Mantra, questionari per città con i piedi per terra e “tartarughine alla riscossa”

Latina e uno stop di agosto che lascia spazio a questioni quanto meno curiose, tra cui le domande sulla città-persona

Andrea Apruzzese

Inter sidera versor

È stata una tranquilla giornata d’agosto, tra “mantra” del sindaco, questionari che lasciano perplessi, tartarughe da salvare e impegni da revocare. Anche a Latina l’estate, con la sua leggerezza e la voglia di sole, mare e relax, si fa sentire. E capita di vedere, in sequenza, una serie di notizie, i cui dettagli lasciano a volte perplessi. 

È il caso delle ore scorse, aperte da una comunicazione su un evento lieto, per l’ambiente: la nascita, sull’arenile vicino a Foce Verde, di alcune tartarughine. Caso che ha evidenziato la necessità di individuare e tutelare il nido lasciato da mamma tartaruga.

Un fatto notato e annunciato da una bambina di 10 anni, la prima ad accorgersene. E che ha poi messo in moto una serie di azioni ad alto livello. Dalla Regione Lazio, con la struttura apposita, TartaLazio, fino alla Guardia costiera e al Comune di Latina.

Arenile recintato, spiaggia rasata per individuare le tracce delle tartarughe, pulizia della sabbia bloccata. Come noto, infatti, le piccole tartarughe hanno necessità di massima tutela fino al loro raggiungere il mare per poi prendere il largo.

Impegni da revocare e mantra dell’amministrazione

Restando in ambito marino, scoppia una grana per Rio Martino. Cioè il porto-canale le cui sponde sono divise a metà tra Latina e Sabaudia. Ricostruito negli anni Duemila da Regione (che ha gestito i fondi) e Provincia (che ha materialmente affidato i lavori). E con le strutture già soggette ad alcuni crolli, rappresenta da tempo un’incompiuta.

Da un lato, il problema continuo dell’insabbiamento della foce, che rende impossibile ai pescherecci professionali entrare e uscire. Dall’altro un iter che si trascina da due anni per l’affidamento – al consorzio risultato vincitore – della gestione di 200 posti barca. Gestione che includerà anche il dragaggio continuo per la manutenzione dell’ingresso del canale.

Gianluca Di Cocco e Mauro Visari

Il 16 giugno, gli affidatari hanno consegnato il piano economico e finanziario completo, ma su questo devono essere eseguite verifiche e attività prodromiche alla stipula. Ma la materia è complessa, occorrono esperti esterni all’amministrazione. Quindi la dirigente affida l’esame a uno studio che ha presentato a luglio un preventivo di 35mila euro oltre Iva, oneri e altro, fino ad arrivare a 46mila euro. Apriti cielo, troppi soldi, per l’assessore alla Marina e Trasporti, Gianluca Di Cocco. Che annuncia: «L’impegno di spesa sarà presto revocato». E questo perché, «allo stato attuale sono intervenute gravi ed impreviste ragioni. Ragioni che impongono l’obbligo di una revisione della gestione delle risorse disponibili nel Peg del Servizio».

Una circostanza che potrebbe far pensare a un contrasto con gli uffici. Ma a spiccare, nel comunicato del Comune, è anche una frase del sindaco Matilde Celentano. «Il mantra della nostra amministrazione è quello di prevedere percorsi di evidenza pubblica per tutti gli affidamenti di incarichi e servizi». Le amministrazioni pubbliche, dunque, sono dotate di “mantra”. E spesso lo ascoltano.

Questionari e capitali della cultura

Altro giro, altra comunicazione. Stavolta si parla della candidatura di Latina a Capitale italiana della cultura 2026, uno dei principali impegni della sindaca Celentano, annunciato già in campagna elettorale. Oggi è dunque partito – tra le altre componenti di un dossier di candidatura che sarà consegnato il 27 settembre – anche un questionario online. Cioè “Latina alla ricerca dei suoi protagonisti”, aperto a tutti – residenti e non – su come Latina viene vissuta.

Si tratta, nella fattispecie, di diverse domande con opzione multipla di risposta prefissate su cui dichiararsi più o meno d’accordo. Un questionario per «dare una definizione, da un punto di vista statistico, all’identità della città», afferma il sindaco. Precisando come «tutto ciò che stiamo prevedendo nel dossier potrà essere utilizzato dal Comune per la sua offerta culturale, indipendentemente dalla candidatura».

Ma alcune risposte alle domande del questionario lasciano perplessi: ad esempio, «Non potrei usufruire della stessa offerta culturale da un’altra parte». Il che, con tutto il rispetto di Latina e la sua storia architettonica urbanistica, artistica e letteraria, lascia quantomeno perplessi al cospetto di Roma, Firenze, Napoli, Venezia, Milano o altre città d’arte. O ancora «Latina è una città conosciuta nel contesto internazionale».

Interessante sarà poi leggere le risposte a domande invece aperte, come «Quale ritieni che sia il principale contributo di Latina al mondo della cultura? (storia, arte, architettura, ma anche lingua, enogastronomia, tradizioni popolari, etc.)» o «Come valuti strutture e infrastrutture?». E infine: «Se Latina fosse una persona, che personalità avrebbe?»

Con opzioni tipo “moderna”, “originale e vivace”, “sincera”, “trendy”, “accogliente”, “spiritosa”, “maschile”, “esotica”, e “con i piedi per terra”… 

Se le amministrazioni hanno il mantra, le città hanno i piedi. Per terra.

(Foto di copertina: © DepositPhotos.com)