Si è spento Fabio Dialmi, assessore con Marini

Fece togliere i semafori e li sostituì con le rotatorie. Portò il Frosinone per la prima volta a giocare all'estero. Si è spento a Milano l'ex assessore Fabio Dialmi.

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Tolse i semafori dalla Monti Lepini e li fece sostituire con le rotatorie, sui tratti più lunghi fece installare i dossi, per evitare che le auto corressero troppo. Lo stop per Fabio Dialmi (55 anni) assessore alla Polizia Locale di Frosinone nella giunta del sindaco Michele Marini è arrivato durante la notte.

Si è spento a Milano. Ha combattuto fino alla fine contro una malattia ai polmoni che aveva scoperto 4 anni fa. Ma che era riuscito a rallentare, così come aveva fatto con chi correva troppo sulle strade della sua città.

Ingegnere, formazione politica cattolico – popolare, è entrato in amministrazione comunale a Frosinone con le elezioni del 1995, eletto nelle file del PdS – Ds, quando era sindaco Paolo Fanelli.

Negli anni successivi era passato nelle file dell’Udeur. Nella primavera 2007 il sindaco Michele Marini lo aveva voluto in Giunta e gli aveva affidato la delega alla Polizia Locale, mantenuta per tre anni. In Municipio ci era tornato poi come consigliere comunale dal marzo a giugno dello scorso anno.

Sposato, padre di due figlie, ha insegnato a lungo nella scuola media Ricciotti di Frosinone. Dopo l’esperienza come assessore si era concentrato sulla riscoperta della antica Via Egnatia la strada consolare fatta costruire nel nel 146 avanti Cristo su ordine di Gaio Ignazio, proconsole di Macedonia. Era la strada che idealmente legava Frosinone ai Balcani. E nel nome della Egnatia organizzò nel 2015 un triangolare di Calcio. Quello che  portò il Frosinone Calcio a varcare per la prima volta i confini nazionali per giocare nello stadio “Qemal Stafa” di Tirana.

Per Francesco Brighindi, Fabio Dialmi «contribuì in maniera importante a creare le premesse che portarono poi il sindaco Domenico Marzi e il centrosinistra a governare per 14 anni la città di Frosinone».

Personalità politica di raffinata intelligenza. Umile, ma non modesto” lo ricorda Pier Paolo Segneri, che nel ’97 sedeva di fronte a lui in Consiglio Comunale..

Da poco si era trasferito a Vicenza, la città di cui era originaria la moglie, per stare più vicini alle figlie che frequentano l’università in Veneto.

I funerali verranno celebrati martedì pomeriggi (ore 16) nella chiesa di Santa Maria a Frosinone.