Campodimele 9 sindaci per 600 anime nel deserto di Latina

A Campodimele 9 candidati sindaco per meno di 600 anime, a Latina 2 candidati per oltre 120mila residenti. Allora è proprio vero che da anziani ci si diverte...

Lidano Grassucci

Direttore Responsabile di Fatto a Latina

A Campodimele ci vivono in 606, con i residenti fuori comune si arriva a 700 e gli elettori sono 500. Direte sono pochi, certo ma se contiamo gli anni di questi abitanti i numeri si fanno enormi. Qui, a Campodimele, sono longevi, si vive bene. È conosciuto per essere il paese dei centenari: qui se muori ed hai meno di un secolo, te ne sei andato giovane.

Il prossimo 14 e 15 maggio qui si vota per eleggere il sindaco e cosa accade? Che nel confronto non ha pesato il basso numero di residenti ma il loro alto numero di anni. Si sono candidati in 9 come sindaci: un aspirante sindaco ogni poco più di 50 residenti, i votanti sono anche meno.

Il paradosso di Campodimele

Il tutto fa impallidire Latina, che di Campodimele è capoluogo. Lì su 120 mila residenti, in una delle città più giovani d’Italia, si sono candidati in due a fare il sindaco, uno ogni 60.000 residenti. Per dirla con una battuta di Totò : qui c’è stata una grande moria delle vacche . Ma nello stesso tempo a Campodimele c’è una resurrezione di massa dei sindaci.

Diventa vera la considerazione che la politica è cosa da vecchi e cosa dei posti piccoli. A Latina non hanno manco più il gusto di litigare, di tifare: la città manifesta una evidente indifferenza è un cimitero politico, Campodimele è una discoteca politica a paragone. I vecchi sanno certo divertirsi più dei giovanotti e infatti campano di più.

Il paradosso è che più sei piccolo e più ti vedono. E così Campodimele diventa lo specchio magico di molti personaggi in cerca di visibilità per la loro battaglia sociale. Come nel caso di Andrea Iannotti, transgender che dopo un matrimonio e quattro figli ha deciso di compiere il percorso di transizione di genere. L’idea di candidarsi sindaco le è venuta quando ha saputo dell’identica iniziativa compiuta da Mario Adinolfi a Ventotene: «Lui è contro tutto. Ho pensato che una mia candidatura avrebbe potuto rappresentare una risposta idonea alla sua offerta politica».

Ma c’è in lista anche Antonio Pelagalli, globetrotter delle Comunali: ha iniziato come Consigliere di opposizione ad Aquino, suo Comune di origine; chiusa quella stagione ha iniziato a candidarsi nei piccoli centri, tutti sotto i mille abitanti. Ed in più di qualche caso è riuscito a centrare l’elezione, con pochissimi voti: ottenendo un seggio in opposizione.

C’è la che fa riferimento al movimento politico di Fabrizio Pignalberi, aspirante governatore del Lazio non ammesso alle Regionali, disconosciuto da FdI, messo al centro dei riflettori da Le Iene di Mediaset.

A Latina? Solo Matilde Celentano e Damiano Coletta. È proprio vero che da vecchi ci si diverte.