Elezioni, veleni nel Pd: Alfieri «A Cassino ballottaggio per colpa degli egoisti»

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

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L’alba non ha ancora strappato la scena alla notte elettorale ed il risultato a Cassino è ancora provvisorio quando il presidente provinciale del Partito Democratico Domenico Alfieri spara ad altezza d’uomo e fa le prime vittime politiche di queste elezioni. I colpi li esplode dagli studi di Teleuniverso durante la lunga non stop iniziata alle 23 di domenica notte e finita lunedì alle otto.

Le cifre dicono che andranno al ballottaggio il sindaco uscente Giuseppe Golini Petrarcone ed il candidato del centrodestra Carlo Maria D’Alessandro.

Il giudizio di Alfieri è senza appello. «A Cassino è andata in scena una delle peggiori pagine della storia recente del Partito Democratico, la Direzione Provinciale si è assunta la responsabilità di mandare alle urne due candidati del Pd: ha tirato fuori cavilli improbabili per non assegnare il simbolo a Giuseppe Golini Petrarcone nonostante lo chiedesse quasi il 70% dell’assemblea e due terzi della direzione di Circolo. Oggi potevamo raccontare un’altra storia se qualcuno non si fosse assunto la responsabilità di non decidere per evitare di scontentare una parte del Partito». E’ scuro in volto il presidente del Pd provinciale e non è per l’abbronzatura: stringe i poggioli della poltrona bianca nello studio per contenere la rabbia.

I numeri gli danno ragione: sommando i voti riportati dal sindaco uscente (appoggiato dal senatore Francesco Scalia, dal deputato Nazzareno Pilozzi, dal consigliere regionale Marino Fardelli e dallo stesso presidente Alfieri) con quelli di Francesco Mosillo (sostenuto dall’assessore regionale Mauro Buschini, dal presidente dell’ASi Francesco De Angelis, dal segretario provinciale Simone Costanzo) si arriva al 60%.

«E’ vero che i voti dei candidati non si sommano ma è vero che qui potevamo chiudere la partita al primo turno mentre adesso dobbiamo affrontare la lotteria del ballottaggio, solo per l’egoismo di una parte. In questo scenario non posso non apprezzare ancora di più il senso di responsabilità dimostrato dal consigliere regionale Fardelli che ha fatto un passo di lato ed ha rinunciato alle sue ambizioni personali, ritirando la candidatura per appoggiare Peppino Petrarcone».

In cosa ha sbagliato il Pd, presidente Alfieri? «Deve avere il coraggio di fare delle scelte, la gente si aspetta questo da noi».

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