Ponte Bailey, scontro tra Regione e Comune

I lavori per la realizzazione del nuovo ponte di collegamento tra la zona alta e la zona bassa di Frosinone, con la tecnica ingegneristica del ponte Bailey, sono stati terminati da parte dell’azienda olandese e delle altre imprese che, in circa 40 giorni, sono state impegnate, in diversi turni lavorativi, sull’area dove sorgeva il viadotto Biondi.

Ma quei lavori continuano ad alimentare polemiche tra il Comine di Frosinone (centrodestra) e Regione Lazio (Centrosinistra).

da IL MESSAGGERO ED.FROSINONE
Assessore regionale Refrigeri, a Frosinone il sindaco Ottaviani sta per ultimare lavori per l’installazione del ponte Bailey e riaprire così il viadotto Biondi prima di Natale. A che punto è, invece, l’appalto della Regione per il consolidamento del versante franato?
L’assessore della giunta Zingaretti non si scompone e replica con una stoccata. «A parte che non capisco come si possa fare installare un ponte Bailey su un versante non consolidato, dico però che è terminata la gara e alcuni problemi che c’erano sono stati superati. Siamo a giorni per la consegna dei lavori sia a Frosinone che a Pontecorvo».

Sindaco Ottaviani come replica a Refrigeri? «Per conoscere i problemi – replica il primo cittadino – è essenziale studiare i fenomeni sotto il punto di vista tecnico-scientifico. Il Comune di Frosinone si è rivolto al professor Virgilio Napoleoni e la gara è stata aggiudicata a un’azienda olandese che risulta nel settore delle infrastrutture tra le migliori al mondo».

«Abbiamo atteso per oltre due anni che la Regione facesse il proprio dovere ma quando lo scorso anno ci hanno comunicato che i tempi del loro intervento stavano diventando indefiniti, allora siamo stati costretti a rimboccarci le maniche e a trovare una soluzione alternativa. Con gli studi integrativi elaborati dal professor Napoleoni quello che doveva essere inizialmente un ponte di seconda categoria, ossia di natura temporanea, adesso è stato progettato e costruito quale ponte di prima categoria, sul quale è ammessa la carrabilità di qualsiasi veicolo. Dunque, se la Regione dovesse tardare ancora con il proprio intervento non avremmo problemi di sorta».

Ottaviani poi conclude: «Ormai le chiacchiere non hanno più cittadinanza e servono solo fatti. Speriamo almeno che i lavori in cemento armato che ha effettuato il Comune a proprie spese e che potranno essere riutilizzati anche dalla Regione nel proprio intervento, siano almeno rimborsati alle casse comunali che hanno dimostrato di essere autosufficienti con gli oneri concessori».

 

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