Scrutatori: se il sorteggio diventa per selezione

Proposta l'istituzione di un Albo dal quale prendere a caso gli Scrutatori. E la proposta trova favorevoli su entrambi i fronti. Ma anche oggi vengono presi a caso dal computer... Il nuovo albo sarebbe riservato solo ad alcuni

Andrea Apruzzese

Inter sidera versor

A sorteggio, ma selezionati. O selezionati, ma a sorteggio. Invertendo l’ordine dei fattori, il prodotto non cambia. Per l’indicazione degli scrutatori alle elezioni e ai referendum, al Comune di Latina si rischia di tornare a un “mezzo” passato.

Quel passato in cui gli scrutatori venivano nominati. In aula consiliare, all’atto di indicarli, un mese prima della tornata elettorale, i rappresentanti dei Partiti arrivavano con i fogli, con nomi e cognomi, e anche l’indicazione dell’area di riferimento. Tot a te, tot a me.

Scrutatori, prendiamoli a sorteggio

Mauro Anzalone

Il rischio forse c’è, ma l’autore della nuova proposta lo nega. È accaduto stamattina, in commissione Affari istituzionali, Mauro Anzalone (FI) è giunto a chiedere che si, gli scrutatori siano sorteggiati. E da dove? Da un albo di pensionati con pensione minima, studenti, e soprattutto disoccupati.

L’idea di Anzalone è quella di «creare un albo ad hoc per quelle fasce che miracolosamente riescono, a volte ma non sempre, ad arrivare a fine mese. Per loro, i 190 euro sono importanti, soprattutto in questa fase di crisi. Perché nei seggi dovremmo trovare liberi professionisti o lavoratori dipendenti con regolari stipendi?».

Non solo. Anzalone insiste anche su un altro punto: «Spesso accade che scrutatori sorteggiati non si presentino, così invece si assicurerebbe la presenza. Gli albi attuali raccolgono infatti molti nominativi di persone che si erano magari iscritte in gioventù. Anche io ho ricevuto la chiamata, e mi ero iscritto alla fine degli anni Novanta del secolo scorso. Ovviamente ho avvertito che non sarei andato, chiedendo anzi se fosse stato possibile cedere il mio posto».

Va riscritto il regolamento

L’Aula del Consiglio

Per riuscire nell’intento di creare un albo apposito da cui effettuare la selezione, andrebbe riscritto il regolamento. E bisognerebbe tornare indietro di alcuni anni, dato che ormai la selezione avviene per sorteggio automatico svolto dal computer nell’ambito delle liste depositate.

Ma la proposta ha ricevuto plausi, tra cui quello di Tommaso Malandruccolo (Pd), membro di maggioranza della Commissione elettorale.

Commissione elettorale che risente anch’essa dell’anatra zoppa: fu infatti eletta nel primo Consiglio comunale di novembre, quando ancora la situazione politica era molto liquida: oltre a Malandruccolo del Pd, infatti, ne fanno parte due consiglieri, entrambi di minoranza; Renzo Scalco (Latina nel cuore) e Vincenzo Valletta (Lega). Una commissione a maggioranza di minoranza. I paradossi di Latina.