Ariecco Sandra, ciao politica ora è nel sociale

Non mentiva. Sandra Tagliaboschi, figura storica della sinistra di Anagni, ritorna alla scena pubblica. Non con la politica ma alla testa dell’Associazione Libero Sorriso. Composta da donne, mira a promuovere e proteggere i diritti e l'uguaglianza di genere. L’obiettivo primario è essere un punto di riferimento per le donne vittime di violenza.

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Una ripartenza nel segno del sociale. Della voglia di promuovere e tutelare i diritti umani, soprattutto l’uguaglianza di genere. Riparte da qui la dimensione pubblica di Sandra Tagliaboschi, storico esponente della sinistra ad Anagni. Che dopo la fallita avventura come candidato a sindaco del centrosinistra nelle elezioni del 2018 (quelle che che avevano segnato l’inizio dell’era Natalia in città) aveva tentato anche l’avventura della lista civica, partecipando con “Civici 2023” alla coalizione SiAmo Anagni che nei mesi scorsi aveva come candidato sindaco Alessandro Cardinali.

Come è andata si sa; la vittoria è stata di Natalia; e la coalizione che aveva come candidato a sindaco Cardinali si è, di fatto, sciolta. Un esito favorito anche dal rientro dello stesso Cardinali nella sua naturale collocazione di centro-destra, con il ritorno a quel Partito, Fratelli d’Italia, nel quale lo stesso Cardinali aveva militato prima di entrare in Polo Civico. (Leggi qui: Il ritorno di Cardinali dai suoi Fratelli).

Il silenzio di Sandra

Alessandro Cardinali e Sandra Tagliaboschi

Dopo la sconfitta alle elezioni del 2023 per parecchio tempo Sandra Tagliaboschi è rimasta in silenzio. L’unica cosa che ha sempre detto è che non avrebbe ripreso a fare attività politica diretta, preferendo fare attività nel territorio.

In molti avevano pensato che fosse soltanto una dichiarazione diplomatica; e che alla fine la battagliera consigliera del Pd all’opposizione durante gli anni 2018-2023 alla fine avrebbe sentito di nuovo il richiamo della foresta. Così invece, almeno per adesso, non è stato.

La dimostrazione ufficiale è arrivata dalla costituzione, lo scorso 25 novembre, dell’Associazione Libero Sorriso. A costituirla è stato un gruppo di donne, non solo anagnine, con esperienze e competenze nel sociale, nell’educazione, ma anche studentesse e giovani lavoratrici, “accomunate dal desiderio di mettere a disposizione della comunità il proprio tempo e la voglia di fare”.

Dalla parte delle donne

Foto: Benvegnù Guaitoli © Imagoeconomica

L’idea, come detto, è quella di impegnarsi, senza scopo di lucro, per “promuovere e tutelare i diritti umani e l’uguaglianza di genere”. Con l’obiettivo, soprattutto, di essere un “punto di riferimento sul territorio per tutte le donne che subiscono e hanno subito violenza”.

Un tema attualissimo, come dimostrano “il tragico femminicidio della giovanissima Giulia e gli oltre cento femminicidi del 2023”. Storie “diverse, ma tutte unite dalla linea rossa della violenza, impongono ad ognuno un impegno morale”. Di qui l’idea di “favorire incontri e aggregazioni per sensibilizzare e diffondere la conoscenza del fenomeno e assolvere alla funzione sociale di maturazione e crescita umana e civile, attraverso l’educazione permanente del rispetto della persona in quanto tale”.

Un impegno che Sandra Tagliaboschi, presidente dell’associazione, ha sposato in pieno; “accolgo con entusiasmo l’importante incarico – ha detto-, lavoreremo per realizzare progetti culturali ed educativi rivolti all’educazione ed alla prevenzione della violenza di genere. Ma anche alla prevenzione del bullismo, della povertà educativa, del disagio con un impegno a promuovere attività di cooperazione  attraverso i valori della solidarietà”.

È questa la nuova vita di Sandra. Per ora. O da ora.