Riconteggio, altri 69 voti a Ciacciarelli: il 9 si decide

La prefettura di Frosinone ha completato oggi il riconteggio delle schede bianche, nulle e contestate durante le Regionali di febbraio '23. Dalla verifica sono emersi 69 voti in più per Ciacciarelli. Ne servono 464. Il 9 aprile prossimo il Consiglio di Stato chiarirà se la verifica debba riguardare tutti i 194.962 voti espressi dagli elettori ciociari.

Con il coltello politico tra i denti e la calcolatrice in mano: segna 69 preferenze in più la sfida all’ultimo voto per assegnare il seggio della Lega in Regione Lazio. A contenderselo sono l’assessore Pasquale Ciacciarelli, candidato un anno fa nel collegio di Frosinone ed Angelo Orlando Tripodi sceso in campo a Latina. La prefettura di Frosinone ha completato oggi il riconteggio delle 7.665 schede bianche, nulle e contestate in Ciociaria durante le elezioni Regionali di febbraio 2023. Dalla verifica sono emersi 69 voti in più che devono essere assegnati a Ciacciarelli. 

A disporre il conteggio bis era stato il Consiglio di Stato accogliendo il ricorso dell’assessore regionale all’Urbanistica. Il 9 aprile prossimo gli stessi magistrati amministrativi chiariranno se la verifica debba riguardare tutti i 194.962 voti espressi dagli elettori ciociari. O se debba fermarsi qui.

Errore nei conti

(Foto: Sergio Oliverio © Imagoeconomica)

Nonostante le 14.030 preferenze ottenute (più le 69 di oggi), Pasquale Ciacciarelli non è entrato in Consiglio Regionale. Risulta superato dal collega di Latina Orlando Tripodi anche se ha avuto solo 8.119 preferenze. A fare la differenza è stato un minimo scarto sulla percentuale ottenuta dal Partito nelle due province: 12,31% in Ciociaria contro il 12,71% nel Pontino. 

Il riconteggio era stato chiesto da Ciacciarelli in quanto le verifiche condotte dai suoi avvocati Manlio Formica e Maria Silvia Ciacciarelli avevano rilevato vari errori di attribuzione: in diversi seggi della provincia di Frosinone si è tenuto conto delle preferenze espresse per i candidati della Lega ma non del voto al Partito. Recuperando quei voti, cambierebbe la percentuale ed il seggio scatterebbe in Ciociaria. Il Consiglio di Stato ne ha già riconosciuti 131 a Ciacciarelli nella sentenza che ha disposto la verifica in prefettura. In tutto ne occorrono 464.

Quando era partito il conteggio bis la Prefettura però aveva chiesto di chiarire però cosa contare: solo bianche, nulle e contestate? O tutti i voti? Per Pasquale Ciacciarelli ed i suoi avvocato il dispositivo è chiarissimo. Dispone che “il prefetto di Frosinone, anche a mezzo di suoi delegati, in contraddittorio degli appellati o dei loro delegati, proceda per ogni sezione elettorale del collegio circoscrizionale di Frosinone alla verifica generale dei voti e della loro corretta attribuzione alle singole liste. Con particolare riguardo alla lista “Lega Salvini premier” e delle singole preferenze, soprattutto quelle attribuite al candidato appellante, dottor Pasquale Ciacciarelli”.

Chi paga le spese

Foto: Marco Carli © Imagoeconomica

Perché allora la prefettura si è posta il dubbio? La spiegazione forse sta nelle ragioni che hanno indotto Orlando Tripodi ed i suoi avvocati Corrado De Simone, Giammarco Florenzani e Fabrizio Montoni ad associarsi alla richiesta di chiarimenti fatta dalla Prefettura. Evidenzia che “solo riportare nel palazzo di Governo tutte le schede della  Provincia di Frosinone comporta costi ingenti. Bisogna capire con chiarezza chi paga”. 

Il Consiglio di Stato lo sa. Ma ha disposto lo stesso il riconteggio nel momento in cui sono state esaminate le prove portate dagli avvocati di Ciacciarelli. Sono i verbali di poche sezioni: contengono palesi errori nel riportare in colonna i numeri e poi nell’addizionarli. Per questo i magistrati hanno disposti di rivedere tutto.

Tripodi, nel frattempo uscito dalla Lega e passato a Forza Italia, è certo che il risultato finale non sarà tale da ribaltare l’elezione da Latina a Frosinone. E dal canto suo si dichiara “ragionevolmente soddisfatto del fatto che la verifica attuale abbia portato alla Lega ed a Ciacciarelli solo 69 voti sugli oltre 460 che sarebbero necessari”.