AstraZeneca e Merkel… E poi i cialtroni saremmo noi

Foto: Saverio De Giglio / Imagoeconomica

Senza Ricevuta di Ritorno. La ‘Raccomandata’ del direttore su un fatto del giorno. Astrazeneca non consegna i vaccini perché dice di non averli mentre ad Anagni... Se avesse fatto Conte ciò che ha fatto ora Merkel le pernacchie sarebbero arrivate in cielo. E poi i cialtroni saremmo noi...

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Ci descrivono spesso come un popolo di cialtroni, tutto spaghetti e mandolino: cicale che non pensano al futuro e per questo si trovano alla fine con una mano davanti ed una di dietro. Magliari e imbroglioni, pronti a fregare sul prezzo dell’acqua minerale i turisti e sui progetti milionari l’Unione Europea.

Non è così. Noi siamo le formiche che hanno in banca, nei libretti delle famiglie, più di qualunque altro Paese in Europa. Saremo un po’ caciaroni: ma la morale non possono venire a farcela.

Gli inglesi ad esempio: che oggi si sono trovati a dover spiegare cosa ci facevano 29 milioni di dosi del loro vaccino Astrazeneca, pronto nello stabilimento Catalent di Anagni. 

L’ingresso dello stabilimento Catalent di Anagni

A noi Astrazeneca dice che vaccini non ne ha, che è in ritardo con le consegne e poi saltano fuori 29 milioni di dosi. L’azienda dice che sono destinate ai Paesi poveri. Il rumore delle dita che scivolano sul vetro si è sentito in modo nitido. Perché dovunque fossero destinate è imbarazzante il solo fatto che ci stessero quelle dosi. Mentre negli hub si fa la conta con le fiale. (Leggi qui).

Da oggi si spera che avrà il buon gusto di tacere anche la Germania. Dopo avere decretato il lockdown totale nel corso di una notte, la cancelliera Angela Merkel in mattinata ha fatto dietrofront.

Immaginate le pernacchie se Conte, dopo avere determinato la fuga in treno da Milano, l’indomani mattina avesse annunciato: abbiamo scherzato.

Non l’ha fatto l’Italia. Ma la Germania. Alla quale però una cosa da invidiare l’abbiamo. Una cancelliera con le spalle talmente larghe per poter dire – come ha fatto – “è un errore mio, unicamente mio. Sono io a portare la responsabilità ultima per tutto”.

Anzi no. Da qualche settimana, con Mario Draghi, nemmeno quello abbiamo da invidiare.

Forse è ora che iniziamo a smetterla di parlare e considerare così male noi stessi.

Senza Ricevuta di Ritorno.