagliardi-Tucci. Ma anche Angelo e Stefano Pizzutelli, Antonio Scaccia, Gianfranco Pizzutelli. Retroscena e strategie.
Il centrodestra a Frosinone deve sciogliere diversi nodi, ma anche prendere atto che pezzi di maggioranza (Polo Civico, Tucci, Gagliardi) si stanno spostando. Soprattutto però bisognerà capire se alla fine i possibili candidati sosterranno… l’altro. E’ su questo che sta lavorando Nicola Ottaviani. Gli scenari.
Fratelli d’Italia non vuole le primarie e rivendicherà la candidatura a sindaco per Fabio Tagliaferri. Nicola Ottaviani non mollerà, anche a costo di andare allo scontro con i livelli superiori del Partito. Ma intanto bisognerà capire chi sarà il designato. Gagliardi e Tucci si allontanano dalla coalizione.
Il metodo preferito dal sindaco Nicola Ottaviani non convince gli alleati e diversi protagonisti. E questo rischia di trasformarsi in un ostacolo complicato da superare per la coalizione. Ecco perché.
A Frosinone la coalizione appare concentrata soltanto su questo aspetto, senza porsi il problema di un’alleanza all’interno della quale necessariamente serviranno le liste civiche. Anche perché qualche pezzo si perderà.
A destra come a sinistra in tanti stanno valutando le mosse da fare in vista delle comunali nel capoluogo. Da Riccardo Mastrangeli a Fabio Tagliaferri, da Antonio Scaccia a Carlo Gagliardi. Il silenzio di Gianfranco Pizzutelli. Mentre nel campo delle opposizioni Michele Marini, Stefano Pizzutelli, Christian Bellincampi e Frosinone Indipendente non hanno ancora sciolto le riserve.
Alatri, Sora e poi Frosinone: tutti i partiti vogliono il successo, ma nessun leader è disposto ad immolarsi come un pasdaran. Troppo delicata la posta in palio, troppe le variabili, troppi i rischi di fare brutta figura. Ma intanto c’è pure chi valuta l’opzione del terzo incomodo su base civica.
Ad un anno dalle elezioni nel capoluogo l’elenco dei possibili candidati del centrodestra continua ad allungarsi. Ma così si prepara il terreno all’avocazione da parte del tavolo regionale dei partiti. Uno scenario che Nicola Ottaviani non può permettersi.