Due momenti di paura ma la giunta c’è

Lunedì la presentazione della Giunta del Natalia II. Ma ci sono stati due momenti che hanno rischiato di mettere in discussione tutto. Uno dei quali però fa intuire quelle che potrebbero essere le intenzioni a lungo termine.

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Alla fine si andrà verso la conferma delle indiscrezioni già date nei giorni scorsi. Ma ci sono stati almeno due momenti durante i quali il puzzle per la composizione della giunta comunale ad Anagni (che vedrà la luce il prossimo 15 giugno nel corso del primo consiglio dell’era Natalia 2) è stato veramente sul punto, se non di crollare, almeno di subire un pesante scrollone.

I punti sono quelli relativi alla figura del quinto assessore e del presidente del Consiglio comunale.

Riepilogo delle puntate precedenti

Breve replay per chi non si fosse fino a questo momento messo in ascolto. Ad Anagni in queste ore impazza il toto assessore. Cinque caselle da riempire pescando le figure all’interno di una coalizione che conta 7 gruppi; 3 politici (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia) e 4 civici (Cuori anagnini, Idea Anagni, Anagni per l’ambiente, Identità Anagnina).

Una situazione non facilissima da risolvere dal punto di vista numerico; il sindaco, per non scontentare nessuno, ha sempre detto che avrebbe seguito i numeri, dando spazio in giunta sulla base dei risultati elettorali.

Una situazione che ha aperto le porte a Riccardo Ambrosetti di Fratelli d’Italia (anche se molti pensano ancora alla possibilità di far subentrare la neo consigliera Marianna Cacchi), a Vittorio d’Ercole della Lega e ad un esponente di Forza Italia.

Ed è anzitutto su quest’ultima figura che negli ultimi giorni la situazione è andata piuttosto per le lunghe. Le indiscrezioni parlano infatti di una pressione molto consistente del consigliere Rodolfo Mastroianni, al ritorno dopo tanti anni in Consiglio comunale, per un ingresso diretto in giunta di un esponente di Forza Italia. Se non con lui direttamente, con un esponente della sua lista.

Il nome fatto sarebbe stato quello di Chiara Stavole. Una volontà scontratasi però con la decisione di non dare spazio esplicito ad un esponente di Forza Italia. Visto che, secondo il ben noto Teorema Naretti, il peso politico di Forza Italia è già rappresentato dalla stessa figura del sindaco. Salvo incidenti dell’ultimo secondo, alla fine è passata questa ultima tesi. E quindi ad entrare in aggiunta sarà Anna De Lellis, esponente di Idea Anagni. Ovvero della lista che ha come punto di riferimento, tra gli altri, Guglielmo Vecchi.

La Giunta ed il presidente d’Aula

Daniele Natalia e Pierino Naretti

L’altra questione importante è stata quella della scelta del presidente del Consiglio. In tanti infatti da subito hanno dato per scontato la riconferma di Davide Salvati, rampante esponente di Fratelli d’Italia, già presidente nella seconda fase della scorsa consiliatura.

Ma, sempre secondo le indiscrezioni, poiché quello del presidente del Consiglio è comunque un ruolo importante, ci sarebbero state proprio nelle ultime ore diverse pressioni per riempire in altro modo quella casella. In questo caso le pressioni sarebbero però state respinte al mittente su indicazione dello stesso sindaco Daniele Natalia. Che si sarebbe speso in prima persona per il giovane avvocato.

Una indicazione che potrebbe suonare anche come una possibile scelta di successione (Ambrosetti permettendo) in vista delle comunali del 2028.

Dunque, salvo eccezioni, questa sarà la composizione della giunta che verrà ufficializzata entro lunedì mattina: Riccardo Ambrosetti di Fratelli d’Italia e Vittorio d’Ercole della Lega assessori politici. Carlo Marino (Cuori anagnini) Valentina Cicconi (Identità Anagnina) e Anna De Lellis (Idea Anagni) assessori civici.

Il tutto senza togliere la possibilità di far quadrare il cerchio dando anche delle deleghe pesanti ad altri esponenti che rimarranno fuori dalla giunta. È il caso di Antonio Necci, esponente della Lega, a cui verrà assegnata con ogni probabilità la delega alla Sanità.