Le elezioni Provinciali dei parenti serpenti

Provinciali a Latina ed i "parenti" serpenti. Con il derby di Claudio Fazzone e la sua Forza Italia contro lo strapotere dei meloniani

Lidano Grassucci

Direttore Responsabile di Fatto a Latina

Complicate le elezioni Provinciali a Latina? Beh questa è terra dove ora la destra la fa da padrona: ma non è una destra “italiana” è “destra pontina. Per essere chiari: alle Provinciali non corrono le liste del governo, del tipo Meloni contro sinistra e Cinque Stelle; qui la lo scontro non è il campionato ma il derby. Fratelli d’Italia contro tutti.

Fratelli d’Italia, forte di governare città come Latina, Aprilia e Terracina, punta ad eleggere 4 consiglieri provinciali su 12. Ma l’avversario non è il Pd che ha dalla sua, tra i grandi comuni, ha solo Cisterna di Latina e potrebbe esprimere 2 consiglieri. E non sono nemmeno i Cinque Stelle: hanno pochi consiglieri. Il vero avversario è l’ancora potentissimo coordinatore regionale di Forza Italia Claudio Fazzone.

L’avversario Claudio

Claudio Fazzone ed Antonio Tajani (Foto: Sara Minelli © Imagoeconomica)

Sbagliavano tutti quelli che ne profetizzavano un rapido declino con l’uscita di scena del non più eterno Silvio Berlusconi. Che lo aveva sempre protetto e messo al riparo da assalti ed agguati. Al contrario. Claudio Fazzone è ancora il capo indiscusso di Forza Italia in provincia di Latina: il politico di più lungo corso in campo.

I suoi uomini governano Fondi, Gaeta, Formia e Sabaudia. Obiettivo? Cercare di tenere FdI in posizione non egemone. Insomma marcare stretto le truppe dei Fratelli d’Italia di Nicola Calandrini che, allo stato, raccoglie i suoi ma non attrae altri. Fazzone invece tesse la rete e cerca di attrarre nuovi consiglieri per arrivare ad eleggerne 4 in Provincia. Sua l’operazione di prendere, a spese della Lega, il consigliere regionale Angelo Tripodi.

Fazzone a questi sommerebbe l’area del presidente della Provincia e sindaco di Minturno Gerardo Stenafelli. Che sostiene Renzi sullo scenario nazionale mentre su quello locale fino ad ora ha gestito tutto con Pd, Forza Italia e civismi vari. La strategia è quella di una logica di continuità con oggi.

Il ruolo dei civici

Lidano Lucidi

I civici hanno ormai solo Sezze. Hanno perso nell’ultimo anno Latina, Aprilia, Sabaudia. E questo cambierà lo scenario in Aula. Inoltre dei setini fidarsi è bene non fidarsi è meglio e l’esperienza civica di Lidano Lucidi non è un monolite: da lì inizia un terreno di “interessamento” di chi vuole rafforzarsi.

Forza Italia acquista anche un consigliere ex Lega ad Aprilia: è in questo momento un poco come i campionati arabi di calcio… attrattiva. In gioco anche l’asse Lega, Udc che punta a due consiglieri. Mentre i civici mirano a piazzarne uno (hanno voti a Latina, Aprilia e Formia).

Quindi il nodo è Fazzone o Fratelli d’Italia? Una guerra di fuoco amico che evidenzia la debolezza di una sinistra costretta a gioco di rimessa e un mondo civico in cerca di autore. Da verificare la forza dell’asse Lega-Udc che potrebbe trovarsi a giocare lo stesso ruolo che avevano i socialisti nelle autonomia locali durante la Prima Repubblica con una inedita rendita di posizione.

L’esperienza potrebbe far intuire il potere di domani. Dopo le Europee il quadro potrebbe cambiare e di molto perché il centrodestra pontino è come la famiglia di parenti serpenti alla vigilia di Natale. Tra Provinciali e successive Europee la politica pontina si fa precaria, per tutti. In molti a destra ma anche al centro, non sono felicissimi della Matilde Celentano come sindaco a Latina e in Fratelli d’Italia a giugno si libera da vincoli di rielezioni Nicola Procaccini. A quel punto la palude con l’acqua ferma può diventare mare con le onde.