I Partiti ridotti come a Telethon. Importante è farsi vedere più che dibattere. Ed è così che alla fine ci si dimentica anche ciò che è basilare
Meravigliarsi di essere. Singolare il comunicato del senatore Nicola Calandrini coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia. Rispetto ai gazebo del suo Partito si meraviglia della presenza dei suoi stessi militanti: “Soddisfazione vedere la comunità riunita”.
Perché: aveva dubbi? Dice nel comunicato che i militanti hanno militato: cosa altro avrebbero potuto fare?
Partiti come a Telethon
Senza entrare nel merito della iniziativa: ma vedere i Partiti, tutti non solo Fratelli d’Italia, ridotti ad essere come Telethon fa impressione a chi ha amato le assemblee, lo scontro dialettico, la gara al rumore e non la retorica del monologo.
Poi, poi la comunità sarà pure coesa ma sarebbe stato bello e generoso citare gli astanti: dai consiglieri comunali, agli assessori, fino al riferimento della destra pontina, quel Vincenzo Zaccheo che di certo non passava di lì per caso. Sono garberie che chi fa il coordinatore del Partito dovrebbe usare. Carinerie che, altrimenti, si fanno parsimonie politiche: veramente brutto in politica non essere generosi.
Sarebbe stato bello un comunicato della comunità e non una considerazione octruaye come facevano i reali di Francia prima della grande rivoluzione, come ha fatto Calandrini.
Se fossi stato lui? Avrei cominciato col ringraziare Zaccheo per generosità e non per timore, poi i ragazzi che stanno lì perché ci credono. Ma per capire questo dovevi aver fatto politica da ragazzo convinto dai valori.
La generosità è dei forti, la parsimonia è sempre pavida.