Riapre “Fort Stirpe”, il Frosinone vuole allungare la striscia positiva

Di Francesco confida nel fattore-campo per superare il Verona e tornare al successo dopo 3 turni. Tra le mura amiche è imbattuto da 3 gare ed ha conquistato 7 punti. Ma è un’onda lunga che parte dalla stagione scorsa: nel 2023 ben 10 vittorie e 2 pareggi e solo 3 sconfitte in 15 incontri

Alessandro Salines

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Casa, dolce casa. Il Frosinone s’aggrappa al fattore-campo per tornare al successo dopo 3 turni e superare l’emergenza infortuni (7 ad oggi gli indisponibili) che negli ultimi giorni sta attanagliando la squadra giallazzurra. L’effetto-Stirpe insomma finora ha trascinato la squadra di Di Francesco: 7 punti in 4 partite. Ma è un’onda lunga che parte dal campionato scorso di Serie B.

Nel 2023 infatti ha vinto 10 gare su 15 giocate tra le mura amiche compreso il match di Coppa Italia contro il Pisa. E domenica pomeriggio al cospetto del Verona Mazzitelli e soci sperano di continuare questo trend in uno scontro-salvezza molto atteso.  

I timori dell’ex Baroni

Marco Baroni

Il Frosinone è rimasto imbattuto nelle ultime 3 partite casalinghe: solo una volta in Serie A ha giocato più gare interne di fila senza perdere. Il periodo in questione è tra settembre e novembre 2015 (5, con Roberto Stellone in panchina). Dopo aver ceduto all’esordio contro il Napoli, campione d’Italia, i canarini hanno conquistato 2 vittorie (2-1 con l’Atalanta e 4-2 col Sassuolo), 1 pareggio (1-1 con la Fiorentina) con 8 gol segnati e 7 subiti.

E lo stesso Marco Baroni, tecnico del Verona, non ha nascosto le insidie della trasferta. D’altronde conosce l’ambiente per aver allenato i ciociari in Serie A nella stagione 2018-2019 (4 vittorie, 5 pareggi e 13 sconfitte). Inoltre il Verona in casa del Frosinone ha perso i 3 precedenti e nelle sfide in trasferta contro squadre laziali ha vinto solo 1 volta (1-2 con la Lazio nel 2020) in 34 occasioni. “Sì, sarà una partita difficile per noi come per loro, ci sono gare che vanno affrontate con grande attenzione e determinazione – ha detto l’allenatore dei veneti in conferenza stampa – Andiamo in un campo dove c’è tanto entusiasmo, molti sono esordienti e sanno che devono fare tanto per mantenere la categoria. Quindi noi non potremo fare di meno”.

L’onda lunga della Serie B

Il Frosinone sotto la Curva Nord dopo la vittoria con l’Atalanta (Foto: Federico Proietti © ANSA)

Il fattore-Stirpe non è una novità. Nell’anno solare il Frosinone è uscito battuto dal suo stadio solo 3 volte in 15 partite disputate tra Serie B, A e Coppa Italia. Due la scorsa stagione (3-4 col Parma e 0-1 con il Cosenza, rete di Brescianini, ora al Frosinone) ed 1 appunto nel campionato in corso (Napoli). Per il resto 10 vittorie e 2 pareggi (Sudtirol e Fiorentina).

Un ruolino di marcia di tutto rispetto e domenica col Verona cercherà importanti conferme in un autentico scontro diretto. La solidità in casa d’altronde è fondamentale per una formazione in lotta per la salvezza.  

Una grande atmosfera

Eusebio Di Francesco

E’ innegabile che la spinta incessante del pubblico, uno stadio quasi pieno (anche domenica saranno oltre 13 mila gli spettatori) possano dare una grossa mano al Frosinone. L’atmosfera dello “Stirpe” è rara da trovarsi negli stadi italiani. I tifosi infatti hanno sempre un atteggiamento propositivo. Sanno “leggere” la partita e magari alzano il volume quando percepiscono i momenti di difficoltà della squadra.

Di Francesco non ha mai nascosto di confidare molto sull’apporto dei supporters giallazzurri. Un feeling già forte non solo per i buoni risultati ma anche per il grande spirito e coraggio che i giocatori mettono in campo ogni settimana. “Il pubblico è magnifico perché attraverso il nostro carattere ed atteggiamento lo portiamo ad esaltarsi. E quindi diventa il dodicesimo uomo in campo”, ha sottolineato il tecnico dopo l’ultima gara interna pareggiata con la Fiorentina.

Casa, dolce casa.