La partita speciale di Lanni, l’Uomo Ragno dell’Ascoli (di A. Salines)

Alessandro Salines

Lo sport come passione

IL PERSONAGGIO / L’estremo difensore bianconero cercherà di dare un dispiacere ai suoi amici tifosi della squadra canarina
Ascoli-Frosinone è la sfida del cuore
per il portiere ciociaro Lanni

Idolo del ‘Del Duca’, Ivan è molto legato alla sua terra d’origine.
Nel club giallazzurro i primi passi da calciatore

L’Uomo Ragno dell’Ascoli ha forti radici ciociare, difende i pali bianconeri da 4 stagioni e farà di tutto pur di sbarrare la strada alla corsa del Frosinone in testa alla classifica. Una sfida nella sfida, una sfida del cuore per Ivan Lanni, 27 anni, che affronterà la squadra della sua terra e sarà avversario di tanti amici che ogni settimana soffrono e gioiscono in Curva Nord. Non è la prima volta comunque. Ha già giocato contro il Frosinone ma le emozioni non mancheranno anche stavolta. “E’ una partita diversa dalle altre. Quando abbiamo giocato lì c’era tutta la mia famiglia, la mia ragazza ed i miei amici del Frosinone in curva”, ha detto in un’intervista a gianlucadimarzio.com.

Ivan ha mosso i primi passi proprio nelle giovanili del Frosinone. Giocava nel Veroli e fu portato in giallazzurro dal tecnico Santacaterina. A 13 anni un provino con la Roma convinse Bruno Conti a tesserarlo per i giallorossi. A Trigoria è cresciuto alla scuola di preparatori del calibro di Filippi (l’attuale preparatore di Buffon) e Superchi. Poi la gavetta. Lecce, Grosseto, Pisa, di nuovo Grosseto con l’esordio in serie B e l’arrivo all’Ascoli dove di recente ha firmato un contratto fino al 2020.

Lanni è il classico portiere grande e grosso, coraggioso e spericolato. Se è in giornata è difficile fargli gol. Para tutto. Un Uomo Ragno senza maschera e ragnatele anche se non è un tipo guascone come Walter Zenga, l’Uomo Ragno più famoso del calcio. Ad Ascoli dicono che sia un leader silenzioso (“Non mi piace la parola leader, cerco di dare consigli ai più giovani”, ha affermato). E non a caso si parla della solitudine dei numeri uno, diventata anche un libro di Giampaolo Santoro che racconta le storie dei più grandi portieri, gli interpreti di quello che è il ruolo più folle, più romantico e letterario. L’anno scorso è stato tra i migliori portieri del campionato tanto da finire nel mirino di club di serie A come il Chievo.

Ivan Lanni ad Ascoli è un vero e proprio idolo dei tifosi che apprezzano la sua generosità ed attaccamento alla maglia. “Qui è cambiata la mia carriera. Per quello che sono diventato, devo tutto a questa società, a questa piazza e ai miei compagni. Rappresentano un pezzo importante della mia carriera, anzi il più importante”, ha sottolineato. Ogni settimana appena scende in campo viene accolto con un coro d’incitamento. “E’ un’emozione che solo chi fa questo mestiere può immaginare – ha ammesso – Sono fortunato, ricevere un coro prima dell’inizio della partita ti dà carica e una grande responsabilità ma te la fa affrontare in un modo diverso”. Non si sente una bandiera comunque (“No, sei una bandiera quando smetti di giocare a calcio”) ma solo un giocatore che dà il massimo sempre.

E’ molto legato alla Ciociaria. Appena può torna a casa dalla famiglia e dalla fidanzata. Ha un debole per il nipotino Daniele di 7 anni che sogna di diventare portiere come lo zio. Un ragazzo dal cuore grande grande. Insieme ai compagni di squadra ha aiutato i dipendenti in difficoltà di un’azienda del piceno, l’Ecoservice. “Quando andavamo al campo ad allenarci li vedevamo in strada, sugli striscioni c’era scritto che non prendevano lo stipendio da 10-11 mesi – ha raccontato Ivan – Allora per Natale abbiamo cercato di regalare loro un momento di serenità”.

Ed anche dopo il terremoto dell’anno scorso ha cercato di dare il suo contributo portando penne, quaderni e palloni ai bambini delle tendopoli di Arquata. “Penso sempre alla gente in difficoltà a causa del sisma. La situazione che si sta vivendo ad Ascoli e nei paesi limitrofi non è semplice”, disse in quei giorni.

Cercherà di fermare il Frosinone costi quel che costi. Il suo Ascoli ha bisogno di punti e deve scacciare le ombre di una crisi. Nel torneo scorso il bilancio non lo premiò: pari al ‘Del Duca’ e sconfitta al ‘Comunale’. Al Frosinone fece un enorme favore bloccando il Verona sullo 0-0 con tanto di rigore parato a Romulo. Purtroppo non bastò ai giallazzurri nella volata-promozione. “Sarà un campionato avvincente, competitivo e difficile allo stesso tempo – ha chiosato sul sito ufficiale del club – ci sono molte squadre importanti, che hanno militato in serie A e con una grande storia alle spalle. Insomma, ci sarà da correre.

Palermo e Frosinone vengono già date per favorite, ma non sarà certo una passeggiata affrontare le altre squadre come Parma, Venezia o Foggia. Mi aspetto una stagione emozionante”. Emozioni forti che l’Uomo Ragno dell’Ascoli vivrà domani sera in una sfida sempre speciale. Una sfida del cuore.