L’ultimo fortino della Lega e le manovre d’assedio

Il risultato delle Provinciali nella Tuscia. Favorevole per Abbruzzese ma non per la Lega. L'effetto Fusco. La riunione del Provinciale di Forza Italia che nomina la sua nuova rete. La decisione in corso di FdI per sanare la frattura romana

Il vento soffia a favore di Mario Abbruzzese, il vento soffia contro la Lega: la questione è che l’ex presidente del Consiglio Regionale del Lazio ed il Carroccio viaggiano insieme sulla rotta delle prossime elezioni Europee. L’ultima piazzaforte sicura a sud è in provincia di Frosinone: oltre 14mila voti alle scorse Regionali ed un riconteggio in corso presso la Prefettura per incrementare quel risultato. Negli altri territori invece le cose stanno andando male.

Lo dicono i risultati arrivati in queste ore dalla Tuscia. Si è votato per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Viterbo: la Lega aveva due Consiglieri fino a questa mattina, ora invece scende a zero.

Il segnale dalla Tuscia

Il presidente Alessandro Romoli: (Foto per gentile concessione di TusciaWeb © )

Lo spoglio si è concluso nel pomeriggio. Tutto come da pronostici: 4 Consiglieri provinciali ciascuno sono andati a Partito Democratico e Fratelli d’Italia, 2 Consiglieri ciascuno alla civica della sindaca Frontini Per la Tuscia ed a Forza Italia. Alla Lega 0 Consiglieri, nessun eletto anche tra i candidati della civica Rocca.

Il dato che fa riflettere è il risultato ottenuto dalla Lega: l’ultima lista in assoluto, superata anche dalla civica Rocca. Non è un problema legato all’appeal del Partito, c’entra nulla l’appannamento che sta vivendo in questa fase mediatica Matteo Salvini. A fallire è stata la missione del radicamento nei territori del Lazio.

La dissoluzione della Lega nella Tuscia è legata all’uscita di scena del senatore Umberto Fusco, ex coordinatore del Lazio quando il movimento Noi Con Salvini gettò la maschera e divenne tutto uno con la Lega Nord dando vita ad una formazione federalista di dimensione nazionale. Fu Fusco a fare lo scouting e portare sul carroccio decine di sindaci ed amministratori del territorio. È andato via quando al suo posto è stato candidato alle scorse elezioni l’onorevole Claudio Durigon di Latina.

Fusco si è accasato in Forza Italia ed ora sta compiendo lo stesso lavoro che anni fa fece per Noi con Salvini / Lega. Drenando amministratori e consenso.

La mossa azzurra

Salvatore De Meo (Foto: Erica Del Vecchio © Teleuniverso)

Forza Italia non sta a guardare. Ha lanciato dalla scorsa estate una campagna con cui erodere tutto il consenso possibile alla Lega. In Regione Lazio ha raddoppiato i suoi Consiglieri dimezzando quelli del Movimento 5 Stelle e spalancando le porte all’ex capogruppo leghista Angelo Tripodi. E nelle ore scorse ha proseguito il suo lavoro di organizzazione.

A Roma si è riunito il Coordinamento provinciale Forza Italia. C’erano il senatore Maurizio Gasparri (nella veste di responsabile Enti Locali nazionale del Partito), l’onorevole Salvatore De Meo (già sindaco di Fondi, parlamentare europeo, soprattutto uomo fidatissimo del coordinatore regionale Claudio Fazzone) i consiglieri regionali Fabio Capolei (vice coordinatore provinciale) e Giorgio Simeoni (capogruppo in Regione Lazio).

Nel corso dell’incontro è stato fatto il punto sulla situazione nazionale e soprattutto regionale. Sono stati sottolineati i risultati ottenuti con il lavoro di radicamento del movimento azzurro. Ed annunciati per le prossime settimane vari incontri tematici nei quadranti della Provincia di Roma. Sul piano concreto: Forza Italia si riorganizza e lo fa indicando i nuovi delegati comunali di Albano Laziale, Palestrina, San Cesareo, Rocca di Papa, Monteporzio Catone, Montecompatri e Manziana. “Un ulteriore passo per dare maggiore impulso all’azione di Forza Italia a livello locale e rafforzare il radicamento del partito sul territorio, nel rispetto dello statuto” ha detto il coordinatore provinciale di Roma Alessandro Battilocchio.

E quella dei Fratelli d’Italia

Giovanni Donzelli (Foto: Giuliano Del Gatto © Imagoeconomica)

Nelle file di Fratelli d’Italia sono in corso le trattative finali con cui trovare una sintesi in vista del congresso di Roma. I luogotenenti del Partito sono ancora oggi impegnati per trovare una candidatura unitaria collegata ad una ricomposizione strutturale tra le due principali aree del partito romano, quella che fa capo alla leader Giorgia Meloni e quella che fa capo a Fabio Rampelli.

Al momento ci sarebbero due nomi in campo: Marco Perissa, considerato più vicino alla premier; Massimo Milani, dell’ala rampelliana di FdI. Nelle prossime ore il Partito romano, di cui attualmente è commissario Giovanni Donzelli annuncerà le candidature appena ultimata la valutazione dei requisiti. Se non si riuscisse a trovare un accordo su un candidato unitario a quel punto il prossimo weekend si andrebbe alla conta.