Il Consiglio Comunale approva: Ottaviani può salire sul palco con Salvini

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Il Consiglio Comunale di Frosinone ha approvato di buon mattino il bilancio consuntivo. Via libera in Prima Convocazione: non accadeva da 7 anni. Per poter andare senza problemi al comizio di Matteo Salvini. Le proteste del Pd

Il primo miracolo di Matteo Salvini avviene a Frosinone. Non è la cancellazione delle accise sulla benzina, non è la sparizione in massa dei migranti di colore dalle strade, non è l’ondata di nuove assunzioni grazie a Quota 100. Molto di più: dopo 7 anni, per la prima volta si è riunito il consiglio comunale in seduta ordinaria.

Pur di salire sul palco accanto al Capitano, il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, con l’odore della vernice leghista ancora fresco, ha trascorso la notte a telefonare ai Consiglieri della sua maggioranza. E anche a qualcuno dell’opposizione.

Ha fatto in modo che il Consiglio si riunisse questa mattina alle 8. Al primo colpo. Non succedeva dalla metà della consiliatura scorsa: tutte le sedute da allora si sono tenute in Seconda Convocazione, uno stratagemma che consente di non stressare la maggioranza perché – se un argomento viene portato in Aula la seconda volta – è sufficiente un numero inferiore di consiglieri per approvarlo.

Tutta colpa di Matteo

Ormai, per tutti la seduta buona è la Seconda. Il Consiglio comunale era stato convocato in seconda convocazione alle ore 18.30 di mercoledì 15 maggio. All’ordine del giorno c’era l’approvazione del Rendiconto. 

Però… alla stessa ora il vice premier Matteo Salvini ha deciso di fare una puntata a Veroli per spingere la campagna elettorale del suo candidato alle Comunali.

Che fare? Bisognerebbe spostare di almeno due ore la seduta. Mica si può dire a Salvini di spostare lui il suo intervento. Disertare per impegni istituzionali precedentemente presi dal sindaco? Mai. Impensabile lasciare Matteo nelle mani dell’odiato coordinatore cittadino di Frosinone Mimmo Fagiolo. Eresia pura il solo immaginare che nelle foto con Salvini – Zicchieri – Durigon – Fusco non ci sia pure Nicola Ottaviani. Sarebbe come accreditare il fatto che è un leghista di Serie B, isolato e reietto per via del suo Movimento Italia.

Serve un Piano B. Ottaviani lo ha sempre. E lo tira fuori anche questa volta. Si punta sulla Prima Convocazione.

Il Consiglio approva

Il sindaco trascorre la serata tra riunioni e telefonate. Contatta tutti ad uno ad uno. L’imperativo è esserci.

Questa mattina alle otto sono tutti presenti. Sbarbati di fresco, pelle luminosa e qualcuno con le occhiaie. Poche chiacchiere ed il bilancio consuntivo viene approvato da una maggioranza granitica.

L’opposizione non si fa sfuggire l’occasione ed invoca le visite del ministro dell’Interno «venga più spesso il ministro Salvini, così quest’Aula riuscirà finalmente a fare le seduta in Prima Convocazione».

Dal quartier generale del Pd cittadino il segretario Andrea Palladino parla di «ennesima pagina triste dell’amministrazione comunale di Frosinone. Ottaviani, come sempre, ha preferito salvaguardare i suoi interessi personali rispetto a quelli di un’intera città sempre più in ginocchio. Lo ripetiamo da tempo: se Ottaviani ha più a cuore il suo futuro rispetto a quello di Frosinone e dei suoi cittadini, lasci la poltrona da sindaco».

Il capogruppo di Forza Italia Danilo Magliocchetti assesta un colpo di spillo. «Approfittiamo piuttosto dell’occasione per sollecitare il ministro ad inserire nel Decreto salva Roma anche interventi per i Comuni come Frosinone che stanno rispettando il loro piano di risanamento».

L’aula approva, Ottaviani può salire sul palco.