Data economy nell’AI: Seeweb consiglia la Strategia nazionale

A Roma il convegno “Economia dei dati nell’Intelligenza artificiale”. L’obiettivo è il superamento delle diseguaglianze industriali. Interverrà Ranieri Razzante, nel Comitato per la strategia dell’IA presso la Presidenza del Consiglio. Verranno rappresentate istituzioni, scienza e industria

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

Audizione alla Camera e poi al G7, ora un convegno con la Presidenza del Consiglio. Seeweb vuole parlare di “Economia dei dati nell’Intelligenza artificiale”. Il focus avverrà martedì 16 aprile alle ore 9.30 nell’Istituto “Don Luigi Sturzo” di Roma. Interverrà, tra le autorità istituzionali e scientifiche, il professor Ranieri Razzante: membro del Comitato per la strategia dell’IA. Parteciperà anche il senatore Maurizio Gasparri, tra l’altro già presidente non operativo di una società di sicurezza informatica.

Perché nell’epoca della Data Economy, in cui vince chi gestisce sempre più dati, la parola d’ordine pronunciata dall’Europa è “sicurezza”. Al mercato delle AI l’Italia è ormai il terzo paese dell’Ue dopo Germania e Francia con un business da oltre 70 miliardi di euro. Staziona a metà classifica, però, nell’opportuna innovazione.

Seeweb, a livello nazionale, ha venduto domini web e servizi in cloud (sulla nuvola informatica) prima degli altri. Fa parte del gruppo europeo Dhh, quotato in borsa. Ha già l’Intelligenza artificiale che ci chiede l’Europa: senza violazioni della privacy e fughe di dati. Alla Camera dei Deputati ha proposto dieci misure contro l’impatto dell’Artificial intelligence (AI) sul lavoro. Al G7, davanti al viceministro della Comunicazione del Giappone, ha fatto anche presente che l’AI etica sta già a Frosinone. (Leggi qui).       

Superare le disuguaglianze

Antonio Baldassarra, Ceo di Seeweb

Il rinascimentale Palazzo Baldassini, in via delle Coppelle, accoglierà un convegno che ha un preciso obiettivo: «Superare le disuguaglianze industriali per una crescita economica e sociale». Sono attesi, come li presenta Seeweb, «prestigiosi relatori istituzionali e del mondo della ricerca e dell’università, con un panel dedicato agli operatori industriali della filiera dell’Intelligenza Artificiale, per cogliere i risvolti normativi ed economici a vantaggio del tessuto produttivo italiano».

Saranno rappresentati, oltre alle Istituzioni, gli universi della Scienza e dell’Industria. Prenderà la parola anche il tecnologo Massimo Chiriatti, responsabile dell’innovazione di Lenovo: storica multinazionale leader nella produzione di tecnologia. Gli altri relatori: Simonetta Vezzoso, docente di Economia e Management (Università di Trento); Giovanni Maria Riccio, cofondatore dello studio legale E-Lex per la protezione dei dati; il professor Daniele Nardi, direttore del laboratorio “Artificial intelligence and Intelligent systems” del Cini (Consorzio interuniversitario nazionale per I’informatica).  

Invitata al convegno anche Giusella Finocchiaro, docente di diritto privato e diritto di internet all’Università di Bologna. Tra i rappresentanti delle istituzioni, oltre al senatore Gasparri, gli onorevoli Alberto Gusmeroli e Stefano Maullu: l’uno presidente della Commissione Attività Produttive della Camera e l’altro, oltre che membro della Commissione Finanze, delegato italiano presso l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa.

Con il mondo dell’industria

Foto: Akitada31 / Pixabay

L’industria verrà rappresentata anche da Michele Zunino, presidente del Consorzio Italia Cloud e amministratore delegato del provider Netalia. L’agenzia di marketing MediaEngine, inoltre, «porterà la propria esperienza diretta – accentuano – con la costruzione di soluzioni AI realizzate in modalità full-stack». Ovvero da programmatori e sviluppatori di intelligenza artificiale.  

Verrà diffuso, nell’occasione, uno studio di Seeweb sugli impatti economici dell’IA. «Il nostro Paese – ha già detto il Ceo Antonio Baldassarratende a subire anziché produrre questa rivoluzione». Verranno illustrate le dieci proposte per dichiarare guerra alle diseguaglianze industriali.

Il controverso presupposto è che l’IA generativa, l’incontro tra Big data e Machine learning (Masse di dati e Apprendimento automatico), è ad oggi prevalentemente controllata da pochi colossi. Sempre la stessa storia: quasi tutta la ricchezza nelle mani di pochi e tante crepe nel deposito di Zio Paperone.

I consigli di Seeweb

Antonio Baldassarra (Seeweb) al corrente G7 sotto presidenza italiana

«Si discuteranno – spiega il cloud provider, radicato da Frosinone a Milano – le migliori strategie per incentivare modelli italiani di intelligenza artificiale, che possano assicurare il progresso tecnologico e la sostenibilità del nostro ecosistema, in modo da raggiungere l’indipendenza tecnologica e garantire una governance etica al settore». Da qui la proposta di dieci misure, di cui tre imprescindibili: la regolazione di accesso e controllo dei dati; la prevenzione di concentrazioni di potere e il supporto alla filiera dell’Intelligenza artificiale  

«Combattiamo le diseguaglianze industriali che possono creare i sistemi di AI, contro ogni esternalità economica e sociale – questo il manifesto di Seeweb -. È necessario garantire l’accesso e la trasparenza ai dati che si usano per allenare sistemi di intelligenza artificiale. Nonché riconoscere maggiori poteri alle autorità antitrust per prevenire fenomeni distorsivi ricorrenti»

Poi la prevenzione degli eccessi di Intelligenza: «Attraverso l’applicazione di misure che ostacolino l’estensione della dominanza sui mercati ancillari – propone, infine, Seeweb-. Vietare l’utilizzo di “crediti cloud” in forma di voucher da scontare nell’acquisto di servizi cloud dalle piattaforme dominanti; favorire una commessa pubblica che sia indirizzata a sviluppare aziende italiane della filiera dell’intelligenza artificiale».