Dalla profezia di De Michelis sui migranti alla polemica tra Luigi Di Maio e Nunzia De Girolamo

Foto: © Archivio Pino Candido

Sul finire degli anni ’80 l’ex ministro degli esteri socialista aveva intuito l’esodo dall’Africa e la frontiera del Mediterraneo. Oggi è cambiato tutto e il vicepremier dei Cinque Stelle attacca l’ex deputata del centrodestra sull’ipotesi di una sua conduzione del programma Linea Verde.

Lo ha ricordato Maurizio Caprara, giornalista del Corriere della Sera. Perché alla fine degli anni ’80 in un’intervista l’allora potentissimo ministro degli esteri Gianni De Michelis disse: “Arriveranno a centinaia di migliaia. A milioni. Verranno in Europa dall’Africa, non li fermerà il mare. Sarà la conseguenza del tasso di incremento demografico nei Paesi dei Africa e Asia. La frontiera tra il Nord e il Sud del mondo sarà il Mediterraneo. Il fenomeno che caratterizzerà gli anni dopo il 2000 saranno le immigrazioni verso l’Europa. E noi siamo al Sud dell’Europa”.

Quaranta anni fa aveva profetizzato, perfino nelle dimensioni, il fenomeno delle migrazioni. Spiegando: “Arriveranno dal mare. E serviranno politiche e scelte”. A proposito di politica che guarda in prospettiva e non soltanto alle prossime elezioni.

La classe dirigente di allora era composta da Bettino Craxi, Giuliano Amato, Gianni De Michelis, Claudio Martelli per il Psi, Giulio Andreotti, Arnaldo Forlani, Ciriaco De Mita per la Dc. Ma c’era anche un certo Giovanni Spadolini per i Repubblicani. Poi venne la stagione di Tangentopoli che spazzò via un’intera classe dirigente senza che ve ne fosse un’altra di pari livello di ricambio.

Ognuno ha il suo giudizio su quanto accaduto in quegli anni, ma è un fatto che da allora l’Italia ha iniziato a perdere peso sul piano internazionale. Con un sostanziale arretramento anche all’interno dei propri confini. Certamente sono arrivati Silvio Berlusconi, Romano Prodi, Carlo Azeglio Ciampi, ma la politica non è più riuscita a contare come prima.

Le responsabilità penali dei singoli sono state trasformate in colpa collettiva, alimentando un’ondata giustizialista e manettare che ha finito con gettare via il bambino insieme all’acqua sporca.

A proposito: quante condanne ha prodotto Tangentopoli in proporzione ai processi istruiti, agli avvisi di garanzia inviati e agli scandali alimentati e poi ridimensionati? Ma l’Italia non è abituata a riflettere sulla verità storica, preferisce soffermarsi sulla cronaca. Perché alla fine l’unica cosa che interessa davvero è distinguere tra (presunti) vincitori e vinti. Con i (presunti) vincitori che scrivono la storia alimentandola magari con uno scenario da piazzale Loreto.

Quella politica degli anni ’80, comunque, non esiste più. Oggi le polemiche si fanno su altro. E sono mediatiche, si misurano con clic e like, magari intervallati da selfie. Poco importa se ci scappa una fake news. Si fa sempre in tempo a smentire quando nessuno se ne accorge.

Negli ultimi giorni una delle polemiche ha riguardato il possibile futuro in Rai di Nunzia De Girolamo, ex parlamentare di Forza Italia e Ncd. Si è scomodato il vicepremier e ministro del lavoro Luigi Di Maio (Cinque Stelle), che in un post ha scritto: “Si può capire tutto, ma che Nunzia De Girolamo, ex deputata di Forza Italia e poi Ncd, ovvero Berlusconi e Alfano (non so se rendo l’idea), sia stata messa a condurre Linea Verde su Rai 1, no, non lo posso capire. Che c’entra una ex parlamentare con la televisione pubblica? Ma vi sembra normale? Mi auguro sia una balla, anche se finora non è arrivata alcuna smentita dall’azienda e questo mi preoccupa. Credo che qualcuno debba dare delle spiegazioni e subito”.

Nunzia De Girolamo naturalmente ha risposto: “Io sto ballando e sono già in tv, per chi non se ne fosse accorto”.

Negli anni ’80 De Michelis profetizzava la stagione dell’immigrazione…