Asili Nido, ecco i fondi Pnrr per i Comuni

Milioni di euro per Asili Nido e dell'Infanzia entro il 2025. Già 2.550 progetti e 1.981 soggetti attuatori coinvolti. A cosa servono. Al 2020 solo il 49% dei posti era pubblico, lontano dal target del 33%.Dovra andranno i soldi in Ciociaria

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

L’investimento è altissimo. Nel suo insieme prevede milioni e milioni di euro. Per creare 150.480 nuovi posti negli Asili Nido e dell’Infanzia entro il 31 dicembre 2025. Ci sono in piedi ben 2.550 progetti che coinvolgono 1.981 soggetti attuatori tra Comuni e Unione dei Comuni. Sono questi i nuovi numeri delle Missione 4 del Pnrr dopo la rimodulazione fatta dal Governo.

La Missione 4 è quella per la creazione di Asili Nido. Ma perché sono così importanti? Perché gli asili nido svolgono servizi che possono favorire la conciliazione dei tempi dedicati al lavoro e alla famiglia per le madri, creando condizioni più favorevoli per l’occupazione femminile. Ma anche perché può essere un tassello della strategia per accrescere la natalità e contrastare la riduzione e l’invecchiamento della popolazione, fornendo maggiori servizi alle coppie che desiderano avere figli. 

Il monitoraggio

I neonati nel Nido di Cassino

Ma dove stanno nascendo i nuovi asili nido? E quanto ci sta mettendo l’Europa? Il monitoraggio dell’attuazione della Misura 4 lo sta portando avanti Il Sole 24 Ore in collaborazione con Monithon. È il promotore dell’iniziativa civica di monitoraggio dei fondi pubblici.

A fine del 2025 l’Italia dovrà essere in grado di raggiungere il target di copertura del 33% di posti posti disponibili in relazione alla popolazione di bambini 0-2 anni. Significa che ogni 3 bambini di quell’età deve esserci almeno 1 posto al Nido. Così come richiesto a livello europeo e dai Livelli essenziali delle prestazioni fissati con la legge di Bilancio 2022.

Al 31 dicembre 2020, secondo gli ultimi dati Istat in Italia erano attivi solo 350.670 posti negli asili nido, di cui circa la metà (49%) all’interno di strutture pubbliche. Tanti o pochi? Basti pensare che ammonta a 653.487 il numero dei bambini residenti tra 0 e 2 anni.

La mappatura

Palazzo Chigi, foto Leonardo Puccini © Imagoeconomica

La mappatura dei progetti finanziati deriva dagli open data pubblicati sul sito di Italiadomani.gov.it,. È il portale dedicato all’universo dei progetti attivati e finanziati dal Pnrr. È stata aggiornato al 4 dicembre 2023. La piattaforma messa a punto dalla Ragioneria di Stato per monitorare i finanziamenti europei, viene alimentata dai singoli enti: rileva il codice identificativo del progetto, la tipologia di intervento, la sua localizzazione e il finanziamento ammesso.

I primi bandi da 4,6 miliardi di euro, chiusi tra il 2021 e il 2022, hanno ammesso al finanziamento un primo gruppo di interventi. Allo stato attuale sono previsti 2.550 cantieri, in circa 2mila Comuni italiani, per un importo medio pari a 1,36 milioni di euro ciascuno. Alcuni di questi interventi sono nuove realizzazioni, ampliamenti ed anche riqualificazioni: ad esempio tramite demolizione e ricostruzione di asili nido già esistenti. Il senso? Realizzare immobili più moderni, che siano più efficienti sul piano energetico e richiedano molta meno energia per essere riscaldati o raffreddati.

Analizzando i progetti ammessi, oltre metà delle risorse andranno a Comuni del Mezzogiorno. È un dato in linea con quanto previsto dal bando. In termini assoluti sono gli enti locali nelle province di Bari, Napoli, Cosenza e Salerno ad incassare di più, aggiudicandosi il 14,3% dei finanziamenti. Al contrario, le province che riceveranno meno fondi sono Gorizia e Prato. Qui l’indice di copertura degli asili nido, cioè i posti disponibili ogni 100 bambini sotto i 3 anni, ha già raggiunto il target del 33% previsto per il 2027, come livello essenziale della prestazione fissato dal Governo Draghi.

Dove vanno i soldi

Foto Keira Burton / Pexels

Più in generale il 15% dei finanziamenti ammessi andrà a territori dove questo indice di copertura già supera in media il 33%, un obiettivo che questi territori sperano di alzare ulteriormente raggiungendo il 45% raccomandato dal Consiglio europeo entro il 2030. Solo il 30% delle risorse invece andrà dove oggi si contano meno di 10 posti disponibili negli asili nido ogni 100 bambini residenti con meno di tre anni.

Quella degli asili nido diventa una sfida contro il declino demografico: il 36% delle risorse assegnate andrà a territori dove le previsioni demografiche Istat stimano un calo della popolazione infantile superiore al 10%. Tra questi c’è Isernia: la provincia detiene il record negativo italiano nel tasso di natalità e soffre da anni lo spopolamento. Qui dal Piano asili nido arriveranno fino a 10mila euro per ogni bambino potenzialmente interessato.

I fondi in Ciociaria

Ecco la destinazione dei fondi per i Comuni ciociari.

COMUNENR PROGETTIFINANZIAMENTOINDICE COPERTURA
Alatri2€2.760.00012,9%
Alvito1€756.00044,4%
Anagni1€2.323.90415,9%
Aquino2€3.818.07419,4%
Arpino1€1.476.36018,5%
Atina1€2.017.32074,1%
Ausonia1€890.07340,0%
Campoli App.2€1.253.6340,0%
Casalvieri1€1.440.0000,0%
Cassino2€2.150.00020,0%
Castelnuovo P.1€1.200.0000,0%
Castrocielo2€2.805.9760,0%
Cervaro2€3.675.9500,0%
Esperia1€2.150.0000,0%
M. S. Giovanni C1€2.360.0009,0%
Paliano1€1.150.00017,4%
Patrica1€720.00043,1%
Picinisco1€888.0000,0%
Piedimonte S.G.2€3.739.0000,0%
Pontecorvo1€1.496.00023,8%

L’importo più alto lo riceverà il Comune di Aquino per 2 progetti per un valore finale di ben € 3.818.074. Mentre l’importo più basso va al Comune di Patrica con € 720.000.

(Foto di copertina © DepositPhotos.com).