La Realpolitik di Marino e la distanza di Barbara

Destra Nuova tenta di far implodere le contraddizioni del comitato per le primarie. Di Rollo e Salera, cene politiche... separate. Lavori in corso per la presidente del Consiglio

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Sarebbe piaciuto a Otto Eduard Leopold von Bismarck-Schönhausen. Il Primo Ministro del Regno di Prussia è considerato il padre della Realpolitik: poche chiacchiere, pochi sentimenti, tutto basato sugli interessi del Paese e sulla realtà del momento. Lo stesso realismo che ha riversato sulle elezioni comunali di Cassino 2024 il dottor Fabio Marino, punto di riferimento per il movimento politico Destra Nuova.

Il centrodestra si sta lacerando da settimane tra due possibili scelte. C’è chi vuole costruire una coalizione politica sullo stampo di quella che a febbraio ha trionfato alle Regionali eleggendo Governatore Francesco Rocca. E c’è chi ritiene che a Cassino il centrodestra non sia ancora autosufficiente e per questo propone una coalizione trasversale, allargata a tutte le forze che non si riconoscono nel sindaco uscente Enzo Salera; aprendola ai 5 Stella ed all’area Pd che è in rotta di collisione. Una coalizione sullo stampo di quella che ha trionfato alle Comunali di Ferentino eleggendo sindaco il Dem Piergianni Fiorletta.

A Roma, Fratelli d’Italia ha dato tempo fino alla fine dell’estate per trovare una sintesi. Se non si trovasse, verrebbe presa in considerazione l’ipotesi di paracadutare un commissario. A Cassino Fabio Marino riporta tutti con i piedi per terra: con la Realpolitik.

Vincere non significa governare

Nelle Primarie proposte da chi teorizza il campo civico dovrebbero convergere i Partiti di Centrodestra, gli esponenti del Movimento 5 Stelle, il movimento civico “No Acea” di Renato De Sanctis e addirittura gli scontenti del Pd che non sostengono l’amministrazione uscente di Enzo Salera. Destra Nuova” propone una riflessione.Scegliere in questo modo il candidato sindaco potrebbe rivelarsi vincente. Ma dopo la vittoria bisogna governare. Un’amministrazione comunale a trazione centrodestra avrà, ad esempio,  il coraggio di intitolare una piazza a Giorgio Almirante e una sala del comune a Silvio Berlusconi? I compagni del Pd, del M5S e affini di tale coalizione cosa ne penseranno?” si domanda. Pura Realpolitik.

Ancora Realpolitik. Prosegue l’esponente di Destra Nuova: “Qualora in Consiglio comunale dovesse arrivare una mozione per dire che l’unica famiglia riconosciuta è quella che nasce dall’unione tra un uomo e una donna, come si comporteranno gli alleati civici?“.

Quella del dottor Marino è chiaramente una provocazione. Serve a far implodere le contraddizioni che ci sono nel comitato delle primarie dal momento che non è composto solo da esponenti di centrodestra ma ha all’interno diverse sensibilità. Come, ad esempio, il movimento civico “No Acea” del consigliere comunale Renato De Sanctis. E per far uscire tutti allo scoperto da subito, Destra Nuova toglie il veto dalle primarie aperte, si dice favorevole alle primarie della città senza circoscriverle ai soli Partiti della coalizione.

Via il veto ma ad una condizione

Benedetto Leone, sostenitore delle Primarie larghe

Ma ad una condizione. La spiega il dottor Marino: “Destra Nuova parteciperà alle primarie aperte se tutti si dichiareranno favorevoli senza se e senza ma a cambiare la toponomastica inserendo immediatamente un omaggio ai martiri delle foibe, a Giorgio Almirante, a Italo Balbo, a Paolo VI a Giovanni Paolo II. Ed a prendere una posizione netta e inequivocabile a favore della famiglia così come individuata dall’articolo 29 della Costituzione“.

La provocazione è evidente: Destra Nuova sa bene che questi temi sono molto divisivi e non potranno mai trovare il favore del comitato delle primarie che sta lavorando ad una coalizione intendendo condividere un programma amministrativo. Per Fabio Marino i temi politici per una città dello spessore di Cassino non sono però affatto da sottovalutare e intende dunque mettere in evidenza che quella che si sta formando è un’ammucchiata, come viene definita anche dalle parti di Fratelli d’Italia.

La distanza di Barbara

Allo stesso tempo, nel Centrosinistra Enzo Salera ancora non riesce a ricucire i rapporti con la presidente del Consiglio Barbara Di Rollo. Le distanze, anzi, sono sempre più ampie. L’altra sera, mentre il sindaco era a cena con la sua amministrazione quasi al completo, Barbara Di Rollo si è fatta immortalare in foto con alcuni attivisti locali da sempre impegnati anche in politica: tra questi il segretario del sindacato Fenadip Vincenzo De Nisi, che non vanta certo ottimi rapporti con il sindaco Salera, per usare un eufemismo.

Lavori in corso” la didascalia criptica ad accompagnare la foto pubblicata da Stefano Tescione, marito di Barbara Di Rollo, che però non lascia trapelare nulla sui progetti in cantiere. Alla tavolata avrebbe garantito solamente che Barbara Di Rollo, che nel 2019 è stata la prima eletta con oltre settecento preferenze, “nel 2024 dovrà prendere almeno mille voti“. Chi sarà il candidato sindaco che ne beneficerà, resta un mistero.

Forse ancora per poco, ma con sempre più probabilità non sarà Enzo Salera, questa volta, il fortunato della miss preferenze di Cassino.