Mastrangeli, l’assedio riparte con il blocco

Fine della tregua a Frosinone. L'attacco frontale al sindaco condotto da Medici per l'Ambiente porta a 9 i membri della maggioranza a 22 che manifestano dissenso nei confronti del sindaco Mastrangeli. La possibilità di nuove formazioni politiche all'interno del consiglio comunale mette in dubbio la stabilità della sua leadership.

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Nessuna tregua. Nemmeno per le feste. Solo il tempo di assaggiare il panettone a Natale e stappare lo champagne a Capodanno. Poi basta, con tanti saluti alla befana ed alle sue calze. Due degli esponenti della lista dell’ex sindaco mettono sotto assedio Riccardo Mastrangeli.

«Basta con il far prevalere interessi che non siano a tutela della salute»: l’attacco dell’Associazione Medici per l’Ambiente porta la sigla dei suoi due più autorevoli rappresentanti, Teresa Petricca E Giovanbattista Martino. Che sono anche Consiglieri comunali di maggioranza. Ma nonostante questo aprono il fuoco sul sindaco: mirando sulla linea di galleggiamento ed accusandolo di non fare abbastanza per contrastare gli elevati livelli di inquinamento in città.

Improvvisa, inaspettata, incontrollata

(Foto: Messala Ciulla)

La fortissima presa di posizione dei Medici per l’Ambiente si manifesta dopo l’ordinanza del sindaco: in realtà firmata dal vice sindaco Antonio Scaccia, perché Mastrangeli è fuori Frosinone. Vieta la circolazione dei veicoli inquinanti nelle giornate di mercoledì 3 e giovedì 4 gennaio.

Martino e Petricca contestano anche la delibera di giunta «improvvisa e inaspettata» con la quale sono state cancellate dall’amministrazione Mastrangeli alcune isole pedonali in città, durante le festività natalizie. Ed ancora i due consiglieri comunali della lista Ottaviani censurano anche i mancati controlli da parte della polizia municipale circa il rispetto delle ordinanze anti inquinamento. Di fatto una vera e propria presa di distanza verso i provvedimenti ambientali presi dall’amministrazione, della quale i 2 medici sono parte integrante e sostanziale.

Nove scettici

Con questi ulteriori distinguo salgono a 9 i Consiglieri di maggioranza che dall’inizio della consiliatura ad oggi, passando per le elezioni provinciali ultime, non sono proprio in linea con la gestione amministrativa del Sindaco Mastrangeli.

All’inizio erano Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella, Giovanni Bortone, Massimiliano Tagliaferri. Poi è stata evidente la scollatura con Pasquale Cirillo. Le elezioni Provinciali hanno lasciato un segno profondo nel rapporto con Maurizio Scaccia di Forza Italia che si è riservato di decidere la posizione del Partito; altrettanto malcontento ha espresso Sergio Crescenzi di FdI. Entrambi erano candidati alle Provinciali ma nessuno è stato sostenuto dal sindaco. Ora si aggiungono i nomi di Teresa Petricca e Giovambattista Martino.

Nove su ventidue: non c’è tanto da stare tranquilli, specialmente per il futuro. E questi sono solo coloro che più o meno apertamente hanno manifestato il loro malcontento. Ma dai corridoi di palazzo Munari giurano che i malpancisti siano di più e aspettano solo il momento giusto per uscire allo scoperto.

La fine della guardia

Antonio Scaccia. Foto © Stefano Strani

Pur non avendo mai avuto problemi di numeri in aula, per quanto altro tempo ancora la maggioranza potrà resistere alle continue fibrillazioni interne? Peraltro proprio sulle tematiche ambientali che stanno caratterizzando la consiliatura Mastrangeli e per la quale il sindaco si sta giocando tutto.

Specialmente se, come sembra, diversi Consiglieri stanno lavorando alla creazione di nuovi gruppi consiliari con i quali chiedere al sindaco posti in giunta da assessore. E con l’aumento delle indennità di queste ore quei poti sono sempre più ambiti e nel mirino.

Da considerare inoltre che sia Fratelli d’Italia che la Lista per Frosinone di Antonio Scaccia potrebbero smettere con il nuovo anno di recitare il ruolo della guardia pretoriana del sindaco. E in caso di ritorno anticipato alle elezioni, potrebbero giocare una autonoma battaglia con un proprio candidato sindaco e non più nella logica della coalizione a sostegno di Riccardo Mastrangeli.

Tutto in casa

Riccardo Mastrangeli (Foto © Stefano Strani)

È vero che nel centrosinistra cittadino ad oggi non c’è uno straccio di strategia politica e di candidato sindaco sul quale convergere in maniera unitaria per affrontare una eventuale campagna elettorale. Anche per questo Mastrangeli dichiara un giorno si e l’altro pure di non temere le urne. Ma è altrettanto vero che il quadro politico del centrodestra a Frosinone è profondamente mutato e lo sarà ancora di più a ridosso delle elezioni Europee.

Il che rende possibile che ad opporsi al centrodestra, alle urne sia proprio una parte del centrodestra. Sganciandosi dalla Lega e dal binomio Ottaviani – Mastrangeli. Ora più che mai una verifica, vera e seria, nella maggioranza Mastrangeli forse non è più rinviabile.

Perché l’errore più grande che si possa fare oggi è quello di minimizzare e fare finta che non succeda nulla. Invece qualcosa sta accadendo e potrebbe accadere ancora di più. Se non si interviene prima.