Matteo Renzi guarda i dati del Pd frusinate: «Che delusione»

 

CORRADO TRENTO
Ciociaria Editoriale Oggi

 

 

La bruciante sconfitta del Pd alle comunali di Frosinone ha colpito negativamente il segretario nazionale Matteo Renzi. Il quale, come riportato nei giorni scorsi da Ciociaria Oggi, aveva citato il caso nel corso di un’intervista rilasciata a Lilli Gruber nel corso della trasmissione Otto e Mezzo, in onda su La7.

Ma non c’è soltanto questo, perché nel corso di una riunione con i segretari regionali e i rappresentanti provinciali dei Democrat (per Frosinone era presente il vicesegretario Sara Battisti) la questione è venuta fuori. Fabio Melilli, segretario regionale del Pd, ha effettuato l’analisi del voto per il Lazio, rilevando che in alcune città il risultato è stato ampiamente al di sotto delle aspettative. A quel punto Matteo Renzi ha detto: «Ti stai referendo al Comune di Frosinone». Una frase significativa, che dimostra come la sconfitta nel capoluogo ciociaro abbia lasciato il segno e sia finita (negativamente) sotto i riflettori nazionali. Perché il Pd non è riuscito neppure ad arrivare in doppia cifra, perché 17 candidati su 32 non sono andati singolarmente oltre le dieci preferenze, perché il centrodestra guidato da Nicola Ottaviani ha sfondato al primo turno, arrivando al 57% e doppiando il centrosinistra.

Tutto quello che è successo dopo avrà un peso nelle dinamiche interne del Partito. Ma sul piano pratico però ci sono state esclusivamente le dimissioni di Norberto Venturi e Francesco Brighindi, rispettivamente segretario e presidente del circolo cittadino. Un gesto effettuato per favorire un dibattito interno a trecentosessanta gradi.

Sul piano provinciale, invece, niente: la seduta della direzione provinciale (alla quale parteciperà Fabio Melilli), prevista per lunedì, è slittata. Dovrebbe tenersi il 30 giugno ma potrebbe anche essere fissata per il 10 luglio, ad un mese esatto dalla disfatta elettorale al Comune di Frosinone.

Insomma, nell’analisi del voto il Pd si affretta con calma.

 

 

Stefania Martini: « Ringraziano Fabrizio Cristofari per… archiviarlo»

«Non ci sto a fare il capro espiatorio di una sconfitta elettorale che non è certo avvenuta per responsabilità del gruppo consiliare». Così Stefania Martini, consigliere comunale del Pd nella scorsa consiliatura.

Dice: «Sono abituata ad effettuare le analisi del voto soltanto nelle sedi opportune, ma ho letto che in tanti hanno esternato il loro giudizio sulla stampa. Mi adeguo: ho preso atto di dati e giudizi snocciolati in maniera frettolosa. In particolar modo quando si dice che il gruppo consiliare in cinque anni non avrebbe fatto opposizione. Non è vero,invito tutti a leggere gli atti e a vedere le registrazioni in streaming. Abbiamo fatto opposizione sulle infrastrutture, sui servizi sociali, sulla gestione della vicenda della Multiservizi. Il problema semmai è che l’opposizione è… rimasta in aula».

«Non ricordo membri del direttivo provinciale ed eletti ai vari livelli che abbiano portato avanti gli argomenti che noi abbiamo tirato fuori. Penso alla questione della Multiservizi per esempio. Sicuramente come gruppo consiliare un limite lo abbiamo palesato: quello di non aver comunicato a sufficienza la nostra attività consiliare. Soltanto sulla vicenda dello stadio alcuni livelli del partito ci sono venuti dietro, per il resto nulla. Non ci sto a fare il capro espiatorio: non è giusto e comunque non ci crede nessuno».

Dice ancora Stefania Martini: «Adesso dobbiamo ripartire in modo costruttivo e inevitabilmente dobbiamo mettere in campo progetti politici di filiera, in grado di coinvolgere i vari livelli: nazionale, regionale, provinciale, comunale. L’analisi del voto va effettuata con serietà, evitando le ipocrisie politiche e le frasi di circostanza. Lo dico in maniera molto chiara: la sensazione è che tutti si stanno sbracciando a ringraziare Fabrizio Cristofari perché in realtà hanno già archiviato questa esperienza».

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