Patto Civico saluta Cianfrocca

Dario Ceci prende le distanze dell'amministrazione comunale. Mentre le Provinciali potrebbero aprire una spaccatura tra Lega e FdI. L'ex maggioranza si riunisce a cena.

Massimiliano Pistilli

Informare con umiltà e professionalità

Si erano tanto amati in campagna elettorale ma poi qualcosa si è rotto. Ora la lista civica capeggiata da Dario Ceci chiude ogni porta all’amministrazione comunale di Alatri guidata da Maurizio Cianfrocca. Guarda alle prossime Comunali aprendo ai delusi del centrodestra: quell’ala di Fratelli d’Italia che fino all’arrivo del mediatore Fabio Tagliaferri aveva deciso di stare all’opposizione.

Intanto si scaldano i motori in vista delle Provinciali con Giuseppe Pizzuti (Lega) che rilancia sulla sua candidatura a palazzo Iacobucci. Scelta che apre un confronto interno con Umberto Santoro di Fratelli d’Italia.

Mentre l’ex maggioranza si riunisce a cena ed affila le armi: nel prossimo Consiglio verrà discussa l’interrogazione sugli incarichi legali, presentata da Pd e Noi per Alatri. A porte chiuse visto il ‘carattere personale’ dell’argomento come prevede il regolamento.

L’addio

Dario Ceci

La crisi tra Patto Civico e l’attuale sindaco si era già consumata da tempo. Ma nella conferenza stampa dell’altro giorno è stata ribadita definitivamente. «La terza città della Provincia non può non avere un assessore alla Cultura e Servizi Sociali» ha tuonato il leader Dario Ceci.

Cariche che sono state delegate a due Consiglieri: Sandro Titoni la prima e Umberto Santoro che ha lasciato la carica assessorile ai Servizi Sociali a seguito del rimpasto in quota FdI con l’uscita di Antonello Iannarilli dal Consiglio per andare a ricoprire l’incarico di Commissario Ater. (Leggi qui: FdI torna in maggioranza e Borrelli si dimette).

Mentre al suo posto in Giunta FdI ha indicato Giorgio Tagliaferri con delega al Pnrr. «Una cosa è essere assessore e decidere in giunta – ha proseguito Ceci – e una cosa essere un Consigliere comunale ed occuparsi degli stessi argomenti, come sta avvenendo adesso. Non è la stessa cosa: perché fuori dalla Giunta si possono solo dare indicazioni, mentre dalla giunta si ha il potere decisionale diretto». Chiede che l’amministrazione Cianfrocca se ne faccia carico: «Visti gli enormi disagi che esistono in città, non avere questa figura anche dal punto di vista istituzionale è follia. Cianfrocca se ne deve assumere le conseguenze: ha disatteso il programma elettorale».

Occhio alle provinciali

Giuseppe Pizzuti con Matteo Salvini

Le imminenti elezioni come Consiglieri alle prossime Provinciali di dicembre potrebbero aprire un fronte interno alla maggioranza che dopo il rimpasto è numericamente più forte. Giuseppe Pizzuti (Lega) attuale Consigliere provinciale ha annunciato di volersi ricandidare. E lo ha fatto inviando una lettera a tutti i Consiglieri di Alatri, sia di maggioranza che di opposizione.

Punta sui risultati ottenuti in questo mandato e sul fatto che Alatri avrebbe così ancora un proprio rappresentante. Ma allo scranno in Provincia punta anche Umberto Santoro di FdI che dopo essere stato declassato da assessore a consigliere (mantenendo la delega ai servizi sociali), avrebbe ricevuto questa promessa come ricompensa della scelta fatta.

Saranno importanti i voti delle liste civiche che sostengono Cianfrocca. Per chi voteranno? Se anche Santoro dovesse ufficializzare la sua candidatura sarebbe scontro interno e totale. Chiaro che Pizzuti non dovesse essere rieletto per mancanza di qualche voto di Alatri allora la Lega, anche a livello provinciale, potrebbe aprire un nuovo fronte. E secondo i bene informati qualche big non aspetterebbe altro.

L’ex maggioranza a cena

Giuseppe Morini Foto: Peter Zagar

Esponenti dell’ex maggioranza (Lista Morini, Dem e civici) nella serata di venerdì hanno organizzato una rimpatriata presso il ristorante “Porca Vacca” a Tecchiena di Alatri. Un incontro conviviale a due anni dalla disfatta delle Comunali.

Tra una portata e un’altra si è dibattuto sul futuro politico e come potersi riorganizzare. A partire dall’appuntamento di giovedì quando torna il Consiglio comunale ed all’ordine del giorno c’è l‘interrogazione presentata dal Pd e Noi per Alatri sugli incarichi legali. Sarà discussa a porte chiuse. Un fatto mai visto a memoria d’alatrense che però il Regolamento prevede: nell’articolo 46 si spiega che le interrogazioni che riguardano apprezzamenti su persone si posso svolgere in seduta segreta.

Cosa c’è di personale negli incarichi legali? All’assessore viene rimproverato di non avere creato un elenco di professionisti ai quali dare a rotazione gli incarichi. Peggio ancora: si sarebbe creato un intreccio con il Comune di Anagni ed i professionisti indicati dall’assessore competente in quel Comune.

Perché allora ‘questione privata‘? Tutto legittimo ma è chiaro che la scelta ha destato perplessità. Come le sta destando il corvo che in queste ultime ore è tornato a “svolazzare” e sta facendo recapitare lettere a Consiglieri comunali con i soliti veleni. Metodo di denuncia inaccettabile ma che conferma come il clima fuori dal Palazzo ad Alatri non sia poi così idilliaco.