Maria Stella Gelmini

La leadership azzoppata di Tajani e le manovre di Fazzone

In Forza Italia inizia la stagione delle prese di distanza. Mara Carfagna e Maria Stella Gelmini sconfessano la linea di Berlusconi sull’accordo con la Lega, Elio Vito continua a “martellare” le strategie di Tajani. E intanto nel Lazio Claudio Fazzone ha condotto il partito esattamente dove voleva lui

Dagli Appennini alle Alpi: l’orgoglio di Forza Italia

Silvio Berlusconi resiste. Maria Stella Gelmini attacca il Governo e rilancia la coalizione. Gianluca Quadrini ai suoi: “Non capisco le preoccupazioni, abbiamo organizzazione e percentuali importanti. E soprattutto abbiamo il valore aggiunto di Claudio Fazzone”.

Catalent, Zingaretti annuncia la fine del Sin: “È figlio di errori ed illusioni”

Il governatore del Lazio annuncia la richiesta di sospensione del Sin Valle del Sacco. Iniziativa d’intesa con il Governo. Verso un decreto. I limiti resterebbero solo nelle ‘aree ripariali’. Si andrà alla riperimetrazione dell’area. All’assemblea di Unindustria “Mai più un caso Catalent”

Se alle imprese non conviene più produrre

Domani l’importante assemblea generale di Unindustria al cospetto del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Ci sarà il presidente di Confindustria Carlo Bonomi: “Il 16% delle imprese ha ridotto o interrotto le produzioni. Se continuiamo così si aggiungerà un altro 30% nei prossimi mesi. Se andiamo a scartamento ridotto è un problema per il Paese”.

Perché Zingaretti sta già studiando da ministro. Comunque vada

L’Accademia della Cyber Security pone il Lazio all’avanguardia nazionale e per il Governatore ci sono i complimenti della ministra Gelmini, esponente di spicco di Forza Italia. Nel Pd che sta preparando Enrico Letta il ruolo più importante lo avrà Zingaretti. Con il Campo largo. Cosa può succedere.

I tormenti di Salvini e Meloni su Fanpage spiazzano il centrodestra

L’avvertimento a Giorgetti e le anticipazioni del settimanale L’Espresso. La nuova videoinchiesta su Fanpage che porta alla sospensione di Fidanza. Ma se il Capitano fonda un nuovo Partito spostato sul sovranismo, non è certo che tutti lo seguano. Anche perché, senza agire, Draghi sta rimescolando i poli. E generando un nuovo centro draghiano

Si fa presto a dire federazione. Di centrodestra

Se a livello nazionale la proposta (affascinante) non decolla e anzi appare perlomeno rimandata, sul piano locale non avrebbe molto senso. Non per Fratelli d’Italia di Massimo Ruspandini, ma neppure per la Lega di Claudio Durigon e Francesco Zicchieri. Per non parlare degli altri partiti. Ecco perché.