Il doppio attacco di Pompeo con il pretesto della Sanità

Cosa c'è dietro il documento di Antonio Pompeo sulla Sanità. È un pretesto. L'obiettivo reale è duplice ed è tutto politico. Contro un Pd che continua ad emarginarlo. Ed un centrodestra che sta in maggioranza ma è del tutto inefficace

Emiliano Papillo

Ipsa sua melior fama

Un doppio attacco. Uno frontale ed uno più sotterraneo. Lo lancia Antonio Pompeo, l’ex sindaco di Ferentino che guida in provincia di Frosinone la componente di Base Riformista. Anche per questo il suo attacco è su due fronti: uno amministrativo ed uno politico.

Il bersaglio è unico: la Sanità cittadina, le risposte che l’amministrazione non sta ottenendo dal nuovo management della Sanità ciociara. Chiedeva un potenziamento ed una specializzazione per la Casa della Salute di Ferentino: era stato Pompeo con il suo gruppo di opposizione a sollecitare la maggioranza ad averla. E invece, nulla. Ma è un pretesto. Il segnale che Antonio Pompeo vuole lanciare è un altro. Proviamo ad esaminarlo.

Aria fritta per avere sostanza

Leggiamo un passaggio della presa di posizione fatta dal Gruppo consiliare di Pompeo. «Nello scorso mese di novembre avevamo richiesto un Consiglio comunale nel quale è stata approvata all’unanimità una mozione nella quale si impegnava il sindaco ad attivarsi immediatamente e con forza presso la Regione Lazio e presso l’ASL di Frosinone. L’obiettivo era quello di per migliorare l’offerta sanitaria e Casa della Comunità, in particolare attraverso l’implementazione della prevista Casa della Comunità Hub di Ferentino e la predisposizione di uno studio di fattibilità per la realizzazione di un Ospedale nel territorio di Ferentino, in zona Stazione, con funzioni integrate e complementari con l’Ospedale Spaziani di Frosinone. Da allora sono trascorsi tre mesi e la situazione è rimasta al punto di partenza. Ossia, niente risultati per Ferentino e il suo circondario». 

Sul piano Sanitario è aria fritta. Antonio Pompeo sa benissimo che in Regione oggi governa il centrodestra. E per questo motivo un sindaco del Pd ha infinite possibilità in meno di ottenere qualcosa in campo sanitario. Cioè lo stesso che è accaduto ad Anagni quando a governare il Lazio era il centrosinistra.

La possibilità di ottenere un ospedale nel territorio di Ferentino è peggio dell’aria fritta. È quasi una provocazione. Perché il Piano Sanitario Regionale è stato presentato. E si sa con certezza che nei prossimi cinque anni non si farà nessun ospedale a Ferentino e nemmeno nei prossimi cinquanta anni: perché non è funzionale a tutto il resto della Sanità Provinciale e Regionale.

Cosa si farà in Sanità

Cosa si farà nella Sanità del Lazio nei prossimi anni è già scritto. Ci sono 868 milioni di euro dell’Inail per realizzare cinque nuovi ospedali: Ospedale del Golfo (nel Sud Pontino), Latina, Rieti, Nuovo Ospedale Tiburtino (Asl Rm5), Acquapendente (Viterbo).

Nello stesso capitolo ci sono anche i 12 milioni e 776mila 340 euro per la riqualificazione ed adeguamento sismico degli uffici del Distretto C di Sora: sono quelli presenti nell’ex ospedale in centro. Poi l’adeguamento antincendio di Asl e ospedali per un investimento di complessivi 375 milioni. Nel pacchetto figurano spot ciociari per gli interventi antincendio Scia 2026/2029 ed a completamento del fabbisogno. Sono gli ospedali di Sora e di Frosinone, più le strutture di territorio: il lotto del 2026 potrà contare su 15 milioni 372mila 256 euro mentre per il 2029 ci sono 3 milioni 604mila 264,00 per il 2029. Con un totale di 18 milioni 976mila 520 euro.

Chiedere un ospedale a Ferentino? Sarebbe come chiedere una base spaziale. Con la differenza che la seconda sarebbe una richiesta più originale.

A cosa mira Pompeo

Giuseppe Virgili

Antonio Pompeo non è impazzito. Anzi è lucidissimo. Perché quell’attacco non serve ad avere un ospedale. Ma a mettere a nudo le debolezze dell’attuale amministrazione comunale guidata da Piergianni Fiorletta.

La maggioranza del sindaco Fiorletta è eterogenea, comprende pezzi di Pd e pezzi di centrodestra. Con la sua uscita, Pompeo evidenzia il fatto che questo centrosinistra oggi non ha margine politico in Regione Lazio. E lui lo attacca perché l’altra parte del mondo Pd continua ad escluderlo, in un progressivo processo di isolamento nel tentativo di ridimensionarlo.

Ma più ancora aggiusta il tiro dei mortai politici sul centrodestra. Pompeo infatti mette a nudo il fatto che Giuseppe Virgili e Fratelli d’Italia non hanno alcuna interlocuzione con la Regione in materia di Sanità. E questo è ancora più grave: perché Fiorletta è un sindaco Dem ma Virgili è il referente FdI a Ferentino e tocca a lui prendere in mano il tema.

Sarebbe toccato. Visti i risultati.