Duello per la Pisana. E Carlo Maria a piazza Gramsci al posto di Pompeo (Conte della Selvotta)

Domenico Malatesta

Conte della Selvotta

di Domenico Malatesta
Conte della Selvotta

 

 

LE ALLEGRE CANTONATE DI C.M.D’A
Il sindaco di Cassino, al secolo Carlo Maria D’Alessandro, ebbro di gloria per aver sconfitto avversari vicini e lontani e per aver blindato la sua maggioranza almeno fino al 31 dicembre 2017, conferendo incarichi a destra e a manca, può permettersi anche il lusso, come i consoli romani, di qualche esilarante cantonata. E così dopo la stravagante idea di una ipotetica candidatura di Cassino a capitale europea della cultura, subito ritirata, ora la proposta di parcheggi a pagamento nell’area regionale dell’ospedale Santa Scolastica. Anche questa subito ritirata. Soprattutto perché impopolare. E in vista di elezioni regionali e politiche avrebbe provocato una emorragia di voti. Forse il primo cittadino non aveva consultato l’oracolo, che si tiene stretto lo scranno della Pisana!  Ora aspettiamo una proposta più nobile. Da non far arrabbiare il commander in chief.  Intanto CMD’A  si è consolato con un giro sulle macchine corazzate del Rally.

 

DUELLO PER LA PISANA: Leone-Secondino
Le visite turistiche alla Ue di  Bruxelles (pro Tajani) e alla Pisana di Roma (pro Abbruzzese) hanno spinto i “cerimonieri” abbaziali, il benedettino Leone e il ciellino Secondino a pensare in grande. Traduzione:”Il municipio di Cassino è già troppo piccolo per noi, anche se il comune ci paga contributi e rimborsi. Andiamo alla Pisana!”  Lo ha pensato l’assessore Benedetto Leone e ne ha parlato al commander. E lo ha pensato  il presidente d’aula Dino Secondino e lo ha riferito al medesimo commander. Il quale li  avrebbe liquidati con un ambiguo e sgradito: “E’ troppo presto, lavorate e imparate”. E Pasqualino settebellezze Ciacciarelli? Sarà  lui l’erede per la Pisana? Mario Abbruzzese, però, ha avvertito tutti. “Ma quale Camera, quale Senato, qui non si sa ancora nulla. Meglio  tenersi stretto il posto alla Pisana!!”. E infatti M.A. se lo  tiene ben stretto e caldo. Non si sa mai. Alla Pisana non ci pensa CM D’A, perché  al nostro affezionato lettore il commander ha promesso un posto importante. Traduzione: ”Tu andrai alla Provincia a sostituire fra due anni Pompeo, nostro nemico!”  E Carlo Maria, gongolante, ha apprezzato il nuovo ruolo.

 

DUELLO ABBRUZZESE-FARDELLI
Entrambi, nel dubbio, si tengono stretti gli scranni dorati della Pisana.  Perché i  tour sono sempre interessanti. E ieri Mario Abbruzzese si è districato nei padiglioni di Vinitaly tra le bollicine dei castelli romani e quelle della Valcomino  o dell’area del Piglio. Da buon assaggiatore e da buongustaio M.A. ha apprezzato i vini prelibati e gli spumanti nostrani con ostriche francesi. Marino Fardelli non è da meno. Appare all’improvviso in ogni manifestazione, in provincia, nel Lazio e all’estero. E manda articoli e foto. E’ campagna elettorale!

 

ARRIVA IL BILANCIO, CHE PASSIONE!
Il presidente d’aula, al secolo Dino Secondino, ciellino e benedettino, è in peccato. Il secondo in due mesi. E dovrà fare ammenda. Sia l’abate che il vescovo stanno per assegnargli almeno un migliaio di preghiere pasquali. Per ottenere il perdono. Ha convocato per  venerdì santo (14 aprile 2017), alle 9,30, l’assise comunale di Cassino per approvare il bilancio di previsione. Facendo arrabbiare più di qualche consigliere ed anche qualche impiegato municipale. In diversi avevano programmato il fuori porta per le festività pasquali.

Arrabbiato anche il Conte della Selvotta, recentemente rientrato da un rinfrancante giro tra i suoi possedimenti e pronto a salpare con il piroscafo per le coste spagnole.  Quella di venerdì sarà una mattinata di fuoco e di, eventuali, insulti fra maggioranza e minoranza. Nonostante sia Pasqua. Un rito antico, quando c’è di mezzo il Bilancio. Anche se quasi nessun consigliere avrà dato uno sguardo all’indecifrabile abbecedario contabile.

Secondino, anche il 14 febbraio scorso, festa di san Valentino, tenne un’assise, che fu  infuocata. E in molti non gradirono per cene programmate ed altro. E venerdì il buon Dino dovrà fare pentimento e sabato dovrà correre dal suo parroco a confessare i peccati suoi e degli altri consiglieri per le arrabbiature. E nessuno della maggioranza potrà assentarsi. Perché il commander li ha richiamati. Traduzione: ”Tutti presenti, dimostrate compattezza e unità.  E comunque parlate poco, senza dire scemenze sui conti, visto che di bilancio non  ne capite niente. Parla l’assessore che è un tecnico”. E l’assessore ha spiazzato tutti, sindaco compreso. Traduzione: ”I conti sono in regola. Il percorso finanziario seguito dalla precedente amministrazione è giusto, è quello previsto  dalla legge”. Ossia i cosiddetti debiti fuori bilancio derivano da lavori e incarichi o espropri non pagati e quindi da saldare. A rate attraverso i mutui.

 

L’EUFORIA  DI ABBRUZZESE
Mario Abbruzzese si vede sempre più spesso nei corridoi municipali, preoccupato dalle  cantonate di consiglieri e assessori. E dalle loro “sparate”, senza conoscenza della materia, contro la minoranza dell’ex giunta. Mario e l’antico cronista Domenico Tortolano (ormai targa silver di giornalismo, omaggiato anche da sindaco e assise in piedi)  s’incrociano sullo stesso corridoio.  Al cronista (che non ci casca per antica conoscenza) Mario, però, si mostra euforico e vincente. Traduzione: ”Hai visto, dopo aver vinto a Cassino e Sora, vinceremo a Frosinone, poi vinceremo le regionali e le politiche. A Cassino va tutto bene. Maggioranza di ferro. Giunta forte”.  Chissà?

 

DUELLO CONTINUO NEL PD
Nel Pd cassinate va avanti la “passione” Petrarcone-Mosillo. Non si incontrano, non si sentono, si ignorano nell’aula consiliare. Non votano in sintonia. Uniti solo per un giorno, per le primarie. Tutti per Renzi. E poi ognuno per conto proprio. Nel frattempo a lavorare per l’aula è il tecnico Enzo Salera, ex assessore al Bilancio, elogiato dal suo successore Ulderico Schimperna, nominato da M.A. Annunciano  battaglia al consiglio di venerdì. Chissà?  In tutto 8 consiglieri di centrosinistra (5 di Petrarcone e 3 di Mosillo) e poi c’è l’incognita Massimiliano Mignanelli che siede sulla fila di Mosillo. In mezzo le sacerdotesse Barbara Di Rollo e Sarah Grieco. Quest’ultima con posto a rischio. L’ardua sentenza il 4 maggio.

 

 

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