Il caso dei Piloni di Frosinone: dove è addirittura vietato parcheggiare per il pericolo di crolli. Genova ha tragicamente insegnato: se è vera emergenza non si perda tempo. Altrimenti via i divieti.
Luciano D’Arpino
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Centro e periferia. Due mondi all’opposto. Frosinone finora era una terra di mezzo. Che con fatica tentava di conquistarsi il suo riscatto. Ora due provvedimenti la sbattano nel ruolo di periferia profonda.
La sala operativa del 118? Per il Dg della Asl di Frosinone con le attuali tecnologie potrebbe stare pure in Indonesia. I pendolari ciociari sperano nel nuovo Ad di Ferrovie dello Stato. I giornalisti, sull’assenteismo negli uffici decentrati della Regione, non hanno capito: erano sportivi che si allenavano al salto del tornello
L’invasione di ratti a Frosinone. E la gatta, che ci cova, sui ritardi nel sopralluogo per la strada necessaria alla piena fruizione dello stadio Stirpe nel prossimo campionato di Serie A
La burocrazia mette mano alla strada fondamentale per garantire la sicurezza nello stadio Stirpe durante la prossima stagione di Serie A. Un funzionario dovrà contare la piante di acacia da spostare. Comune pronto al blitz: occupazione per motivi di sicurezza
La soluzione a tutti i problemi, quando si vuole perdere tempo, è quella di convocare un tavolo. Che non deciderà niente. Ed andrà avanti per anni. Il collegamento ferroviario veloce Frosinone-Roma non si farà. Ma si riunirà un tavolo
Ora o mai più. La prima sfida che attende il Frosinone Calcio è contro la burocrazia. Che nonostante i parerei favorevoli, ancora non concede il via libera alla realizzazione della fondamentale strada destinata ai tifosi ospiti. Legato alla strada anche il Village
Frosinone può attendere. È una città eternamente in sospeso tra una promessa ed una realtà che in cui non viene mantenuta. Così è stato per la promozione diretta in Serie A. Così è per le visite in ospedale. Così è per il recupero del Centro Storico
Il pari di venerdì contro il Foggia non ha solo chiuso le porte della Serie A diretta per il Frosinone. Ha fornito anche due insegnamenti. Uno legato al divieto di trasferta imposto ai tifosi avversari. L’altro in vista dei play off
L’incubo peggiore. Nello stesso giorno. Ad un anno di distanza. Ancora una volta all’ultimo istante. Il Frosinone non aggancia la promozione diretta in Serie A. Adesso i play off
Due ‘dribbling’ in una settimana: la stangata dei rifiuti che era stata ‘revocata’ dalla Regione ora si scopre che in realtà era solo ‘sospesa’. Poi il ponte che Frosinone ha dovuto costruire per via di 4 anni d’inutile attesa dalla Regione. E che ora vogliono farci togliere. Ma ce l’hanno con noi?
Bicchieri mezzi pieni e mezzi vuoti. Per gli sportivi c’è la seconda fase dello sviluppo del nuovo stadio; ma non ci saranno intervento sull’anello che tanti a Frosinone usano per fare jogging. Fca sta per finire la cassa integrazione; ma Marchionne non annuncia assunzioni. E poi l’ascensore inclinato…
Una città con grandi ambizioni. Proiettata verso grandi risultati. Nello sport, dove sfiora ancora una volta la Serie A. Ma per il resto, rimangono grandi criticità.
Zero, uno, trecento: i numeri che non quadrano in una città che vorrebbe essere un esempio di efficienza. Zero come il tempo rimasto per completare il parco Matusa. Uno, come l’euro per parcheggiare anche pochi minuti in città. Trecento come le telecamere presenti. Ma inutili.
Chi si aspettava il cambiamento è servito: i leader trombati restano dove sono stati per anni. E continueranno a dare le carte. Almeno, così dicono loro
La provincia di Frosinone cambia pelle politica. E smette di essere andreottiana e di centrodestra. Le elezioni dimostrano l’incapacità dei politici di comprendere le vere necessità del territorio. Che gli ha voltato le spalle.
La pazienza dei ciociari. Di fronte a politici incapaci a trovare una soluzione ma pronti ad intestarsi il merito dell’operazione Ideal Standard quando le cose ormai erano state fatte. La pazienza degli utenti dell’ospedale e dei pendolari. Nell’analisi di Luciano D’Arpino
Tre schiaffi in faccia a Forza Italia. Il modello Frosinone ignorato su scala nazionale per individuare i candidati, gli uomini imposti anche alle Regionali. E il leghista che ora tutti saranno chiamati a votare al posto di un personaggio locale.
La calata degli ultras della Pro nello stadio di Frosinone non c’è stata. Come previsto. ma il caos per il traffico si. Per percorrere quattro chilometri ci sono voluti cinquanta minuti. Perché…
La politica ‘sospende’ il tempo. E rinvia i problemi a dopo le elezioni. Lo fa con il caso Ideal Standard e con il sovraffollamento dei Pronto Soccorso