Svolta sulle elezioni: asse Virgili – Fiorletta

Colpo di scena sulle elezioni comunali di Ferentino. I civici di Virgili appoggeranno alle Primarie l'ex sindaco Piergianni Fiorletta. Come cambiano gli equilibri. Le amarezze in casa Lega

La svolta arriva a tavola: verso la fine del pranzo, al momento dei dessert e dei digestivi. Dolce o amaro, dipende dai punti di vista. Giuseppe Virgili ed il suo gruppo civico Uniti per Ferentino ha deciso che scenderà in campo alle prossime Primarie che determineranno il nome del candidato sindaco di ferentino per il centrosinistra. Non esprimeranno un candidato: appoggeranno Piergianni Fiorletta, l’ex sindaco, il nemico politico del sindaco uscente Antonio Pompeo.

È una mossa in grado di cambiare l’esito delle Primarie che si terranno entro la fine del mese. E di condizionare il risultato delle prossime elezioni Comunali fissate per il 14 e 15 maggio. Perché Giuseppe Virgili cinque anni fa tentò la scalata al Comune: spostò un migliaio di voti. In questi anni ha cementato la sua posizione, allargato Uniti per Ferentino all’ex presidente della Provincia Giuseppe Patrizi, al consigliere delegato allo Sport Nico Dell’Olio, al consigliere comunale Paola Fiorini.

I nuovi equilibri

Piergianni Fiorletta e Luigi Vittori

L’appoggio a Piergianni Fiorletta alle Primarie significa automaticamente altre due cose. La prima: Giuseppe Virgili non si ricandiderà a sindaco. La seconda: sposterà i suoi voti su Fiorletta anche alle Comunali, qualora l’ex sindaco dovesse ottenere l’avallo delle primarie.

Nei giorni scorsi Virgili aveva mandato dei segnali. Appoggiando le Primarie ma proponendo anche una sintesi politica che le superasse. Alla fine ha sciolto la riserva e spostato l’ago della bilancia su Fiorletta. È stato un modo per favorire quella sintesi e proporre una riflessione agli altri partecipanti. E cioè il presidente uscente del Consiglio Comunale Claudio Pizzotti e l’assessore Franco Martini.

Che nelle prossime ore decideranno se proseguire sulla via delle Primarie, riaprire i tavoli di confronto.

Amarezze leghiste

Luca Zaccari

L’unica certezza al momento è la candidatura dell’ex presidente del Consiglio provinciale di Frosinone Luca Zaccari. Appoggiato senza se e senza ma dai vertici provinciali della Lega. Che nelle ore scorse hanno fatto saltare il Coordinatore cittadino del Partito: aveva firmato un documento politico insieme ai coordinatori cittadini di Fratelli d’Italia e Forza Italia accendendo il semaforo rosso a Zaccari. Ribadendo che ogni decisione su candidatura e programma sarebbe dovuta scaturire dal loro tavolo.

Gli onorevoli Nicola Ottaviani e Pasquale Ciacciarelli hanno ridotto quel tavolo in polvere di segatura. Nominando commissario Maria Veronica Rossi e dando il via libera alla candidatura Zaccari. E mandando segnali sotterranei all’ex presidente della Provincia Antonio Pompeo per ricostruire a Ferentino l’asse che lo aveva visto insieme a Zaccari negli ultimi due anni di Provincia. (Leggi qui: Terremoto Lega, Commissario a Ferentino per il via libera a Zaccari).

Ottaviani, Ciacciarelli, Durigon

Oggi l’avvocato Patrizio Coppotelli, il coordinatore cittadino commissariato, ha diffuso una nota. Evidenziando la propria amarezza. Punta il dito sui vertici, scrivendo che “il Coordinamento provinciale della Lega, sul placet del Coordinatore Regionale, non accetta consigli, manca di attenzione, di valorizzazione delle figure al suo interno, di proposte e soluzioni, e continua a porre in essere scelte che non premiamo il Partito. Anzi continuano a sgretolarlo”.

Punta poi il dito sui risultati delle Provinciali e su quelli dei candidati alla Regionali della provincia di Frosinone: “sono chiari a tutti. I responsabili di Partito della Lega, soprattutto Nazionale, dovrebbero, quindi, porsi una domanda e darsi una risposta di tale situazione provinciale, dovuta soprattutto nei confronti degli elettori”.

Caustica la risposta ufficiosa che arriva da Frosinone: “Qualcuno lo informi che il candidato della Lega alle Regionali ha preso oltre 14mila voti. E che un risultato maggiore a Ferentino avrebbe fatto scattare il seggio a Frosinone anziché a Latina”.