Bilancio, i ‘trucchi’ di Nicola per arrivare a settembre

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

La legge dice che i tempi sono scaduti: il 31 luglio. Ma il Comune di Frosinone tira dritto e decide che il suo bilancio lo voterà a settembre. Un po’ per necessità un po’ per protesta.

Per necessità, perché i numeri che ha il sindaco Nicola Ottaviani sui capitoli del  Bilancio sono troppo risicati; non quadrano: decimati dai tagli imposti dal Governo Renzi, anche a chi come Frosinone aveva fatto un piano di rientro spalmando in 10 anni tutti i suoi 50 milioni di debiti pur di azzerarli, sottoponendosi ad un rigorosissimo controllo della Corte dei Conti, rinunciando ad accendere mutui, spalmando in altri 30 anni i 27 milioni di ulteriore buco emerso al 2014 a causa di tagli e vecchie fatture.

I nuovi tagli di Renzi vanno ad incidere su conti ridotti all’osso. Quindi: o si elimina l’essenziale, si lascia la gente senza assistenza, o si getta la palla in avanti.

E così è stato. L’aula ha spostato tutto a settembre. Anche per protesta. Il sindaco lo aveva detto due giorni fa a Corrado Trento di Ciociaria Oggi: “Se Renzi fa così, lo porto davanti alla Corte Costituzionale”. Perché l’avvocato sindaco vuole portare in tribunale il premier ex sindaco? Perché Renzi ha concesso soldi e flessibilità nei Conti ai comuni siciliani, alle Province, alle Aree Metropolitane. Non ai Comuni che – come Frosinone – stanno facendo i salti mortali per rimettere in ordine una contabilità che non lo è mai stata dal Dopoguerra ad oggi.

Ma in che modo, Frosinone può infischiarsene del termine di legge che imponeva di approvare il bilancio al 31 luglio? Lo prevede la procedura: ora la Prefettura invierà una nota al Comune: passerà una settimana; imporrà di provvedere entro 20 giorni a mettersi in regola; e prima dello scadere del ventesimo giorno il Comune fisserà la data del Consiglio da lì ad una settimana. Quindi, la settimana della prefettura, tre per ottemperare, una per riunirsi: siamo a settembre. Confidando che qualcosa cambi a livello nazionale per non dover impugnare il bisturi sui conti.

Per ora, il Consiglio ha deciso che Imu e Tasi non aumentano; ha varato il programma triennale e l’elenco annuale delle opere pubbliche; via all’unanimità ai lavori in località Casaleno con cui un privato costruirà al Comune una strada per il nuovo stadio e completerà un centro servizi.