Salera incassa il Bilancio e lo stallo degli avversari

Salera incassa l'ok all'ultimo Bilancio. Nel 2024 addio dissesto. I segnali di Fardelli, Di Rollo e Ranaldi. Intanto i civici avviano la campagna per le primarie: ok alle 5 candidature.

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Un solo emendamento, bocciato, una discussione durata meno di un’ora: il sindaco di Cassino Enzo Salera incassa l’ok al Bilancio di previsione, l’ultimo del suo mandato. E traghetta il Comune di Cassino verso l’uscita dal dissesto. Nonostante le ruggini e la freddezza (solo un paio di settimane fa c’è stato il mancato accordo per la candidatura della presidente d’Aula Barbara Di Rollo alle Provinciali) la maggioranza si è dimostrata compatta ed ha fatto quadrato.

Due gli assenti ma entrambi giustificati: sono Tommaso Marrocco del Pd e Alessandra Umbaldo di Demos. Servivano almeno 13 voti per la maggioranza assoluta: i 14 presenti hanno risposto tutti all’appello mostrando pollice alto e hanno quindi mandato in porto il Bilancio. Ma durante la seduta i segnali per il sindaco sono stati anche tanti altri.

La lealtà di Barbara

Il primo segnale è giunto proprio dalla presidente Barbara Di Rollo: non ha votato il suo collega di Partito Gino Ranaldi alle Provinciali, vero; ma ha dimostrato ancora una volta assoluta fedeltà all’amministrazione comunale di cui fa parte votando a favore dell’importante documento programmatico. Questo è il primo segnale. L’altro è giunto dal consigliere comunale ex Pd Luca Fardelli (lasciò il Partito non condividendo la decisione di candidare Salera come sindaco; si schierò su uno dei fronti opposti, venne eletto, coerentemente è stato in minoranza per cinque anni). Il Consigliere d’opposizione non ha votato contrario, si è astenuto.

Così come Michelina Bevilacqua di Fratelli d’Italia e Francesca Calvani di Forza Italia. Contro il previsionale si sono espressi Armando Russo, Laura Borraccio, Franco Evangelista e Renato De Sanctis: il consigliere ‘No Acea‘ è stato l’unico a presentare un emendamento, che è stato però respinto dalla maggioranza.

Non tutto è oro

Questi i segnali positivi, quelli di apertura. Si sono colti però anche segnali di freddezza. Come al momento del secondo punto all’Ordine del Giorno: quando l’assessore Luigi Maccaro ha illustrato il regolamento per l’istituzione del Consiglio comunale dei giovani. Il capogruppo del Pd Gino Ranaldi ha abbandonato l’aula. E’ uscito fuori a fumare il suo toscanello ed è rientrato solo dopo la votazione: dal punto di vista sostanziale nulla è cambiato, il punto all’Ordine del Giorno è stato comunque approvato. Ma il capogruppo del Pd ha voluto mandare un segnale al leader di Demos che alle scorse Provinciali ha schierato i suoi due consiglieri a sostegno di Alessandro Mosticone da Sora. I rapporti tra i due restano molto tesi. Il dato politico è significativo.

Tuttavia è stata una giornata di festa. Il Comune di Cassino si prepara ad uscire da quel dissesto finanziario dove era entrato nel 2018 per volere dell’ex sindaco Carlo Maria D’Alessandro. Una scelta tecnica e politica: l’ex sindaco ritenne che fosse la via migliore per azzerare i debiti e restituire nel più breve tempo alla città un bilancio risanato. I suoi successori hanno seguito quel percorso. E ora il traguardo è dietro l’angolo.

Fine del dissesto

Il primo cittadino Enzo Salera al termine della sua relazione ha incassato un lungo applauso. Ha evidenziato che “nel corso dell’esercizio 2024 volgerà a termine la procedura di dissesto, ormai al quinquennio del periodo commissariale e, con l’approvazione del rendiconto di dissesto, sottoporremo al Ministero e alla Corte dei Conti l’approvazione del bilancio riequilibrato, con l’auspicio che tale risanamento verrà valutato positivamente anche da parte degli organi superiori. Dico questo – ha spiegato il sindaco – per sottolineare l’importanza di continuare a mantenere anche per gli anni che seguiranno una gestione oculata e attenta nell’utilizzo delle risorse economiche, equilibrata rispetto alle entrate che si realizzano”.

Enzo Salera ha chiesto una gestione “che sappia sempre salvaguardare gli oneri imprevisti e soprattutto i debiti di gestioni pregresse che saranno trasferiti interamente al comune, evitando per il futuro di compromettere il risanamento dei conti che, da metà anno 2019, possiamo dire è iniziato con questa consiliatura“.

I numeri dicono che il bilancio di previsione pareggia in circa 76 milioni di euro di risorse. Provengono principalmente dalle entrate tributarie per 20 milioni, trasferimenti correnti da altri enti per 12,3 milioni, entrate extra tributarie 5,1 milioni, più altri 23 milioni per risorse per investimenti. Sul lato delle entrate sono confermate tutte le tariffe e aliquote dei tributi. Non sono previsti aumenti per le rette dei servizi, per i diritti di segreteria e corrispettivi per i servizi.

Verso le elezioni

Fabio Tagliaferri)

Quello di oggi è stato certamente l’ultimo bilancio di Enzo Salera in questa consiliatura, nel 2024 toccherà alla futura amministrazione. Alla guida del Comune resterà ancora il centrosinistra? Il sindaco è pronto alla campagna elettorale rivendicando il lavoro svolto in questi anni e le tante opere pubbliche realizzate. Intanto approfitta delle divisioni nel campo delle opposizioni. Il tavolo dei Partiti di centrodestra deve ancora sfoltire la rosa dei sei candidati che hanno palesato la volontà di scendere in campo.

Il commissario di Fratelli d’Italia Fabio Tagliaferri ha spento i riflettori. Nella convinzione che i sei aspiranti candidati per il centrodestra facciano da soli una scrematura semplificando la scelta. Ma fino ad oggi nessuno ha fatto passi indietro tra  Silvestro Golini Petrarcone (fratello del già due volte sindaco di centrosinistra Giuseppe); Giuseppe Di Mascio (presidente dell’Ordine degli Avvocati di Cassino); Alberto Borrea (già dirigente nazionale di Alleanza Nazionle); Michelina Bevilacqua (consigliere comunale uscente); Angela Abbatecola (portavoce del circolo locale di FdI); Fabio Marino (esponente di Destra Nuova, già coniugato Abbatecola).

Subito dopo le feste ci sarà una serie di incontri one to one. Nei quali Tagliaferri chiederà quale sintesi è stata fatta in questi giorni, quali liste ha pronte ciascun candidato, come ritiene di affrontare sul piano finanziario la competizione. Su ciascun candidato verrà compilata una cartellina che poi verrà valutata con il Segretario provinciale Massimo Ruspandini e con il Regionale Paolo Trancassini.

Il fronte Civico

Sul fronte civico saranno invece in cinque a gareggiare per le primarie. Il comitato dei garanti che si è riunito l’altra sera ha ritenuto valide le candidature di Gianrico Langiano, Giuseppe Sebastianelli, Giorgio Di Folco, Laura Borraccio e Domenico Natale.

Adesso entra nel vivo la campagna elettorale, il 28 gennaio saranno allestiti i gazebo per il voto. La competizione sarà corredata anche da postazioni mobili. Potranno dare possibilità di voto a coloro che per svariati motivi non possono spostarsi da casa o da strutture sanitarie. Un’altra novità introdotta dal comitato dei garanti sarà il numero WhatsApp. I cittadini potranno prenotare la postazione mobile e chiedere informazioni proprio sulle modalità di svolgimento delle elezioni primarie.

In tutto questo i Partiti restano a guardare ed i civici adesso puntano molto sulla partecipazione: “Con almeno tremila votanti, dovranno essere loro a sposare per forza il nostro progetto il messaggio che i candidati delle Primarie inviano ai “cugini” del centrodestra.